Il diario di Giovanni Ponte di Ardito Eufemismo
Inviato: 08/02/2010, 23:10
Postare su "Interviste agli autori", o qui su "Sconsigli"? Questo l'arduo dilemma.
POI, RILEGGENDO L'INTERVISTA CHE IL MITICO ALFONZO RAGAZZINI X BENE MI HA FATTO, HO CAPITO CHE SCONSIGLIO VIVAMENTE LA MIA OPERA AL PUBBLICO. LEGGETE E CAPIRETE IL PERCHE':
Il fedele Roger e io arriviamo con largo anticipo all’appuntamento presso la sede romana del settimanale Che? Ccha? Il direttore in persona, Alfonzo Ragazzini X Bene, mi ha chiesto di rilasciare un’intervista al prestigioso rotocalco. Ho accettato di buon grado e ho portato con me l’amico senegalese che nel tempo libero ora si è iscritto a Medicina. Il segretario, un feminiello sui venticinque anni, con jeans attillatissimi bottomup di Lui Jo, ci invita a sederci, dicendo che il direttore ha un ritardo.
- Beh, io gli bresgriverei una bundura di Brogesderone, gozì o gli vengono o ha la gerdezza di ezzere inginta – afferma Roger, con professionalità e competenza.
- Sono sicuro, amico che sarai un ottimo medico – lo incoraggio.
- L’aldro giorno ho brezo drenda e lode all’ezame di Anadomia. L’assisdende, una biondina piggolina, mi ha ghiesdo guale fozze il musgolo biù lungo. Io ho risbosdo il bene. E lei mi ha deddo che avevo sbagliado allora io l’ho dirado fuori e lei mi ha dado ragione e mi ha valudado col mazzimo. Boi è venuta a cena gon me. E è venuta anghe oddo volde dobo cena. – se la ride con i dentoni bianchissimi il nero.
- Ma perché sta fissa di medicina, Roger? – gli chiedo.
- Voglio fare Medici zenza frondiere. Mi biaceva guando c’era Rozanna Vaudetti e Maurizio Bangaldi, Il vil ruggie e zendirmi dire Il Zenegal gioga il giolli e duddi guei bubazzoni da indossare – ammette candido il nero.
- Mmmm secondo me sei confuso- rispondo perplesso.
Finalmente, dallo studio di Alfonzo Ragazzini X Bene esce Max Gazzè. Io lo guardo. Roger mi chiede – Ghi gazzè? Lo gonosci? – e io – E’ Max Gazzè! – e lui – neanghe io so ghi gazzè! –
Il feminiello ci introduce nello studio del direttore. Le pareti sono rosse bordeaux. Un divano e due poltrone berger in pelle nera fanno molto Chandler. Un postribolo sadomaso insomma. Ed eccolo il simpatico birichino Alfonzo. Con i suoi modi colto-effeminati. Ha una faccetta simpatica.
Stringe la mia mano e poi mentre lo fa a Roger, un barlume lussurioso attraversa i suoi occhietti vispi. Ci fa accomodare e poi con un cenno al feminiello, dispone che venga accesa una videocamera. Alfonzo guarda nell’obiettivo e dice – Buonasera amici di Callissima(1) , oggi ospitiamo uno scrittore debuttante che con il suo “il Diario di Giovanni Ponte” ha venduto 102 copie di cui 100 a lui stesso. Come risulterà ovvio, cielo, non è per il successo ottenuto che il signor ArditoEufemismo è qui con noi, ma perché è l’unico autore invertito -
- Per cortesia direttore, specifichi meglio il termine invertito – mi allarmo io.
- Lei è l’unico autore che ha firmato il suo libro con il suo vero nome e poi per vivere ha adottato uno pseudonimo – afferma quella birba di Ragazzini.
- Si mi vergognavo molto- confesso.
- Del suo libro? –
- No. Del mio nome. Trist’Ano può dare adito a fraintendimenti. – e accompagno con un eloquente gesto del dito indice che muove il mio orecchio destro.
- Cielooooo, non mi dica che lei è omofobooo? E’ impensabile nel 2000!- Si scandalizza il poco virile Alfonzino.
- Deduco che lei, direttore, non ha letto la mia opera – lo incalzo.
