Pagina 1 di 1

Tenerezza

Inviato: 03/12/2022, 9:25
da Marino Maiorino
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Come un bimbo sta all’adulto per misura e per aspetto,
così stai presso odio e amore, inquilina del mio petto.
Non vorresti alzar la voce, non mi spingerai a follie,
ma insistentemente chiedi che le istanze tue sian mie.

Questo mondo efficientista, questa smania di arrivare,
di raggiungere traguardi da poter propagandare,
ti ha tenuto anni in ombra, con un filo d’aria appena,
e il lamento tuo molesto non ha mosso alcuno a pena.

“Non c’è tempo”, dicon tanti, “per pensare a queste cose!”
Le ricevono in omaggio? Tosto gettano le rose!
E così ti sei trovata come un bimbo in piena guerra:
affamato, disperato, mendicante in ricca terra.

Hai bussato a gran palazzi sopra i quali campeggiava,
rutilante di splendore, mentre fuori nevicava,
scritto a lettere di fuoco (come a dire “è caldo, qui”)
dolce “AMORE”, ma nessuno ha mai voluto aprirti lì.

Non sapevi, picciol cosa, che nel mondo del “qui, adesso”
non esiste amor più grande che uno prova per sé stesso?
Chiedi solo una carezza da scambiare già al momento
ma non trovi chi l’apprezzi, questo gesto d’altro tempo.

E così, tra tanti cuori, sei approdata dentro il mio,
occhi gonfi, guance sporche, e ti chiedi se c’è un Dio…
Or t’accoccoli qui dentro, non temer, ti coprirò,
dormi in questa casa vuota, meno solo anch’io sarò.

Commento

Inviato: 04/12/2022, 9:33
da Gabriele Pecci
Ciao Marino, bentrovato, comprendo bene il senso della tua poesia, fino a poco tempo fa' era anche il mio di senso, accettare noi stessi per ciò che siamo con pregi e difetti, ma possessori in noi di altro in fondo di un essenza che và al di là di tutto ciò che ci circonda e da cui siamo circondati. Ora come sai per me non è più così, non è peggio e non è meglio, è semplicemente a mio avviso un senso più reale e tangibile a cui affido e prodigo ora la mia coscienza, la comprensione, e questa ahimè può venire solo se posta in noi stessi, nel corpo di cui i vari stadi della coscienza inconscia,sub conscia e conscia, sono poi tutte, indistintamente l'una dall'altra, voce. Detto questo, io purtroppo ho un problema di non poco conto con le poesie in rima, ma come dice Francesco la tua può essere quasi più associata ad una canzone in rima oltre che ad una discreta a mio avviso poesia. Il testo lo trovo chiaro e semplice nella sua profondità emotiva espressa, e di questo invece te ne do atto. Tirando le somme assegnerei un 3.5 ma arrotondo in 4. Sebbene non condividendo più il senso da te voluto esprimere nella sostanza ho comunque saputo apprezzare l'ultimo verso/strofa. Una sorta di Amarcord emotivo. Voto 4.

Re: Tenerezza

Inviato: 04/12/2022, 9:39
da Marino Maiorino
Ciao Francesco,
e grazie per il commento a questa piccola cosa.
La semplicità è anche un po' il motivo portante del componimento, il suo senso. Non sono riuscito sempre a usare parole semplici ma tanto il ritmo, le rime baciate (come giustamente osservi), la musicalità, e il tema, vanno nella stessa direzione. Se vuoi, è un tentativo di sinestesia intellettuale: ho usato mezzi semplici per esporre un pensiero semplice su di un soggetto semplice.
Quel "presso"... Ho pensato a "così stai tu a odio e amore...", che genera un trittongo "uao" alquanto complicato da mantenere nel ritmo, anche perché la separazione tra le parole si deve percepire, il che introduce tempi vuoti. Anche "così tu stai a odio e amore..." non è molto meglio ("iao").
Ma dovrò cercare una soluzione diversa da quella che proponi per un altro motivo, questo, concettuale: lì c'è un paragone tra un bimbo e la tenerezza. Il bimbo sta all'adulto e la tenerezza sta a odio e amore. Viene chiarito che il paragone si riferisce a "misura e aspetto", ma inevitabilmente un bambino è chiamato a crescere e a diventare a sua volta adulto, mentre la tenerezza non diventerà mai odio o amore. Perciò sta "presso" e non "a". Quel "presso" dovrebbe servire a creare l'immagine di un bimbo ACCANTO ad adulti (e quindi a rendere più visivi la distinzione e il confronto di misura), e a ridurre la possibilità di immaginare un bimbo che diventerà adulto.
Ancora grazie.

