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Questa poesia evoca una sensazione di nostalgia e fascino per un incontro fugace e indelebile. Descrivo un incontro misterioso e ineffabile con una figura femminile, vissuto nell'infanzia ma ancora presente nella memoria con un'aura di incanto e mistero. Viene dipinta un'immagine di bellezza e fascino attraverso l'uso di immagini delicate e suggestive, come la luce chiara negli occhi e il viso vellutato come un fiore appena sbocciato. Una riflessione sulla fugacità delle esperienze e sul loro impatto duraturo sulla nostra percezione e memoria.

Ciao.
Come è già stato scritto, "mi sorprende pensarla" è un bel passaggio ed è quello che, personalmente, preferisco.
Il componimento è scritto in modo molto delicato e in qualche modo musicale.
Mi piace pensare che, siccome l'autore dice che non sa se la figura oggetto del ricordo sia "bella", la "descrizione" finale dell'immagine non sia il ricordo in sé, ma una sorta di proiezione del ricordo (il tentativo di dare una immagine al ricordo).
Saluti.

Emma Faccin ha scritto: ↑09/04/2024, 22:18 Complimenti! È scritta molto bene e mi ha rievocato una serie di ricordi su un incontro simile. "Mi sorprende pensarla" penso sia il verso più incisivo... Quante volte ci capita di ricordare persone che non abbiamo mai più rivisto ma che restano indelebili dentro di noi

Grazie per la valutazione ed il giudizio sul mio componimento Emma. I ricordi a volte sono lo specchio dei sentimenti vissuti che restano incisi nel cuore e nella mente.

Menodizero ha scritto: ↑10/04/2024, 11:41 Ciao.
Come è già stato scritto, "mi sorprende pensarla" è un bel passaggio ed è quello che, personalmente, preferisco.
Il componimento è scritto in modo molto delicato e in qualche modo musicale.
Mi piace pensare che, siccome l'autore dice che non sa se la figura oggetto del ricordo sia "bella", la "descrizione" finale dell'immagine non sia il ricordo in sé, ma una sorta di proiezione del ricordo (il tentativo di dare una immagine al ricordo).
Saluti.

Grazie gentilissimo Autore "menodizero" per le parole espresse sul mio componimento. La sorpresa deriva proprio dal ricordo che ha segnato la nostra mente.

@Terradipoeti
Un incontro sfuggente che colpisce lo sguardo più di quanto accade normalmente e resta nella memoria come in un cassetto… riaprirlo riaccende quel momento remoto.
Dico sfuggente perché c'è quell'indecisione sulla bellezza. Forse una visione?
La struttura però non mi piace, ci sono "a capo" che frammentano troppo la sequenza e non me la fa considerare troppo un poesia ma più una prosa verticalizzata.
Jacopo

Dolce stil novo spostato ai nostri tempi. Decisamente scritta bene, niente da dire, ma, per i miei gusti un pò troppo "dolce". Ho sessant'anni e la donna "angelicata" non la vedo più. Finchè ero più giovane, forse, ma adesso... Forse purtroppo.

E' molto dolce e delicata la tua poesia, il ricordo si fa sfumato anche se insistente, al punto da non sapere neppure se era bella, mi piace la domanda che l'autore si pone " era forse un ricordo remoto dell'infanzia". Insomma la lettura ispira tenerezza, bravo.

Grazie Jacopo per aver avuto il tempo di valutare la mia poesia.

Grazie Laura per le belle parole sul mio componimento.