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E. Salgari, Il Corsaro Nero, 1898

Inviato: 06/07/2008, 21:52
da FrancescaFi
A trentun' anni suonati (però da poco... :roll: ), vaghezza m'ha colto di leggere Salgari, incrociato finora solo nei manuali di letteratura per l'infanzia.
Devo ammettere che l'ho trovato pedante, noioso e melenso (e se qualcosa pare sdolcinato a me..!) Ma soprattutto antico.
Si potrebbe obiettare che è normale trovare "superato" un libro che ha più di cento anni, ma provate a leggere Il giornalino di Gian Burrasca (scritto neanche dieci anni dopo le avventure de Il Corsaro Nero)!!!
Secondo me dipende dal fatto che le avventure del filibustiere in oggetto ricalcano quel binario lacrimevole, moralista e sottilmente ricattatorio (se sei buono, piangi!!!) inaugurato da Cuore di De Amicis. Mentre io sono più propensa a preferire il filone comico, irriverente e GRATUITO inaugurata dal burattino Pinocchio.

Re: E. Salgari, Il Corsaro Nero, 1898

Inviato: 07/07/2008, 8:15
da Massimo Baglione
Sì, è come i film: c'è chi cerca quelli tristi, chi quelli adrenalinici.

Re: E. Salgari, Il Corsaro Nero, 1898

Inviato: 07/07/2008, 19:13
da FrancescaFi
Mi piace essere accompagnata per mano (da un autore o da un regista) attraverso emozioni più o meno intense, positive o meno. L'identificazione e la costruzione di un rapporto empatico con i personaggi mi son di gran sollazzo!
Però mi indispone la lacrima facile, sia nei film che nei libri: offende la dignità del fruitore!
E mi scatta proprio la viuuulenza di fronte ad opere che fanno galleggiare il proprio successo sulle lacrime versate da lettori/spettatori. :twisted:

Re: E. Salgari, Il Corsaro Nero, 1898

Inviato: 08/07/2008, 7:58
da Massimo Baglione
Evvabbè dai, lasciali lavorare pure loro! :-)