- Io? Oh Gesù, fossi matto. Dovessi leggere ogni opera che recensisco o quella di ogni autore che intervisto, non avrei un vita privata – si innervosisce l’isterico uterino Ragazzino.
- Lei ha un vitino da Vespa – lo cogliono.
- E’ inutile che mi adula ArditoEufemismo. Lei non è il mio tipo. – e butta un occhio a Roger.
- Lei chi? Quando si rivolge a me, direttore, la prego, mi dia del Lui. – replico.
- Sebbene Lui afferma nella sua opera che il suo miglior amico è Roger, un senegalese, lei..ehm lui è tacciato di razzismo. –
- Preferirei usare un Ardito Eufemismo. Direi che sono un evidenziatore delle differenze fisio/psico/socio/culturale di più realtà. – Specifico.
- Insomma Lui è razzista. – taglia corto Alfonzo Ragazzini X Bene.
- Ok sono razzista. D’altronde siamo diversi io e Roger, è innegabile. L’altro giorno abbiamo pisciato in compagnia e… –
- Ge l’avevamo dale e guale – mi interrompe il nerboruto nero.
- Già. – dico io.
- Quindi dov’è la diversità? – non capisce il giornalista omosessuale.
- Il mio era il braccio, quello di Roger, ehm, no – specifico.
Ragazzini non resiste – Poi Signor Roger, mi darà il suo numero di telefono, Lei ha fatto un film vero? –
- L’intervista è mia. – Spengo i bollenti ardori di Ragazzini X Bene.
- Ha ragione Ardito Eufemismo. Perché ha scelto questo pseudonimo? –
- E’ un omaggio alla mia attrice preferita, Nannarella, la grande Anna Magnani, che nel suo periodo onanista era solita affermare “Ar dito nun se comanda”. Ricordate che occhiaie? -
- Come definirebbe il suo libro?-
- In Ardito Eufemismo direi che “il Diario di Giovanni Ponte” è un coacervo di goliardiche corbellerie -
- Ovvero? – chiede Alfonzo
Interviene Roger – Na maniga de gazzade volgarissime! –
- Si ma scritte in maniera elegante e forbita – specifico.
Ragazzini X Bene si illumina – Cielooo, ma questo è un incredibile autogol di marketing! La gente fine non apprezzerà il libro perché contiene volgarità e la gente volgare non lo capirà perché Lui adotta un lessico colto. –
- Esatto. Volevo qualcosa di innovativo, ma soprattutto non volevo diventare famoso – affermo.
- Ma questa è una contraddizione in termini, un ossimoro, un’antitesi! – Esclama l’estimatore di fave, cetrioli, banane. Insomma il finocchio.
- Sarà frocio ma le figure retoriche le conosce. Peccato che quando va al Grande Fardello quei suoi modi sopra le righe, così palesemente “ricchiuni” lo rendono la caricatura di sé stesso – lo giudico e lo condanno.
- Bestia senza gusto e senza cuore! Torniamo a Lei… ehm lui, qual è il suo tipo di donna preferito? – mi chiede come se sapesse di cosa sta parlando.
- Il mio o quello di Giovanni Ponte? – chiarisco.
- C’è differenza? –
- Si. Però entrambi amiamo lo stesso tipo di donna. Alta dal metro e cinquanta al metro e sessanta. Peso dai 45 ai 105. Soffriamo entrambi di NACS la sindrome da attrazione non convenzionale. Ci eccitano le imperfezioni, i buchetti di cellulite, la mancata epilazione, il seno cadente, i difetti insomma rendono vera una donna. Ma questo è solo l’aspetto estetico. Quello mentale è importantissimo. Dev’essere tosta, arguta,ironica, intelligente, gheisha, padrona. Insomma deve essere Donna. Non guasta che sia figlia unica di genitori farmacisti, con casa di proprietà ed automunita. Gommatissima è un requisito preferenziale ma non indispensabile – concludo enfatico.
