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Sogno islandese

Inviato: 26/09/2024, 17:51
da Jacopo Serafinelli
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Mi sembrava di sentire la voce dei 139 875 abitanti di Reykjavik ma non era, era invece il Vento delle Cime, che a quell'ora passava accompagnato dal suo amico di sempre…il Freddo -40. Indivisibili!
Solo raramente uno dei due restava da solo, sulle Cime…a meditare.
Era l'ora della Lunga Sera in cui il Paesaggio si sposava col Cielo ed insieme giocavano ad indossare la seta luminosa delle Aurore, si scambiavano i ruoli capovolgendo il Mondo…ridevano forte!
Era anche l'ora del Silenzio immusonito…perché il Vento delle Cime col suo sibilo gli toglieva un po' del suo ruolo…e che
cavolo!… lo sentivo mugugnare…in silenzio chiaramente! eheheh… quando il Vento se ne stava sulle Cime Lui imperava maestoso!
La Fiamma si accaniva sul Ceppo gelato, appena prelevato dalla legnaia, tentando di scaldarlo ma cosciente che lo avrebbe ridotto in cenere.
L'Amore tra Elementi trasforma nel contatto lo stato primitivo.
Questo pensavo… mentre con le mani raccoglievo il Calore prodotto dai due "amanti", ormai accomunati nel Rosso
consumarsi.
Fuori lo scricchiolio del Ruscello…scricchiolava giuro…dava manforte al Vento delle Cime ad indispettire il Silenzio.
Eccolo…il tremolio delle assi del pavimento, leggero, carezzevole… tenevo apposta i piedi nudi, poggiati, in attesa del massaggio che puntualmente arrivava regalatomi dal Geyser della Valle, brontolone ma prodigo nel permettermi bagni caldi, alla faccia del Freddo -40.
Era gustoso il sapore della þurrkaöir kjöt ammorbidita al vapore, accompagnata dal morbido giallo delle kartöflur…cena da Re… chiusa con un ricamato e gustoso laufabrauö…nonché una sorsata di Brennivin…ma sii…anche due!
Vedevo il riflesso del Fuoco nei cristallini dei miei occhi.
Mi sentivo parte di una Totalità Corporea che non permetteva distinzione tra Fuori e Dentro…ma solo appartenenza ad una misteriosa Unità.
Prendevo Sonno nel Sonno del Mondo. Una sera di mezzo tempo nel Tempo di Mezzo.

Driiinnnn…la realtà mi assale…il Tempo Presente mi assale è un assalto totale che vuole abbattermi…che non vuole il Sogno!

Ho in bocca il sapore della carne secca, del giallo delle patate e…il calore del Brennivin nello stomaco…forse ho lasciato l'uscio socchiuso, -certamente passerà Gáttaþefur*-, debbo tornare a chiuderlo.
Buonanotte.

*(Personaggio delle credenze popolari islandesi) Gáttaþefur ha un naso insolitamente lungo e ipersensibile. Usa questa capacità per individuare il laufabrauð (pane di foglie) e altri deliziosi prodotti da forno appena sfornati. Tuttavia, il pane di foglie è il suo preferito in assoluto.

Commento

Inviato: 02/10/2024, 10:58
da Lodovico
Beh, come dire, proprio un sogno islandese. In fondo è rilassante il caldo deella casa che si oppone ai -40 dell'esterno e il brusco risveglio con la paura del "babau" islandese. (in fondo meglio chiudere l'uscio anche per i -40). Oltra questo però il racconto non ha una vera e propria trama, niente di male, ne esistono. Che invece proprio non mi piace è l'uso indiscriminato dei puntini di sospensione che dovrebbero essere ridotti al minimo (e in ogni caso dopo i tre punti ci vuole sempre lo spazio) e quello delle lettere maiuscole dove non ci vogliono. Ripulito da queste cose non è male. Ciao! :smt006

P.S. il Brennivin lo assaggerei volentieri, mentre il pane di foglie mi ispira poco... :D :D

Re: Sogno islandese

Inviato: 02/10/2024, 14:39
da Jacopo Serafinelli
@Lodovico
… ehhh lo so… a molti non piacciono quei puntini ma è un mio uso da sempre… lo so che non è ortodosso ma a me piace e di virgole ne uso poche… quei tre… sono piccole sospensioni del pensiero che non fanno male a nessuno :-D.
Ma che dici… leggere si legge? … beh allora li mantengo… mi fanno compagnia come le piccole fissazioni!
Grazie della lettura e del voto!
Jacopo