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Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 18/05/2021, 20:56
da Selene Barblan
Enrico Teodorani ha scritto: 18/05/2021, 20:34 Una curiosità: la poesia "Non sono a mio agio" nasce da un sogno che mia moglie Francesca ha effettivamente fatto. Tra l'altro io stesso ho utilizzato quel suo sogno come finale (tavola finale: https://enricoteodorani.blogspot.com/p/ ... ether.html) per la storia a fumetti "All Monsters Together!" pubblicata sull'antologia "Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero": mi sembrava un finale appropriato perché in realtà "All Monsters Together!" più che una vera e propria storia è tutta un delirio onirico (incentrato sull'amore che avevo da bambino per i film horror della Universal degli anni '40, dove i mostri "classici" - il conte Dracula, il mostro di Frankenstein e l'Uomo Lupo - si incontravano).
Interessante questo intreccio di opere! Il sogno poi è sicuramente una fonte d'ispirazione molto efficace.

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 19/05/2021, 7:36
da Selene Barblan
In “La città labirinto” di Stefano Bovi si sente l’odore del pericolo, un pericolo senza nome, che viene da “fuori” e incombe sulla comunità.

Il protagonista di “Lo sconosciuto” di F. T. Leo ci travolge coi suoi pensieri, veloci e assurdi come la metropolitana. Tante domande sorgono spontanee e per prima “chi è lo sconosciuto “?

In “Il lamento del celacanto” di Umberto Pasqui pesci di ogni genere nuotano sui fondali della metropoli. Solo il quasi estinto celacanto si discosta e si lamenta...

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 21/05/2021, 9:33
da Selene Barblan
“Heartworld” di Giuliana Rosati è quasi un piccolo libro o un cortometraggio; se volete dare un’occhiata a una possibile versione della nostra civiltà, in un futuro lontano (anche se alcuni aspetti sono già molto attuali), questa lettura fa al caso vostro.

In “Dissolvenze del mattino” di Antonella Jacolli dubitare del tempo, delle ombre, insomma, pensare, è un’attività pericolosa.

Ibbor OB con “Il colore della dipendenza” ha trovato un sistema geniale per risolvere un problema annoso. Ogni piccolo capitolo di questo bel racconto riluce di un suo proprio colore.

Emily e Richard in “Fireflies” di Roberto Virdò si incontrano, si conoscono e vivono momenti indescrivibili in quello scenario spettacolare che è New York. Le luci, gli odori e le sensazioni si mescolano a creare una meraviglia sognante.

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 24/05/2021, 10:02
da Selene Barblan
In “Grigio” di Eliseo Palumbo il colore senza calore permea il cielo, la città, le divise e gli animi. Un senso di oppressione copre tutto e Mallì deve sopportarlo, sopportare le notti insonni...

Anche Alec fa fatica a dormire, lo scenario di “Una tazza vuota” di Ida Dainese è però un altro. Si direbbe che l’aromatica bevanda non possa essere amica di un insonne, invece diventa un simbolo, un’occasione, la rappresentazione della vita stessa. È l’ultimo racconto che ho letto di questa raccolta, come faccio quando mangio tengo per ultimo il boccone che presagisco sia molto gustoso.

Ecco qua, se vi ho incuriosito ordinate questa bella antologia, buona lettura!

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 24/05/2021, 10:35
da Massimo Baglione
Sei stata bravissima, Selene, grazie! :-)

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 24/05/2021, 10:56
da Marcello Rizza
Bravissima! Come sempre.

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 24/05/2021, 13:46
da Selene Barblan
Massimo Baglione ha scritto: 24/05/2021, 10:35 Sei stata bravissima, Selene, grazie! :-)
Grazie a te e BA :) :smt006

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 24/05/2021, 13:46
da Selene Barblan
Marcello Rizza ha scritto: 24/05/2021, 10:56 Bravissima! Come sempre.
Grazie :D :smt004

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 25/10/2021, 18:50
da MarcusTalesMaster
Ciao a tutti! E’ la prima volta che mi accingo a scrivere una recensione.
Anche se la mia è sintetica, ci tengo a precisare che il libro "Metropolis" è molto bello, i racconti sono appassionanti e ogni autore, a proprio modo, ha saputo cogliere aspetti generali e particolari del tema della città!

“Lei” di Gianluigi Nardo
Un racconto molto romantico in cui i sentimenti si avvertono in prima persona. La città col suo via vai è ben rappresentata sin dall'inizio fino all'epilogo sconcertante.

“Distruggete Milano” di Andrea Pozzali
La grande metropoli di Milano vista sotto gli occhi del protagonista sembra un sogno. È bello rivivere i ricordi anni 80 descritti in questo racconto in cui le zone principali della città sono ben delineate.

“Dissolvenze del mattino” di Antonella Jacoli
Davvero incredibile la rivelazione finale di questo racconto in cui il pessimismo non è solo uno stato d'animo. Un intreccio inizialmente nascosto davvero particolare che svela cosa si è disposti a fare per ottenere una situazione giusta.

“Fireflies” di Roberto Virdò
Una bellissima storia d'amore vista attraverso gli occhi della protagonista in un miscuglio di stupore e sensazioni che il suo uomo e la splendida città, la mitica Grande Mela, le regalano.

“Uber driver” di Francesco Pino
Il paragone tra la demografia e la diversità sociale e lavorativa viene enfatizzato dalla cura con cui è descritta la città di Parigi. Una realtà con cui bisogna fare i conti, saggiamente espressa dall'autore.

“Heartworld” di Giulia Rosati
La visione di una città futuristica fa da contorno alle vicende del protagonista, tra indizi e l'apocalittica realtà, oltre ogni immaginazione. Tecnologia e scienza convivono in un concentrato di avvenimenti avvincenti.