Re: Tenerezza

Inviato: 04/12/2022, 10:17
da Marino Maiorino
Ciao Gabriele,
e grazie per il tuo commento (e voto, ma questa è una piccola cosa e non avrebbe fatto storie per un piccolo voto: prendere atto di sé è anche avere una corretta visione della propria misura).
Tu sei giovane (più di me, certamente) e io potrei dirmi "vecchio" (sempre stato così caratterialmente, sebbene non sia mai riuscito a maturare - "c'è voluto del talento per non diventare adulti" (cit. Battiato, "La canzone dei vecchi amanti")), ma sono anche tanto, tanto lento! Le cose le capisco solo quando le ho macinate molto, molto bene, fino all'ultima virgola, e quando si è così si assimilano lentamente anche le cose negative, le quali diventano in questo modo uno stillicidio. Quelle positive, invece, te le perdi...
Sicché tu sei ora più avanti rispetto a dove mi trovo io, o forse no.
Ho conosciuto chi non desiderava altro che scoprire nuove cose ogni giorno, ed è certamente emozionante, ma mi sono sempre chiesto CHI avrebbe scoperto quelle nuove cose: l'io che non conosce bene sé stesso, ha davvero conosciuto quelle nuove cose? Può davvero relazionarsi a esse, integrarle nel sé esperienzale? O sarà un'esperienza superficiale? Non mi riferisco a te, espongo solo la mia impostazione mentale, buona per me.
Io amo viaggiare, ma per assimilare. Non ho un limite perché non so dove sia, questo limite. Non so se c'è un "dentro di me" e un "fuori di me", ma quello che trovo voglio viverlo, fosse anche un ciottolo in riva al mare.
Lo so, è molto infantile, ma è la mia presa di posizione per essere me stesso consapevolmente. E quanti grattacapi, mi sta causando!
Quindi, capisci, quando scrivi hai già vissuto questa roba, non riesco davvero a collocarmi: è che non ho bussola, non ho un davanti o un indietro né mi interessa davvero averli. L'unica cosa che ho è me stesso (e le persone che ho con me), e SO che se io dovessi rinunciare a questo, nessun altro rifarebbe questo cammino.
Grazie per il tuo passaggio e per il tuo commento (anche questo, da masticare molto, molto lentamente)

Commento

Inviato: 04/12/2022, 17:30
da Eleonora2
Voto 3, non tanto per le rime ma per il contenuto - non mi piace fare la prosa delle poesie. Ognuno ci vede quel che più gli pare. A parte il presso, al secondo verso, dove la lingua si inceppa e si spezza il ritmo. mi pare troppo pilotato il senso e non mi ha suscitato un grande trasporto. Forse non l'ho capita ma mi è sembrata al di sotto delle tue possibilità. Belli gli accenti e la metrica, curati.
Alla prossima!

Re: Tenerezza

Inviato: 05/12/2022, 9:35
da Marino Maiorino
Ciao FraFree,

e grazie per l'apprezzamento del contenuto. E ancor di più per la franca critica al lato "estetico" del componimento.
A mia difesa dirò che non ho pensato che l'argomento dovesse incidere: che la tenerezza debba incidere mi parrebbe un controsenso, lei lascia queste cose a ben altri sentimenti.
Sulla cantilena devo darti ragione, ho sentito anch'io questa "lagna" ma, che posso farci? Lei è fatta un po' così, e io ho imparato a rispettare persone assai peggiori per quello che sono. :)
Ancora grazie: soprattutto le tue prime parole mi hanno fatto imbarazzare, ma in un modo che non ho sentito spiacevole.

