Chitra Banerjee Divakaruni,LA MAGA DELLE SPEZIE,1997,Einaudi
Inviato: 01/09/2008, 13:22
Credo che l'intento dell'autrice fosse quello di creare una grande figura di donna, un personaggio archetipico in bilico tra la magia e la quotidianità; un po' come le protagoniste de La casa degli spiriti della Allende, per intenderci.
Ma mentre i capelli verdi di Rosa, i poteri di Clara ecc... sono amalgamati in un contesto coerente, il soprannaturale di questo romanzo è una continua stonatura artificiale: si ha l'impessione di leggere un'accozzagla di elementi straordinari cuciti insieme "con la forza" e ripescati dalla piena dell'immaginario più inflazionato. Ci sono i pirati, i serpenti di mare, l'amore proibito e travolgente, gli indiani dell'India e i nativi del Nord-America, le streghe, i naziskin...
All'appello mancano solo il mago Zurlì e un paio di mostri Aniba, no?
Ma mentre i capelli verdi di Rosa, i poteri di Clara ecc... sono amalgamati in un contesto coerente, il soprannaturale di questo romanzo è una continua stonatura artificiale: si ha l'impessione di leggere un'accozzagla di elementi straordinari cuciti insieme "con la forza" e ripescati dalla piena dell'immaginario più inflazionato. Ci sono i pirati, i serpenti di mare, l'amore proibito e travolgente, gli indiani dell'India e i nativi del Nord-America, le streghe, i naziskin...
All'appello mancano solo il mago Zurlì e un paio di mostri Aniba, no?