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Mio nonno

Inviato: 14/01/2025, 12:13
da Erika Esot
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Mio nonno voleva scavare un pozzo,
un pozzo per l’acqua, mia madre così dice.
Mio nonno era stato militare
in un Paese che ha vissuto molte guerre.
Le sue mani? No, non erano pulite,
ma poteva scegliere: la sua famiglia,
o quella di un altro.
Perciò mio padre, potendo,
decise di fuggire. Per non dover scegliere
tra la propria famiglia
e quella di un altro.

Mio nonno voleva scavare un pozzo,
un pozzo per il villaggio.
Voleva dare acqua e piangeva
lacrime di sangue,
Né le une, né l’altro si bevono.
Perciò mio padre, potendo,
attraversò il deserto. Tanto,
non perdevamo certo l’acqua!

Perciò non capisco, m’interrogo e non capisco,
in un Paese democratico, avanzato, “occidentale”,
come possa un qualunque militare
non sapere qual è la scelta giusta da fare,
soprattutto se in gioco non c'è
la sua famiglia, ma solo quella di un altro.
Soprattutto se il villaggio non ha bisogno
di un altro pozzo per l’acqua.

Commento

Inviato: 14/01/2025, 17:23
da Terradipoeti
Purtroppo non trovo nulla di poetico in questo racconto; perchè a me così sembra più un racconto che una poesia. Non riesco ad inquadrarla come versi poetici.

Re: Mio nonno

Inviato: 15/01/2025, 7:19
da Erika Esot
Buon giorno, Terradipoeti, e grazie per il commento.
In effetti, più che una poesia, e più che un racconto, è un flusso di pensieri, una considerazione a metà tra il ricordo e la costatazione della realtà.
Come quando uno perde un amore e se ne sente devastata, o come quando al contrario lo trova e vuole cantarlo, o come il testo di una canzone, che tante volte racconta una storia.
Insomma, anche l'Iliade e l'Odissea sono racconti, o la Divina Commedia, eppure sono poemi, perciò non posso che ringraziarti del complimento che mi hai fatto: riempire pochi versi con un racconto andava al di là delle mie aspirazioni.
A presto!