Lo Specchio

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'autunno 2024.

Sondaggio

1 - non mi piace affatto
1
33%
2 - mi piace pochino
0
Nessun voto
3 - si lascia leggere
0
Nessun voto
4 - mi piace
2
67%
5 - mi piace tantissimo
0
Nessun voto
 
Voti totali: 3

Avatar utente
Laura Traverso
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 994
Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
Località: GENOVA
Contatta:

Author's data

Lo Specchio

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Come ogni sera Antonia si prepara per il riposo notturno, non va mai a dormire senza essersi tolta il trucco e applicata la crema da notte facendola penetrare sul suo volto con massaggi accurati; è molto meticolosa e da sempre si prende cura del suo aspetto al fine di allontanare il più possibile il passare del tempo che, inevitabilmente, lascia tracce sui volti, e non solo, di chiunque.
Di solito procede rapida a quei doveri nei suoi confronti, ma quella sera succede qualcosa che la turba profondamente.
E’ davanti allo specchio e vede, vede se stessa con una lucidità come mai prima di allora, e all'improvviso capisce e percepisce la realtà, una realtà che ha cercato in tutti i modi di rimuovere, ma adesso è lì, davanti a lei e non può più illudersi.
Di fronte ecco riflettersi una donna vecchia e stanca, col viso dal colorito giallognolo solcato da profonde rughe, gli occhi spenti e circondati da una fitta trama di piccoli solchi, la capigliatura liscia e canuta.
Sì, è lei, è la sua l’immagine che vede, fa fatica ad accettare quella visione che le appare devastante.
Non regge e piange, lacrime copiose le solcano il volto, che fu bello, e scendono lente dopo aver attraversato la sua faccia dove l’impietoso scorrere del tempo è anche troppo evidente.
Continua in silenzio a versare lacrime senza emettere alcun suono, quasi per pudore, come se non potesse neppure permettersi un lamento.
Poi accade qualcosa, all'improvviso succede ciò che ha dello straordinario, del miracoloso e dell’incredibile.
Lo specchio le rimanda un’altra visione, la vecchia non c’è più, è scomparsa.
Al suo posto è apparsa la bellezza, la gioia e la giovinezza.
A quel punto ha anche smesso di piangere, guarda attonita la leggiadra immagine riflessa; avverte un capogiro, è malferma sulle gambe e si aggrappa con forza al mobile che sostiene l’oggetto che, impietosamente, pochi minuti prima, l’aveva mostrata senza filtri, così come era. E poi la voce…sente parlare.
“Va bene che è passato tanto tempo ma potresti anche ricordarti, riconoscermi, quasi quasi mi irriti un poco, ma solo un poco però, perché comprendo e non mi offendo più di tanto”
“Ah sì, certo che sì, adesso ti riconosco. Eri tanto bella, con le gote rosee, il volto tondo e paffutello, gli enormi occhi scuri circondati da lunghissime ciglia nere, i dentini bianchi e perfetti che brillavano tra le labbra larghe e carnose quasi sempre sorridenti.
Avevi i capelli color del grano maturo che portavi con le trecce fermate da due fiocchi vistosi e colorati, mentre le ciglia e sopracciglia erano scure. Alcuni arrivarono a dire che allora ti tingevi, ciò ti dava giustamente fastidio. Ovviamente non era vero, eri così, bionda naturale e con gli occhi scuri, anche in ciò un poco fuori dal comune”
“Bene, adesso mi rincuori, sono davvero tanto felice, mi avrebbe veramente dato fastidio essere finita nel dimenticatoio. E no, non avrei proprio potuto accettarlo. Non devi mai e poi mai dimenticarti di me, se accadesse non potrei proprio perdonarti”
“Ma no, non mi sgridare, scusami tanto, è trascorso così molto tempo che al momento non ti avevo riconosciuta, ma adesso sì, ricordo e ti chiedo di dirmi, come mai sei qui? Sono confusa da questa tua apparizione, non so tanto come interpretarla… Vuoi prenderti gioco di me?