“Non sono a mio agio” di Francesca Paolucci
Questa minimalistica poesia sintetizza uno stato d'animo che mostra la differenza tra una grande città e la difficoltà intrinseca che questa innesca nella protagonista.

“Morte e Rinascita” di Enrico Teodorani
La città qui viene presa in considerazione, in questo fumetto ben disegnato, dal punto di vista di una donna, evidenziandone il degrado, a cui la protagonista si rivolge con un senso di vendetta.

“Il colore della dipendenza” di Ibbor OB
È stato astuto l'autore nel voler delineare svariate scene di vita nella città a differenti livelli di stato sociale. Mi ha colpito come un tema così duro venga affrontato con disinvoltura con una particolare soluzione.

“Il lamento del celacanto” di Umberto Pasqui
Molto carino questo racconto che narra le sorti della città di Custodia, il nome è già tutto un programma, e dei suoi abitanti, così uguali nelle loro vite. Fortunatamente c'è ancora chi si rifugia rimembrando le cose antiche.

“Non m'indurre in tentazione” di Annamaria Ricco
Stranissima e coinvolgente la dualità tra i personaggi in questo gioco seduttivo. Mi è piaciuto il modo di raccontare i ruoli del predatore e della preda.

“Il regalo di compleanno” di Eliana Farotto
La città, in questo simpatico racconto, fa da cornice alla vicenda della ragazzina protagonista, che intende perseguire la sua passione. La metro, la gente, il commesso, sua madre, tutto quanto è legato e si muove in sincrono con la città.

“Città eterna” di Maria Spanu
Mi hanno colpito i colori iniziali, molto suggestivi. Dolcemente si avverte lo scorrere del tempo mentre tutto si trasforma, fino al timido apparire della luna.

“Grigio” di Eliseo Palumbo
Splendida la descrizione della preparazione del soldato in questa città di un'America sopravvissuta a stento e divisa in tre aree. Ciò che avviene è un vero e proprio colpo di scena efficace.

“Eroi e ladri” di Andrea Teodorani
La città qui fa da cornice degradata di una realtà cruda, la malavita. Disegni ben fatti su un breve episodio fumettistico che sorprende in modo furbo nel finale.

“Un cielo riflesso” di Stefania Paganelli
Vari luoghi tipici della metropoli diventano fonte di piccole speranze per una persona umile, che seppur vive una vita al margine, ricorda sempre i buoni consigli di sua madre, per vivere serenamente. Davvero toccante.

“Le sabbie del tempo” di Alessandro Mazzi
L'istante preciso in cui la sabbia comincia a piovere rivela il vero significato di quella realtà provvisoria. La città, grandiosa, con i suoi palazzi viene messa in correlazione con le piramidi. Una tragica fine e un nuovo leggendario inizio in questo racconto fantasioso.

“Al ritmo di jazz” di Lidia Napoli
In questo brevissimo racconto è sintetizzata l'evoluzione della protagonista che solo grazie al jazz, scoperto per caso, riesce ad abituarsi alla grande città. Mi ha fatto riflettere sulle tipiche caratteristiche di New York, e mi ha trasmesso l'amore per la musica.

“Lo sconosciuto” di F.T. Leo
La metropolitana, la gente, la casa e la città, l'ambiente che lo circonda, scatenano nel protagonista tutta una serie di domande su se stesso e su quale sia il suo ruolo. Un racconto spassoso e allo stesso tempo profondo.

“Neve sulla metropoli” di Selene Barblan
Molto intenso questo racconto sulla neve che fotografa l'evoluzione della percezione che ne hanno gli abitanti della città. In effetti la candida perturbazione muta da un aspetto puro e gradevole ad una triste e cruda realtà, dalla quale non si può fuggire.

“La città labirinto” di Stefano Bovi
In questo breve ma efficace racconto la città non è una vera e propria metropoli, ma qualcosa di molto più piccolo, densamente popolato nei suoi cunicoli. Un desiderio di vendetta scatta nella protagonista. Un punto di vista davvero originale.

“Metropoli” di Alessia Piemonte
Una poetica e viscerale visione della città notturna, una fotografia rapida della sua cruda vita fatta di sballo, trasgressione e soprattutto il volersi divertire a tutti i costi nel segno dell'andare contro ai dettami della società.

“Una tazza vuota” di Ida Dainese
Un racconto che lascia il segno. La città ben dipinta nelle sue atmosfere in orari inconsueti. Un protagonista dalla vita difficile e una ragazza che metaforicamente parlando svela una triste verità.

“Fondali metropolitani” di Giovanni di Monte
Un racconto ben strutturato che, dopo numerosi cambi di scena, fa trapelare la verità del protagonista. La città molto illuminata ma deserta è iconica fotografia del periodo pandemico. Si percepiscono bene le sensazioni vissute in prima persona.

Questo "Metropolis" mi ha lasciato una piacevole esperienza. Gli autori sono stati tutti bravi. Non è semplice esprimere testualmente tutte le sensazioni che mi ha saputo regalare. Posso affermare che si tratta di una raccolta che prevedo rileggerò più volte in futuro.

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 25/10/2021, 21:55
da Stefyp
Che bello che tu abbia letto la nostra antologia per poi regalare ad ognuno dei racconti un paio di righe. Grazie di cuore!

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 26/10/2021, 2:25
da Massimo Baglione
Bravo, MTM!

Re: Metropolis - antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano

Inviato: 28/10/2021, 12:53
da Selene Barblan
Grazie anche da parte mia Marcus per il lavoro che hai fatto!