Ragazzini X Bene si ammoscia sulla poltrona berger di pelle nera ereditata dal detective Marlowe. Capisce che non potrà mai avere un uomo come me. E allora mi sussurra – Psss, Ardito, se le procuro un’intervista con Costanzo o con la de Filippi, metterebbe una buona parola per me con Roger? – e io che sono uomo di mondo e di aria (specie se mangio castagne, carciofi e air vigorsol insieme) rispondo in gergo aeronautico – Roger!-
Ragazzini è stato riformato al servizio militare perché ai tre giorni gli (o le? Ho sempre difficoltà a coniugare il genere dei pronomi di Ragazzini, Vuxuria, Bladinette, Checchi Pavone, Ricchio Sventola, etc etc…), dicevo, gli scoprirono addosso degli splip rosso corallo con pailettes. Quindi non capisce il mio assenso militare. – Si Roger, l’altissimo negro – Specifica. – Parlerò con lui – rispondo. – C’era un tempo che Roger in un anno vide quadruplicare i suoi ricavi. Fu quando dalla lira si passò all’euro. Prima ad ogni carrello di supermercato recuperato prendeva 500 lire. Poi un euro. Importo pari a quattro volte il precedente. Però poi con la crisi, i siti di sharing p2p non si vendono più cd taroccati o dvd che vengono scaricati o visti direttamente in streaming. Quindi Roger, talvolta spinto da necessità, si presta attivamente, dietro lauto compenso. Ma da quanto ho visto, immagino che, per chi è amante del trapano, siano soldi benedetti. – spiego.
- Bene! L’intervista è conclusa. Da Callissima(1) vi saluta il vostro Alfonzo Ragazzini X Bene e Ardito Eufemismo con il fido Roger. A domani! – Si accomiata il giornalista.
- Sguzi diga? Ma X Bene fa riferimendo alle zue nadurali inglinazioni? Dipo Born to Kill, Nato X Bene, il Bene guella gosa moscia ghe sda dra goscia e goscia? –
Incorreggibile Roger. I suoi dentoni abbaglianti ci contagiano in una risata comune.
(1) DICESI "CALLA" IN ROMANESCO LA BUGIA CHE SI RACCONTA PER IMBASTIRE QUARCHEDUNO. DICESI "IMBASTIRE QUARCHEDUNO" IN ROMANESCO QUANDO SI VUOLE RACCONTA’ NA "CALLA" PER TRARRE IN INGANNO QUALCHEDUNO. DICESI "CALLA" IN ROMANESCO LA BUGIA CHE SI ……(NIDIFICATO)
POI, RILEGGENDO L'INTERVISTA CHE IL MITICO ALFONZO RAGAZZINI X BENE MI HA FATTO, HO CAPITO CHE SCONSIGLIO VIVAMENTE LA MIA OPERA AL PUBBLICO. LEGGETE E CAPIRETE IL PERCHE':
Il fedele Roger e io arriviamo con largo anticipo all’appuntamento presso la sede romana del settimanale Che? Ccha? Il direttore in persona, Alfonzo Ragazzini X Bene, mi ha chiesto di rilasciare un’intervista al prestigioso rotocalco. Ho accettato di buon grado e ho portato con me l’amico senegalese che nel tempo libero ora si è iscritto a Medicina. Il segretario, un feminiello sui venticinque anni, con jeans attillatissimi bottomup di Lui Jo, ci invita a sederci, dicendo che il direttore ha un ritardo.
- Beh, io gli bresgriverei una bundura di Brogesderone, gozì o gli vengono o ha la gerdezza di ezzere inginta – afferma Roger, con professionalità e competenza.
- Sono sicuro, amico che sarai un ottimo medico – lo incoraggio.
- L’aldro giorno ho brezo drenda e lode all’ezame di Anadomia. L’assisdende, una biondina piggolina, mi ha ghiesdo guale fozze il musgolo biù lungo. Io ho risbosdo il bene. E lei mi ha deddo che avevo sbagliado allora io l’ho dirado fuori e lei mi ha dado ragione e mi ha valudado col mazzimo. Boi è venuta a cena gon me. E è venuta anghe oddo volde dobo cena. – se la ride con i dentoni bianchissimi il nero.
- Ma perché sta fissa di medicina, Roger? – gli chiedo.
- Voglio fare Medici zenza frondiere. Mi biaceva guando c’era Rozanna Vaudetti e Maurizio Bangaldi, Il vil ruggie e zendirmi dire Il Zenegal gioga il giolli e duddi guei bubazzoni da indossare – ammette candido il nero.