Re: Tenerezza

Inviato: 05/12/2022, 9:43
da Marino Maiorino
Ciao Eleonora2,

e grazie per l'apprezzamento alla metrica e agli accenti.
Resto un po' sconcertato dalla tua affermazione "non mi piace fare la prosa alle poesie: ognuno ci vede quel che più gli pare". Ritengo che sia una parte importante del mettersi alla prova: come faccio a verificare la mia capacità di esprimermi con questo mezzo se non raccolgo le idee di ciascun commentatore a proposito di ciò che gli ho comunicato? Capisci, stai affermando che potrei aver scritto di qualunque cosa ma non considereresti il senso di ciò che ho scritto!
Spero di poter fare meglio in altra occasione. A presto.

Re: Tenerezza

Inviato: 05/12/2022, 11:35
da Marino Maiorino
Uhm... Sì, ti permette di arrivare all'empatia.
Se vuoi sentire tenerezza devi essere abituato a "sentire" sotto voce, e questo ti permette di ascoltare l'altro perché metti da parte te stesso.
A questo punto, SE sei dotato di empatia, allora non ascolti solo, ma "senti" l'altro.
Il problema con l'empatia è che bisogna essere molto forti, per esercitarla, o può devastarti (altro che "penetrante"). Anche perché cercare di moderarla non ha senso: non puoi sentire un altro a metà. Le emozioni, i sentimenti, o sono o non sono. Possiamo moderare le nostre reazioni a essi, ma non far finta di non aver sentito.
Ancora grazie per i tuoi scambi.

Commento

Inviato: 09/12/2022, 12:26
da Domenico Gigante
Caro Marino! Sembra che Tenerezza cerchi casa. Sono d'accordo con te sul fatto che, in questo mondo (ma forse era molto peggio nell'Ottocento, quando era molto più romanticamente in voga), vaghi reietta e vituperata. Ne abbiamo invece tanto bisogno. Così come abbiamo necessità di intimità per ritrovare una consonanza in noi e tra di noi. Non mi ha convinto la scelta delle rime baciate, ma l'autore è padrone della sua opera e, quindi, è una cosa che deve convincere soprattutto te. Un abbraccio!

Commento

Inviato: 09/12/2022, 18:11
da Paola Tassinari
Mi è sembrata più una filastrocca che una poesia, senza nulla togliere alla bellezza della rima baciata, l'insistere rende tutto un po' fanciullesco, ci sono poeti che scelgono questo metro, per esempio Roberto Piumini, ma usano in contrapposizione temi per bimbi o creano surrealità

Re: Tenerezza

Inviato: 10/12/2022, 13:18
da Erika Esot
Ciao Domenico,
ti ringrazio per il commento, sempre apprezzato.
Io non credo molto a tempi "ideali": lo diventano a distanza di tempo, ovvero quando i loro aspetti peggiori non ci toccano più.
Ma è vero che, a conoscerla, dovremmo esercitarla idealmente seguendo l'idea che l'800 ce ne ha lasciato.
A presto