“Beh, non è difficile da capire il perché mi sono fatta avanti. Desidero aiutarti a ricordare, sai bene che io non me ne sono mai andata; lo sa il tuo cuore rimasto immutato, sempre sensibile e capace di cogliere ogni sfumatura della vita, lo sanno i tuoi sentimenti che sono stati, e sono, intensi, profondi e impetuosi. Lo sa la tua mente, rimasta ancora curiosa, pur con qualche inciampo di memoria.
Ricordi quanto sono state le cose belle che ti hanno accompagnato durante lo scorrere del tempo?
Lo so, è vero, anche le brutte ci sono state, ma cerchiamo di non considerarle in quanto sappiamo essere inevitabili, si purtroppo fanno parte del pacchetto che si chiama esistenza.
Allora, coraggio, non esitare, ricorda… ”
Lo sguardo di quella donna stanca aveva adesso acquistato un guizzo di lucentezza e curiosità.
Incredula per ciò che aveva davanti agli occhi e, soprattutto, per il curioso dialogo scambiato con la bimba emersa dal passato, si sentiva pronta ad accettare la sfida e a rivedere il film della propria vita.
Come per magia eccola catapultata nella sua infanzia che fu piuttosto felice, vissuta accanto agli amati genitori, assai severi, piuttosto autoritari, ma sempre presenti e attenti a ogni sua mutata esigenza durante il passare del tempo.
Ed ecco le scorribande in strada con gli amici di allora, i vari giochi come il pampano, guardie e ladri, alto e basso, le “baracchette” costruite ai margini dell’autostrada, i dadi, le biglie colorate e di varie misure, i negozietti dove si vendevano per poche lire giocattoli o cose che non servivano più, per poi potersi comperare un ghiacciolo o una merendina.
Ma forse il ricordo più bello erano le corse in bicicletta con le inevitabili cadute e le ginocchia sbucciate, l’andare senza sosta avanti e indietro per le strade di quel paese di provincia, distante un’ora di auto dalla città.
Percorreva velocemente quelle vie, poco asfaltate e polverose, pedalando sulla sua bellissima bicicletta “Fiorelli”, di colore azzurro metallizzato, regalo di suo padre per una promozione importante: la prima media.
A quel tempo avrebbe voluto togliersi l’etichetta della provinciale, le sarebbe piaciuto di più essere nata e vissuta in città; ma poi no, con l’andare degli anni apprezzò quel vivere lento del suo paese, dove le tradizioni e i rapporti umani erano più sentiti, dove l’umanità era tangibile, assieme, certamente, al pettegolezzo; non esisteva la privacy, ognuno sapeva tutto di tutti. Quello era l’aspetto che le piaceva di meno.
Era una bambina esuberante e il solo andare in bicicletta aveva dato adito a critiche, riportate a sua mamma con queste parole: “ma insomma, Antonina è sempre in giro, sempre in bicicletta…Dovresti tenerla di più in casa, non va bene così”. Si sentì offesa, le fece male quel rimprovero, solo per un comportamento sano e gioioso.
Ma così fu… le taglienti lingue ebbero da dire anche su ciò che era solo gioco, allegrezza e vitalità giovanile.
Il periodo delle scuole, anche nella sua provincia, cominciava con la materna che al tempo si chiamava asilo infantile, per poi proseguire con le elementari e infine con le medie.
Le superiori erano in città, per raggiungerle ci si doveva sobbarcare un viaggio in treno, spostandosi da dove viveva, se si voleva continuare a istruirsi.
Molte ragazze di allora finivano le scuole in paese, con la terza media. Per l’epoca era superflua l’istruzione per le donne, destinate soprattutto a svolgere il ruolo di mogli e madri, pertanto alla totale dipendenza del marito.
I suoi genitori erano mentalmente emancipati, per loro era importante, anche se ragazza, che proseguisse gli studi.
Così si spostò in treno, dalla provincia alla città, per molti anni.
Ma quanto erano gioiosi quei viaggi in compagnia di alcuni compagni e amici, effettuati con quel mezzo sferragliante.
Si divertivano tanto, ridevano per nulla, ma ripassavano anche il programma scolastico in modo da affrontare al meglio l’interrogazione probabile. Un rito non trascurabile era la seconda colazione: la focaccia, buonissima, appena sfornata, acquistata di corsa prima di partire e consumata durante il viaggio.
