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Il Capitano

Inviato: 25/09/2023, 14:05
da Athosg
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Urla belluine
echeggian dal Viminale,
è giunta una missiva
che non è elettorale.
Dice: fare attenzione
che può scattar
la procedura d’infrazione.
Rutta e scorreggia
l’uomo barbuto,
perché teme
d’esser fatto cornuto.
“Vengo in Europa”
urla disfatto,
“la faccio a pezzi
son mica un coatto.”

BOOOOOOM
TRALLALLERO
TRALLALLA’

“Partirò da Milano,
io sono il Capitano!
Non sarò mai musulmano,
cristiano nel mio reame
bacio e adoro questo salame.”

Tutto questo,
vade retro,
avveniva tempo addietro.
Mo’,
lo vedete,
è andato al Papeete,
e come un bel giovane ardito
s’è bevuto più d’un mojito.
Ahitè,
calda e tosta
fu la giornata,
impensabile e sorniona
arrivò la tranvata.

Ora è passato quel tempo sinistro
e il nostro Capitano
è ancora ministro.
“Son seduto sul mio trono”
urla su di tono.
“Son seduto sul mio cesso
in attesa del processo.”

O Capitano!
(Mio) Capitano!
Vivido emblema di uno Stato vuoto,
mille stronzate
per uno straccio di voto.
Ascolta il consiglio di un villano,
nel tempo dei condoni
caccia indietro i quarantanove milioni.

Commento

Inviato: 06/12/2023, 19:02
da Alessandro Mazzi
E chi l'ha detto che un componimento poetico deve per forza parlare di emozioni e arrivare dritto al cuore?
Qui si parla di satira politica, riferendosi senza esser troppo espliciti a un noto personaggio italiano.
Al di là delle simpatie politiche, che sono soggettive e dunque indiscutibili, il testo scorre benissimo come una filastrocca costruita in maniera sapiente.
Un bel lavoro simpatico e leggero.