Lobizon Volgo lo sguardo alla notte antica, ascolto profezie nere, credenze popolari. Nascosto, osservo la Bestia: settimo figlio del settimo fratello. Muta in forme d'animale e le sue orecchie s'allargano, i denti divampano nella luce notturna. Marte lo ascolta grugnire, feroce, Venere lo assiste. Al di là del tempo, il settimo nato caccia nel Limbo e sfama il suo istinto primordiale al limitar dell'alba. L'eterno disordine s'assottiglia, mi lascia vuoto, senza nome. Io, settimo figlio, provo l'orrore di riconoscermi tale. |
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