E poi i primi amori, la grande e indimenticabile emozione del primo bacio a quattordici anni.
Lui, Renzo, era davvero bello ed elegante, aveva più anni di lei, forse diciotto, non ricorda bene neppure come finì.
I flirt allora erano abbastanza frequenti, il cuore batteva all’impazzata alla vista del lui di turno, ci si innamorava in fretta e altrettanto velocemente l’infatuazione svaniva.
Tristi, molto tristi, invece, furono i primi dolori: la perdita, anno dopo anno, degli amati nonni.
La prima ad andarsene fu la nonna Gina, era una donnina dolcissima, la mamma di sua madre, viveva assieme al nonno con lei e la sua famiglia. Allora, per fortuna, non usavano gli ospizi, o case di riposo che dire si voglia, e gli anziani erano accuditi e amati dai figli sino alla fine della loro esistenza.
Ma pure gli esami, l’ansia delle interrogazioni: l’impegno, lo studio intenso per raggiungere l’obiettivo prefissato, i sacrifici e la soddisfazione per avercela fatta.
Anche questo aspetto è da inserire tra le cose impegnative affrontate.
Poi ci fu l’incontro con il grande amore, diventato marito e poi padre dei sui due figli.
Lei aveva 18 anni ed era ancora studentessa, lui 21 e si era appena diplomato. Si sposarono dopo alcuni anni di fidanzamento.
Faticosi furono i molti anni da "salti mortali" per conciliare lavoro, casa e famiglia.
Allora - come ora – tanto per stare al passo coi tempi, dopo il diploma o la laurea mediamente ci si sposava ed era scontato che si andasse a lavorare, occupazione conseguente al titolo di studio faticosamente raggiunto.
Non bastavano a una donna la casa e i figli da crescere, no, la chiamano, e chiamavano, “indipendenza”. Certo, sarà anche vero, ma a che prezzo!
Comunque era riuscita anche in quello, l’obiettivo era stato raggiunto; i figli, amatissimi, cresciuti non sempre con facilità, tra crisi adolescenziali e non solo.
Infine il dolore della vita più grande: la morte dei genitori a distanza di quattro anni l’uno dall’altra.
La perdita del marito, anche se in età assai avanzata, aveva lasciato un vuoto enorme nel suo cuore, fu da allora che iniziò a essere preda dei morsi della solitudine; pur con i loro alti e bassi si erano sempre amati e rispettati. Infine la gioia dei nipoti, una delle felicità più grandi del suo vivere era stata il diventare nonna.
Dopo questo percorso mentale indotto, avverte una sorta di scossa e si ridesta, torna a guardare lo specchio che ha davanti e la vede ancora, la bella bimba bionda con le trecce è ancora lì.
La lei bambina non se ne è ancora andata.
Sorride un po’ beffarda. È tanto carina con quell’aria da monella impertinente.
Grazie alla sua comparsa ha potuto ripercorrere la propria vita, non c’è voluto neppure molto, il nastro dell’esistenza coi suoi ricordi si è srotolato in fretta.
Continua a vederla e le sorride, le fa ciao con la manina, riconosce quanto sia stata utile e preziosa.
La saluta e le manda un bacio “ciao Antonia piccolina, grazie per essere venuta in mio soccorso in un momento di grande crisi esistenziale. Grazie per esserti fatta ricordare, per non essertene mai andata”.
Il passato è utile, serve a ricordarci che ci siamo guadagnati tutto ciò che la vita ci ha messo davanti, gioie e dolori, facendoci accettare il presente pure con un poco di orgogliosa soddisfazione, perché per tutti la strada è piuttosto in salita e non facile, e dopo averla percorsa ed essere arrivati quasi in fondo, si ha il diritto di sentirsi bene e in pace con noi stessi.
Adesso la bambina è svanita, ha compiuto al meglio la sua missione, non si vede più.
Ora é rimasta da sola Antonia, sola con se stessa.
Si osserva, è uguale a prima della comparsa di lei piccina, anzi quasi uguale, ci sono sì le rughe profonde e i capelli bianchi ma gli occhi adesso sono vivaci e brillano.
Ombrone
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 38
Iscritto il: 24/08/2024, 10:27

