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Elena

Inviato: 20/07/2024, 5:33
da Globednatura
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Era il 1867, il sole cocente batteva implacabile sul piccolo villaggio di Xocatlan, nascosto tra le pieghe della Sierra Madre messicana. Il villaggio era un luogo dimenticato dal tempo, popolato da anime semplici che vivevano in armonia con la natura.
Case bianche, una corona di monti, una sola strada che saliva tortuosa dalla valle.
In quel villaggio, viveva Elena, una giovane donna famosa per la sua bellezza e la sua gentilezza.
Una notte d'estate, un gruppo di banditi guidati da un uomo crudele e sanguinario soprannominato Malocondor, irruppe nel villaggio seminando il terrore tra gli abitanti. Elena, coraggiosa come sempre, cercò di difendere la sua gente, ma, dopo una strenua lotta, venne catturata e portata via.
Malocondor era ossessionato dalla bellezza di Elena, la voleva a tutti i costi ma la donna resisteva con coraggio e decisione alle sue profferte. Il covo del bandito era un'antica rovina azteca situata sulla cima di una montagna praticamente inaccessibile.
Elena, disperata e impaurita, non riusciva a trovare un modo per fuggire, era disperata non sapeva cosa fare!
Una notte, finalmente, pregò gli dei aztechi chiedendo di essere salvata e la sua supplica fu ascoltata da Xochitl, la dea dei serpenti.
Xochitl concesse a Elena il potere di trasformarsi in una vipera e, in questo modo, la donna, strisciando silenziosamente lungo la rovina per poi scendere a valle, riuscì a tornare al suo villaggio. Gli abitanti la accolsero con grande giubilo, celebrarono il suo ritorno con una grande festa e, per qualche tempo, la vita tornò quella che era prima della vigliacca aggressione di Malocondor.
Purtroppo, però, quella gioia fu di breve durata: furioso per essere stato ingannato e desideroso di vendicarsi, il bandito si recò da un maligno sciamano noto per i suoi poteri chiedendo il suo aiuto.
Quell' uomo diabolico lanciò una maledizione su Elena: ogni volta che si sarebbe trasformata in serpente, avrebbe perso gradualmente la sua umanità.
Così i banditi avrebbero attaccato il villaggio di tanto in tanto in modo tale da fiaccare la resistenza degli abitanti e quella di Elena in particolare.
Così fu e la donna, consapevole della sua progressiva disumanizzazione, decise di utilizzare il suo potere in modo diverso chiedendo consiglio alla Dea che l'aveva salvata.
Xochitl, commossa dal coraggio della donna e preoccupata per il pericolo che la minacciava, la rapì alla Terra e l' accolse nel suo regno, la costellazione della Vipera. Vivendo su quelle stelle, libera e sicura, Elena poteva proteggere il suo villaggio dal nemico!

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Inviato: 25/07/2024, 17:28
da Culture
Una bella favola scritta bene da qualcuno che conosce la mitologia e la cultura messicana.
Oltre a questo, l' astronomia, pochi conoscono la costellazione della Vipera che i messicani conoscono bene .
Voto 5.

Commento

Inviato: 26/07/2024, 3:34
da Yakamoz
In questo racconto esistono tutti gli ingredienti per costruire una bellissima storia fantasy/mitologica, ma tutto poi, sostanzialmente per carenza di trama, si riduce, e non me ne voglia l'autore, in una serie di eventi. Difatti, più che una storia di personaggi, sembra più una storia fatta di eventi.

Suggestivo e poetico il finale, in cui Elena viene trasformata in una costellazione. Per concludere, si tratta di un bel racconto, ma se fosse stato ulteriormente sviluppato, perché meno di 3000 batt. sono davvero poche, magari romanzandolo un po' per colmare quelle piccole lacune che ci sono nella trama e curando altri dettagli della storia in maniera più attenta e approfonda, non sarebbe stato solo bello ma magnifico!

Tante belle cose, Globednatura

Antonio

Voto 4: perché è una "crisalide" di un racconto da cui far uscire una magnifica farfalla: cosa, purtroppo, che per troppa brevità del testo non avviene.

Segnalo un refuso: tra "gruppo di banditi" e "irruppe" c'è una virgola.

Re: Elena

Inviato: 27/07/2024, 10:46
da Culture
Aggiungo questo: come favola, così com'è scritta, sarebbe adattissima a un pubblico di bambini. Meno a uno di ragazzi che amerebbero particolari magari un tantino crudi.
Per un pubblico adulto, io la metterei come la descrizione di un fatto storico mitologizzato in termini magici e magico astronomici.
Scritta in questo modo sarebbe un cammeo!!!

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Inviato: 16/08/2024, 17:50
da Jacopo Serafinelli
@Globednatura
Un po' troppo ristretto e sempliciotto per dirsi racconto, più una storiella… tipo quelle che si trovano sui libretti con le pagine di cartoncino pesante… adatto ai bambini… anche un po' cresciuti! :-)
Credo di interpretare il pensiero di altri se dico: Attendo altro!
Jacopo