- Mmmm secondo me sei confuso- rispondo perplesso.
Finalmente, dallo studio di Alfonzo Ragazzini X Bene esce Max Gazzè. Io lo guardo. Roger mi chiede – Ghi gazzè? Lo gonosci? – e io – E’ Max Gazzè! – e lui – neanghe io so ghi gazzè! –
Il feminiello ci introduce nello studio del direttore. Le pareti sono rosse bordeaux. Un divano e due poltrone berger in pelle nera fanno molto Chandler. Un postribolo sadomaso insomma. Ed eccolo il simpatico birichino Alfonzo. Con i suoi modi colto-effeminati. Ha una faccetta simpatica.
Stringe la mia mano e poi mentre lo fa a Roger, un barlume lussurioso attraversa i suoi occhietti vispi. Ci fa accomodare e poi con un cenno al feminiello, dispone che venga accesa una videocamera. Alfonzo guarda nell’obiettivo e dice – Buonasera amici di Callissima(1) , oggi ospitiamo uno scrittore debuttante che con il suo “il Diario di Giovanni Ponte” ha venduto 102 copie di cui 100 a lui stesso. Come risulterà ovvio, cielo, non è per il successo ottenuto che il signor ArditoEufemismo è qui con noi, ma perché è l’unico autore invertito -
- Per cortesia direttore, specifichi meglio il termine invertito – mi allarmo io.
- Lei è l’unico autore che ha firmato il suo libro con il suo vero nome e poi per vivere ha adottato uno pseudonimo – afferma quella birba di Ragazzini.
- Si mi vergognavo molto- confesso.
- Del suo libro? –
- No. Del mio nome. Trist’Ano può dare adito a fraintendimenti. – e accompagno con un eloquente gesto del dito indice che muove il mio orecchio destro.
- Cielooooo, non mi dica che lei è omofobooo? E’ impensabile nel 2000!- Si scandalizza il poco virile Alfonzino.
- Deduco che lei, direttore, non ha letto la mia opera – lo incalzo.
- Io? Oh Gesù, fossi matto. Dovessi leggere ogni opera che recensisco o quella di ogni autore che intervisto, non avrei un vita privata – si innervosisce l’isterico uterino Ragazzino.
- Lei ha un vitino da Vespa – lo cogliono.
- E’ inutile che mi adula ArditoEufemismo. Lei non è il mio tipo. – e butta un occhio a Roger.
- Lei chi? Quando si rivolge a me, direttore, la prego, mi dia del Lui. – replico.
- Sebbene Lui afferma nella sua opera che il suo miglior amico è Roger, un senegalese, lei..ehm lui è tacciato di razzismo. –
- Preferirei usare un Ardito Eufemismo. Direi che sono un evidenziatore delle differenze fisio/psico/socio/culturale di più realtà. – Specifico.
- Insomma Lui è razzista. – taglia corto Alfonzo Ragazzini X Bene.
- Ok sono razzista. D’altronde siamo diversi io e Roger, è innegabile. L’altro giorno abbiamo pisciato in compagnia e… –
- Ge l’avevamo dale e guale – mi interrompe il nerboruto nero.
- Già. – dico io.
- Quindi dov’è la diversità? – non capisce il giornalista omosessuale.
- Il mio era il braccio, quello di Roger, ehm, no – specifico.
Ragazzini non resiste – Poi Signor Roger, mi darà il suo numero di telefono, Lei ha fatto un film vero? –
- L’intervista è mia. – Spengo i bollenti ardori di Ragazzini X Bene.
- Ha ragione Ardito Eufemismo. Perché ha scelto questo pseudonimo? –
- E’ un omaggio alla mia attrice preferita, Nannarella, la grande Anna Magnani, che nel suo periodo onanista era solita affermare “Ar dito nun se comanda”. Ricordate che occhiaie? -
- Come definirebbe il suo libro?-
- In Ardito Eufemismo direi che “il Diario di Giovanni Ponte” è un coacervo di goliardiche corbellerie -
- Ovvero? – chiede Alfonzo
Interviene Roger – Na maniga de gazzade volgarissime! –
- Si ma scritte in maniera elegante e forbita – specifico.
