Vortici
Inviato: 25/04/2023, 10:35
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S’alzava conscio un sospiro
e candidissimo non mutava il cielo,
al dì fuggivan nuvoloni neri,
alla notte è tutto un buio manto
e il lontano trasmetteva ora vicino
un rumore troppo lento che passava
nell’aria morta e in fondo mossa
della sera, e vibrante la brezza
sospirava, e tale io spingevo avanti
un sasso e un’alterata immobilità,
l’ordine cosmico e la profondità di uno spazio.
Spaventato dalla crudeltà del mio agire,
sovversivo, il nulla rivoluzionava
il tutto nel Grande Fragore.
Perso fra i suoi vortici,
misuravo la differenza di potenziale
generata dall’umana sofferente libertà.
Mi doleva dunque d’esser libero
ché non v’è cosa più ardua
di sopportare il peso di un arbitrio
che impone di ordinare il caos.
Eternamente tristi,
condannati a sfuggire titubanti
alle meccaniche celesti.