Lobizon

Volgo lo sguardo alla notte antica,
ascolto profezie nere, credenze popolari.
Nascosto, osservo la Bestia:
settimo figlio del settimo fratello.
Muta in forme d'animale e le sue orecchie s'allargano,
i denti divampano nella luce notturna.
Marte lo ascolta grugnire, feroce,
Venere lo assiste.
Al di là del tempo,
il settimo nato caccia nel Limbo
e sfama il suo istinto primordiale
al limitar dell'alba.
L'eterno disordine s'assottiglia,
mi lascia vuoto, senza nome.
Io, settimo figlio,
provo l'orrore di riconoscermi tale.


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