L'Anime del Cavaliere

Milano, Sede di Mediaset anno…
 
 "Capo, è una pazzia, avremo il Moige e tutti i genitori contro." affermò l'onorevole Cicchitto visibilmente preoccupato.
 Dall'altra parte del tavolo Bondi assentì
 "Lei che ne pensa professore?" disse il Cavaliere che non era abituato a essere contraddetto, figuriamoci dai suoi due più fedeli sottoposti.
 "Io posso solo esprimere un parere tecnico, non faccio politica."
 "Quindi è deciso, inizieremo domani."
 "Ma capo…" si oppose ancora Cicchitto.
 "Basta così! Alla fine i sondaggi ci premieranno, non capite? I nostri avversari lavorano per il presente, noi invece ci prepariamo ad affrontare il futuro."
 Il cavaliere guardò il cielo ispirato: "Pensateci: una sola campagna elettorale per i prossimi decenni."
 Bondi applaudì con trasporto. Si commuoveva spesso, soprattutto quando era il Presidente a parlare.
 
 Ore: 14:30
 
 "É pronto professore?" domandò il Cavaliere ansioso.
 "Sì"
 "Allora proceda!"
 Berlusconi era riverso su un lettino da ospedale, indossava una tuta in lattice letteralmente ricoperta di sensori e di fili elettrici. Il professore armeggiò con una tastiera e…
 
 Italia Uno, Ore 14,45, Mazinga
 
 Il Cavaliere si sentiva intorpidito. Scosse il capo con forza cercando di capire dove si trovava: di fronte a lui c'era un assortimento di leve e strani comandi.
 "Dove sono?" domandò sempre più spaesato.
 "É nell'abitacolo di Mazinga, guardi di fronte a lei, deve sconfiggere il mostro alieno." gli disse il professore da un auricolare.
 Dallo schermo il Cavaliere vide una creatura tentacolare dibattersi a poca distanza da lui.
 "Adesso metto il fermo immagine e inserisco il sottotitolo." aggiunse il professore.
 "Non in giapponese idiota!" protestò Berlusconi irato.
 "Sì, mi scusi." E subito gli ideogrammi si trasformarono in un bel verdana grassetto e sotto al mostro campeggiò la dicitura "Piero Fassino."
 "Dov'è la telecamera?" domandò il Cavaliere.
 "Guardi davanti a lei." sussurrò la voce del professore dall'auricolare.
 Berlusconi sorrise, mostrò fiero la palizzata dentaria e disse:
 "Vedete bambini, i comunisti vogliono conquistare il mondo, se vinceranno le elezioni lo trasformeranno in un cratere fumante come Tokio in questo momento. Ma il Bene trionfa sempre e ve lo dimostrerò."
 "Alla sua sinistra, Cavaliere, c'è il comando per i Pugni atomici rotanti!". sussurrò ancora il professore.
 "Pugni atomici rotanti!" invocò Berlusconi spingendo quella leva.
 Ma, al posto dei pugni, ecco due missili partire verso il mostro e colpirlo senza danno.
 "Che diavolo succede? Non volevo lanciare dei missili."
 "Pre… Presidente credo ci sia stato un errore." balbettò il professore.
 La creatura alitò fuoco su alcuni aerei della difesa nazionale nipponica abbattendoli, tra cui anche quello dove si trovava Berlusconi.
 "My Day, My Day!" urlò il Cavaliere. "Portatemi via di qui!"
 