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Ombrone »

Mi piace molto l'idea… anch'io a volte rifletto su concetti simili, sul bilancio della vita passata, dei ricordi, dei rimorsi e dei rimpianti, forse sarà che ormai pure io ho qualche anno e tanti di tutti e tre i tipi.
La scrittura è curata, ma se permetti la trovo che manchi un po' di fluidità.
Cmq mi piace molto
Avatar utente
Laura Traverso
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 994
Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
Località: GENOVA
Contatta:

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Ombrone ha scritto: 25/09/2024, 12:53 Mi piace molto l'idea… anch'io a volte rifletto su concetti simili, sul bilancio della vita passata, dei ricordi, dei rimorsi e dei rimpianti, forse sarà che ormai pure io ho qualche anno e tanti di tutti e tre i tipi.
La scrittura è curata, ma se permetti la trovo che manchi un po' di fluidità.
Cmq mi piace molto
Ciao e innanzitutto grazie per il tuo consenso e la gratificante valutazione. Mi fa piacere che l'idea ti sia piaciuta molto, già, è argomento che appartiene a tutti... che ci piaccia o no. Un saluto e ancora grazie
Raffaella
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 32
Iscritto il: 12/08/2024, 9:41

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Raffaella »

Stupenda, mi è piaciuta sia il testo che come hai scritto, però tutto sommato è soddisfacente nel complesso del racconto, pensa che io diversamente da tutti suppongo non ho mai avuto un qualcosa di positivo quindi le scuole in molte circostanze non erano adatte a me, comunque mai rimpiangere il passato se si è rotto l'incantesimo è meglio romperlo del tutto. Il mio voto è 1
Avatar utente
Laura Traverso
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 994
Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
Località: GENOVA
Contatta:

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Raffaella ha scritto: ieri, 9:14 Stupenda, mi è piaciuta sia il testo che come hai scritto, però tutto sommato è soddisfacente nel complesso del racconto, pensa che io diversamente da tutti suppongo non ho mai avuto un qualcosa di positivo quindi le scuole in molte circostanze non erano adatte a me, comunque mai rimpiangere il passato se si è rotto l'incantesimo è meglio romperlo del tutto. Il mio voto è 1
Ciao Raffaella, non ho tanto ben capito il tuo commento, inizi dicendo "Stupenda" e spieghi... e poi termini con il voto 1 che è il minimo che si possa dare. Sarebbe, mi pare, una contraddizione. Ma forse ti sei sbagliata, a volte capita di confondere tra la numerazione del sondaggio.
Comunque ti ringrazio molto per aver letto il mio racconto che non era rivolto a un rimpianto del passato, ma bensì a una celebrazione della vita, della nostra vita, mediamente. Aspetto, questo, da tener presente anche nei momenti bui che ogni essere umano attraversa. Ciao, a rileggerci
Andr60
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 536
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

Un racconto intimista in cui la protagonista parte dal dialogo con la propria immagine per perdersi nei ricordi di una vita, tristi e lieti. Mi pare che rimpianga la bellezza della gioventù, e a questo punto mi viene in mente la frase della Magnani, sulle rughe che "C'ho messo una vita a farmele, non me ne togliere nemmeno una.", rivolta alla sua truccatrice. Alla fine anche Antonia ne diviene consapevole, poiché l'importante è avere vissuto una vita piena, e aver conservato la curiosità e la spontaneità dell'infanzia.
La società di oggi (soprattutto quella dell'Occidente) ha il mito della giovinezza e dell'efficienza a tutti i costi, e le donne ne sono le prime vittime, a costo di ridursi a maschere grottesche a colpi di lifting e botox, per sembrare delle bambine anche a 70 anni.
Avatar utente
Laura Traverso
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 994
Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
Località: GENOVA
Contatta:

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Andr60 ha scritto: ieri, 19:11 Un racconto intimista in cui la protagonista parte dal dialogo con la propria immagine per perdersi nei ricordi di una vita, tristi e lieti. Mi pare che rimpianga la bellezza della gioventù, e a questo punto mi viene in mente la frase della Magnani, sulle rughe che "C'ho messo una vita a farmele, non me ne togliere nemmeno una.", rivolta alla sua truccatrice. Alla fine anche Antonia ne diviene consapevole, poiché l'importante è avere vissuto una vita piena, e aver conservato la curiosità e la spontaneità dell'infanzia.
La società di oggi (soprattutto quella dell'Occidente) ha il mito della giovinezza e dell'efficienza a tutti i costi, e le donne ne sono le prime vittime, a costo di ridursi a maschere grottesche a colpi di lifting e botox, per sembrare delle bambine anche a 70 anni.
Ciao Andr, hai fatto un'analisi perfetta sul mio racconto. Sì, è patetico e triste vedere settantenni atteggiarsi a ragazzine, in realtà sembrano mostri alieni riempiti di botox e lifting, e non se ne rendono conto... hanno l'aspetto, come hai detto bene tu, di maschere grottesche fatte con lo stampino, tutte ugualmente "gonfiate": un'altra schiavitù che la donna si autoimpone non concedendosi neppure ciò che è fisiologico, ossia l'invecchiamento. Grazie per l'apprezzamento e il voto al mio racconto.(Conoscevo anche io la bellissima frase pronunciata dalla grande Anna Magnani sulle sue rughe. Come fu lei ce ne sono poche). Ciao
Rispondi