Re: Tenerezza

Inviato: 10/12/2022, 16:35
da Erika Esot
Buona sera Paola,
prenderò come un complimento quel "fanciullesco", giacché lo sento pertinente al tema del componimento.
Vorrei ragionare sul tuo commento perché mette in luce alcune storture (io le vedo così) nel comune modo di sentire: " ci sono poeti che scelgono questo metro, per esempio Roberto Piumini, ma usano in contrapposizione temi per bimbi o creano surrealità" scrivi, e io deduco che il tema da me trattato non è per bimbi (ohibò, e perché? E quando dovrebbe apprendere la tenerezza, l'essere umano?) o è surreale (il che sarebbe un complimento o l'effetto di mio figlio Gabriele... 😆).
Io capisco benissimo che esiste un modus in rebus, e non sei certo stata la prima (né sarai l'ultima, forse), a criticare questo componimento per l'idiosincrasia tra forma e tema, ma a me pare che ci stiamo perdendo tutti qualcosa nel tentare di dare una forma persino a qualcosa di così semplice: tenerezza.
E se facciamo così quando ci imbattiamo nella tenerezza, quanto grandi sono i filtri che ci impediscono di vivere con naturalezza, così come sono, emozioni e sentimenti più grandi? Quanto ci perdiamo dell'amore e dell'amicizia?
Ancora grazie per il tuo commento, a presto!

Re: Tenerezza

Inviato: 10/12/2022, 17:35
da Paola Tassinari
Erika Esot ha scritto: 10/12/2022, 16:35 Buona sera Paola,
prenderò come un complimento quel "fanciullesco", giacché lo sento pertinente al tema del componimento.
Vorrei ragionare sul tuo commento perché mette in luce alcune storture (io le vedo così) nel comune modo di sentire: " ci sono poeti che scelgono questo metro, per esempio Roberto Piumini, ma usano in contrapposizione temi per bimbi o creano surrealità" scrivi, e io deduco che il tema da me trattato non è per bimbi (ohibò, e perché? E quando dovrebbe apprendere la tenerezza, l'essere umano?) o è surreale (il che sarebbe un complimento o l'effetto di mio figlio Gabriele… 😆).
Io capisco benissimo che esiste un modus in rebus, e non sei certo stata la prima (né sarai l'ultima, forse), a criticare questo componimento per l'idiosincrasia tra forma e tema, ma a me pare che ci stiamo perdendo tutti qualcosa nel tentare di dare una forma persino a qualcosa di così semplice: tenerezza.
E se facciamo così quando ci imbattiamo nella tenerezza, quanto grandi sono i filtri che ci impediscono di vivere con naturalezza, così come sono, emozioni e sentimenti più grandi? Quanto ci perdiamo dell'amore e dell'amicizia?
Ancora grazie per il tuo commento, a presto!
Cara Erika, ora comprendo tutto, grazie per avermelo ricordato, avevo dimenticato la tenerezza del bambino, il mio è ormai matusa, i bambini sono amore puro e l'amore della madre è infinito… fanciullesco è sempre un grande complimento per me, i bambini, i bambini, sono quello che più c'è di bello

Re: Tenerezza

Inviato: 12/12/2022, 13:16
da Marino Maiorino
Domenico, Paola,

chiedo scusa per la confusione che ho fatto, rispondendo dal profilo di una parente che ho visitato durante il ponte (in Spagna il 6 e l'8 erano festa, quindi mega-ponte).
Ho parlato a Erika di BA (anche lei ha velleità letterarie) e dopo averle illustrato la comunità ho approfittato del suo PC e della sua cortesia per rispondere ai vostri commenti... senza badare che stavo accedendo dal suo profilo appena aperto!!!
Scusate ancora tutti!

Commento

Inviato: 16/12/2022, 20:11
da Roberto Bonfanti
Cantilena e fanciullesco lo abbiamo già detto, io aggiungerei una variazione: fanciullino, quello che sembra tu non abbia dimenticato e spero ti porterai sempre con te.
Ah, la tenerezza, quel sentimento che sembra così demodè di questi tempi… ce ne vorrebbe una bella dose, in quantità tale da poterla spargere dappertutto, sperando nel rifiorire del nostro vecchio mondo ormai arido.
Bella poesia e Buone Feste.

Re: Tenerezza

Inviato: 17/12/2022, 11:29
da Marino Maiorino
Grazie Roberto,
ogni tuo commento è sempre ben accetto.
Per il mio fanciullino... Cerco di tenermelo stretto.
Qui ha trovato diversi compagni di giochi.
Un saluto e buone feste