 Italia Uno, Ore 15,15 Ken il Guerriero
 
 "Dove mi trovo adesso? Non sarò mica nel deserto del Sahara." disse il Cavaliere osservando il paesaggio arido e riarso che lo circondava.
 "No, eccellenza, in questo cartone animato l'ambientazione è post atomica e gli oceani sono scomparsi per via delle radiazioni."
 "Ci sono pericoli?"
 "No, non si preoccupi: lei comunque è il protagonista, un invincibile guerriero che combatte con le arti marziali, il suo nome è Kenshiro."
 Davanti a lui, all'improvviso, si stagliò un corteo di motociclisti guidati da un curioso personaggio con una maschera.
 "Chi è quel tanghero?" domandò Berlusconi intimorito.
 "È il suo avversario, un guerriero di Nanto."
 "Come farò a batterlo?" affermò sempre più allarmato il Cavaliere.
 "Lo attacchi con una serie di pugni a ripetizione, grazie al computer aumenterò la sua velocità di esecuzione e le indicherò dove colpire. Per l'arte marziale che pratica è importante toccare i punti giusti."
 Il Cavaliere, assai rinfrancato, si rivolse, quindi, al nuovo venuto, che intanto si era provocatoriamente tolto la maschera.
 "Ehi tu biondino, non sei molto furbo. Quella specie di neo sulla fronte dimostra che sei un immigrato clandestino indiano con i capelli tinti."
 Berlusconi gonfiò i muscoli sino a mostrare il petto sfregiato da sette cicatrici.
 "Bambini, vedete cosa sono state in grado di fare le toghe rosse? Sono stato torturato e perseguitato senza pietà. Ora, però, vi dimostrerò la superiorità della civiltà occidentale " e urlò a squarciagola "Mille mani assassine del premier."
 I colpi risultarono veloci e precisi e infine… "Pugno di Fede!"
 L'avversario del Cavaliere cadde in ginocchio, sconfitto.
 "Vedi" disse Berlusconi "Ho trasformato l'amore per me stesso in Fede, sei irrimediabilmente battuto."
 "Quanti secondi di vita mi restano?"
 "Quanti secondi gli restano?" domandò al professore.
 Ricevuta l'imbeccata disse: "Hai cinque secondi di vita."
 1,2,3,4,5…
 "Porca Miseria!" esclamò il professore.
 "Che succede stavolta?"
 "Questo è il guerriero di Nanto con il cuore a destra, devo calcolare di nuovo i punti di pressione."
 Il computer del professore iniziò a ponzare tranquillo, ma d'improvviso… schermo blu e una scritta "Errore irreversibile di windows"
 "Mi è andato in blocco il computer!"
 "E pensare che con Urbani ho anche difeso Microsoft contro la pirateria informatica" osservò amaramente il Cavaliere."Si muova professore o questo mi fa fuori!"
 "Il guerriero, con rapidi movimenti delle braccia, disegnò una profonda ferita a forma di croce sul petto di Berlusconi.
 "La prego abbia pietà!" scongiurò lui "Vedo che ama le croci, sono cattolico anch'io e faccio la comunione anche se sono divorziato."
 Il guerriero di Nanto rimase impassibile e si preparò a sferrare il colpo finale, ma…
 
 Italia Uno, Ore 15,45 Holly e Benj
 
 Davanti agli occhi dell'incredulo premier c'era ora un enorme prato verde.
 "Ma è un campo da calcio!"
 "È tua Mark!" sentì urlare da un ragazzo mingherlino con i tratti del viso straordinariamente simili a quelli di Bondi.
 "Corra cavaliere!" gli disse il professore "L'importante è correre"
 E lui corse, raggiunse la tre quarti indisturbato, ma a metà campo incontrò i primi difensori avversari.
 "Corra cavaliere, non abbia paura" gli disse ancora il professore.
 E lui lo fece. I poveri giocatori avversari vennero sradicati come erbacce e lui continuò imperterrito ad avanzare e a correre…
 Al diavolo Casini e le tre punte, pensava. Al diavolo Ancelotti e l'albero di Natale. Bastava lui, da solo. Quella era la prova. L'unico che ormai pareva separarlo dalla porta era il numero 10 avversario. Piuttosto belloccio e simile a Rutelli, ma si teneva la gamba in preda al dolore.
 "Corra, ormai è solo!"
 Appena fuori dall'area si fermò e tirò una tremenda bordata.
 "Eccovi servito lo scandalo Unipol."
 Ma il portiere, un lungagnone dal naso aquilino, si distese e deviò la palla con il pugno.
 Ed ecco la sfera aleggiare in alto, nell'area piccola.
 "Mia!" urlò il nostro eroe, ma attorno a lui tutti i difensori parevano essere più alti e Berlusconi dovette farsi largo a gomitate.
 Un fischio fermò l'azione e l'arbitro gli sventolò innanzi un cartellino giallo.
 "Come si permette? Il presidente di Lega è un mio sottoposto e quindi lo è anche il designatore arbitrale!"
 La giacchetta nera, irreprensibile, tirò fuori il rosso e il Cavaliere uscì mogio dal campo.
 "Professore, lei è un incapace, mi porti via!"
 
 "È stato un fallimento e questo solo per colpa sua…"
 "Non sia così duro, ritenteremo domani o nei prossimi giorni…" rispose contrito il professore
 "No, se faremo un tentativo lo faremo stasera!"
 "Ma Presidente!" interloquì Bondi "Siamo fuori dalla fascia protetta"
 "Idiota! I bambini di oggi sono una massa di degenerati e segaioli: chi credi guardi il film di Banfi e la Fenech su Rete 4?"
 "Vuole introdursi in un film porno?" domandò sconvolto Bondi.
 "Non esattamente, stasera mi risulta ci sia…"
 
 Italia Uno, Ore 00,30…
 
 "Bene, eccomi qua, mi pare che la grafica sia molto inferiore al consueto." osservò il premier
 A un certo punto notò in lontananza qualcuno lanciare un oggetto verso di lui, era… era… un treppiede. Non fece in tempo a scansarsi.
 "Hanno ammazzato Kenny!"
 "Brutti bastardi!"

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