Torna a “Gara d'autunno, 2024”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 28 - L'ultima notte

La Gara 28 - L'ultima notte

(febbraio 2012, 54 pagine, 1,94 MB)

Autori partecipanti: nwNathan, nwLuigi Bonaro, nwGiorgio Arcari, nwLicetti, nwSer Stefano, nwAntonella P, nwArditoeufemismo, Jane 90, nwLodovico, Flavio Graser, nwAngela Di Salvo, nwRoberta Michelini, Kutaki Arikumo, nwTuarag, nwUnanime Uno, nwStillederNacht, nwCordelia, nwConcettaS, nwMariadele, nwLorella15, Alhelì, nwMorgana Bart, nwBludoor, nwDiego Capani,
A cura di Lodovico.
Scarica questo testo in formato PDF (1,94 MB) - scaricato 669 volte..
nwLascia un commento.

GrandPrix d'inverno 2023/2024 - Terrazze d'aprile - e le altre poesie

GrandPrix d'inverno 2023/2024 - Terrazze d'aprile - e le altre poesie

(inverno 2023-2024, 23 pagine, 628,59 KB)

Autori partecipanti: nwDomenico Gigante, nwPiramide, nwLaura Traverso, nwGiuseppe Gianpaolo Casarini, nwTerradipoeti, nwMacrelli Piero, Raffaella villaschi, nwJacopo Serafinelli, nwAthosg, nwLetylety,
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (628,59 KB) - scaricato 22 volte.
oppure in formato EPUB (317,72 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 8 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 49 - La contrapposizione

La Gara 49 - La contrapposizione

(novembre/dicembre 2014, 34 pagine, 560,91 KB)

Autori partecipanti: nwUmberto Pasqui, nwNembo13, nwNunzio Campanelli, nwAnnamaria Vernuccio, nwPatrizia Chini, nwMilicianto, nwSer Stefano, nwFrancesca Santamaria, nwLodovico, nwGiorgio Leone, nwCladinoro, nwSilvia Torre,
A cura di Maddalena Cafaro.
Scarica questo testo in formato PDF (560,91 KB) - scaricato 191 volte.
oppure in formato EPUB (319,02 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 246 volte..
nwLascia un commento.




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


Le radici del Terrore

Le radici del Terrore

Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano

Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.

Contiene opere di: Silvano Calligari, nwEnrico Teodorani, nwRona, Lellinux, Marcello Colombo, nwSonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, nwUmberto Pasqui, nwEliseo Palumbo, Carmine Cantile, nwAndrea Casella, Elena Giannottu, nwAndrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, nwAngela Catalini, Francesca Di Silvio, nwAnna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.

Vedi nwANTEPRIMA (2,02 MB scaricato 258 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



77, le gambe delle donne

77, le gambe delle donne

ovvero: donne in gamba!

Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwTullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, nwAlessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, nwNunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, nwAlessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, nwStella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, nwRoberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, nwAnna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, nwIsabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, nwLibero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, nwMarino Maiorino, nwAngelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), nwRoberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, nwMarina Paolucci, nwRoberto Paradiso, nwUmberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, nwDaniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, nwPietro Rainero, nwGianluigi Redaelli, nwMaria Rejtano, Stefania Resanfi, nwFranca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, nwSalvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, nwLiliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.

Vedi nwANTEPRIMA (317,09 KB scaricato 378 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia

Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia

la normale vita quotidiana così come dovrebbe essere

Vi voglio dimostrare come con un po' di umiltà, di fantasia e di buon senso si possa vivere in questa caotica società, senza possedere grandi stipendi e perfino con Equitalia alle calcagna. Credetemi: è possibile, ed è bellissimo!

Vedi nwANTEPRIMA (108,61 KB scaricato 236 volte).

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.