Credo tu ,come me, soffra di una particolare sindrome: quella del libro chiuso. Questa sindrome, su base genetica (ne soffriva mio padre) ci spinge ad aprire qualunque libro giunga alla nostra portata e non abbandonarlo se non dopo la parola FINE- Cio' espone i malati a grandi rischi (ciofeca, cavolata, noia ) ma a volte gratifica con letture indimenticabili. Oltre alleidue citate nella mia operina, avrei voluto inserirne almeno un 'altra decina ...ma sarei passato nella categoria "noia", subcategoria "ciofeca."Selene Barblan ha scritto: ↑29/11/2021, 11:27 Davvero un bel racconto, con un ottima, come sempre, scrittura e una sorta d’incanto che mi riporta ai miei estraneamenti infantili (che fortunatamente mi prendono ancora adesso, anche se con minor frequenza). Qui l’omaggio a un amore letterario è reso pienamente, per quanto io non abbia le conoscenze necessarie a giudicare i contenuti. Quando un’ottima scrittura si combina a un contenuto che mi prende non posso che assegnare un voto alto, 5 per me.
Scusa le divagazioni , quasi dimenticavo una cosa importantissima. GRAZIE!"