Ragazzini X Bene si illumina – Cielooo, ma questo è un incredibile autogol di marketing! La gente fine non apprezzerà il libro perché contiene volgarità e la gente volgare non lo capirà perché Lui adotta un lessico colto. –
- Esatto. Volevo qualcosa di innovativo, ma soprattutto non volevo diventare famoso – affermo.
- Ma questa è una contraddizione in termini, un ossimoro, un’antitesi! – Esclama l’estimatore di fave, cetrioli, banane. Insomma il finocchio.
- Sarà frocio ma le figure retoriche le conosce. Peccato che quando va al Grande Fardello quei suoi modi sopra le righe, così palesemente “ricchiuni” lo rendono la caricatura di sé stesso – lo giudico e lo condanno.
- Bestia senza gusto e senza cuore! Torniamo a Lei… ehm lui, qual è il suo tipo di donna preferito? – mi chiede come se sapesse di cosa sta parlando.
- Il mio o quello di Giovanni Ponte? – chiarisco.
- C’è differenza? –
- Si. Però entrambi amiamo lo stesso tipo di donna. Alta dal metro e cinquanta al metro e sessanta. Peso dai 45 ai 105. Soffriamo entrambi di NACS la sindrome da attrazione non convenzionale. Ci eccitano le imperfezioni, i buchetti di cellulite, la mancata epilazione, il seno cadente, i difetti insomma rendono vera una donna. Ma questo è solo l’aspetto estetico. Quello mentale è importantissimo. Dev’essere tosta, arguta,ironica, intelligente, gheisha, padrona. Insomma deve essere Donna. Non guasta che sia figlia unica di genitori farmacisti, con casa di proprietà ed automunita. Gommatissima è un requisito preferenziale ma non indispensabile – concludo enfatico.
Ragazzini X Bene si ammoscia sulla poltrona berger di pelle nera ereditata dal detective Marlowe. Capisce che non potrà mai avere un uomo come me. E allora mi sussurra – Psss, Ardito, se le procuro un’intervista con Costanzo o con la de Filippi, metterebbe una buona parola per me con Roger? – e io che sono uomo di mondo e di aria (specie se mangio castagne, carciofi e air vigorsol insieme) rispondo in gergo aeronautico – Roger!-
Ragazzini è stato riformato al servizio militare perché ai tre giorni gli (o le? Ho sempre difficoltà a coniugare il genere dei pronomi di Ragazzini, Vuxuria, Bladinette, Checchi Pavone, Ricchio Sventola, etc etc…), dicevo, gli scoprirono addosso degli splip rosso corallo con pailettes. Quindi non capisce il mio assenso militare. – Si Roger, l’altissimo negro – Specifica. – Parlerò con lui – rispondo. – C’era un tempo che Roger in un anno vide quadruplicare i suoi ricavi. Fu quando dalla lira si passò all’euro. Prima ad ogni carrello di supermercato recuperato prendeva 500 lire. Poi un euro. Importo pari a quattro volte il precedente. Però poi con la crisi, i siti di sharing p2p non si vendono più cd taroccati o dvd che vengono scaricati o visti direttamente in streaming. Quindi Roger, talvolta spinto da necessità, si presta attivamente, dietro lauto compenso. Ma da quanto ho visto, immagino che, per chi è amante del trapano, siano soldi benedetti. – spiego.
- Bene! L’intervista è conclusa. Da Callissima(1) vi saluta il vostro Alfonzo Ragazzini X Bene e Ardito Eufemismo con il fido Roger. A domani! – Si accomiata il giornalista.
- Sguzi diga? Ma X Bene fa riferimendo alle zue nadurali inglinazioni? Dipo Born to Kill, Nato X Bene, il Bene guella gosa moscia ghe sda dra goscia e goscia? –
Incorreggibile Roger. I suoi dentoni abbaglianti ci contagiano in una risata comune.
(1) DICESI "CALLA" IN ROMANESCO LA BUGIA CHE SI RACCONTA PER IMBASTIRE QUARCHEDUNO. DICESI "IMBASTIRE QUARCHEDUNO" IN ROMANESCO QUANDO SI VUOLE RACCONTA’ NA "CALLA" PER TRARRE IN INGANNO QUALCHEDUNO. DICESI "CALLA" IN ROMANESCO LA BUGIA CHE SI ……(NIDIFICATO)