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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Originale e bello. Per essere un raccontino così corto, mette ansia e inquietudine. Il lettore è già messo sull'avviso dall'inferno del titolo e inizia la lettura credendosi preparato a quello che lo aspetta. Si rende conto presto che le cento parole sono come dei rintocchi, dei metri che lo separano dalla fine. Legge e non può fermarsi, continua a scivolare lungo le parole come in un conto alla rovescia, vedendo sempre più vicino quel terribile, spietato finale.
Di Selina: Se avessi dovessi usare una sola parola per descrivere quest'opera userei "Originale".
Di fatto non è presente una vera e propria storia, è piuttosto una promessa, una dichiarazione dall'inferno. Leggerla di fatto ti porta all'inesorabile fine che il racconto stesso induce a temere, eppure si continua a leggere; questo è un indicatore evidente di quanto il tutto sia ben strutturato per essere efficace con poche parole. Di Morgana Bart: Inquietante e di forte impatto, il racconto si snoda secondo uno stile sicuro e avvincente. Il finale é inesorabile, il conto alla rovescia tiene incollato il lettore al testo senza possibilità di distrazione.
A mio avviso, un'opera originale e carica di tensione. Perfetta. Di Giuseppe Novellino: Un raccontino horror in cento parole. Mentre le parole si consumano, trascorre il tempo della vicenda, si snodono i fatti verso l'inevitabile, terribile (appunto horror) conclusione. Una simpatica e intelligente costruzione che ha quasi il sapore del metaracconto.
Di Ser Stefano: Molto simpatico. Bella l'idea.
Io avrei fatto una cosa un attimo pi�¹ corposa, tipo mille parole, lasciando intuire la morte del lettore solo verso la fine (tipo colpo di scena). Ma questo, �¨ solo "come la vedo io" e non una osservazione. L'unica critica che posso fare �¨ che�� non sono morto! Di Alessandro Napolitano: Ciao Giacomo, benvenuto!
Questa è una soria particolare. Ha partecipato a un concorso dove il vincitore ha visto "pubblicata" la sua storia su una maglietta. La mia idea è partita da lì. Pe quanto riguarda le intenzione del Principe Aamon, non molto è dato sapere. Sicuro, come hai detto tu, voleva accaparrarsi qualche anima da offrire al suo Signore, oltre non mi spingerei! ;O)) Ciao e alla prossima! Di user deleted: Complimenti davvero un bel racconto!
L'idea delle 100 parole spettacolare! Da quello che ho compreso, questo principe Aamon, il "braccio destro" del diavolo, (Belial mi pare che sia uno dei principali nomi di Satana) vuole condurre il lettore all'inferno per poi scambiarsi di posto con esso. � corretto?. Di Argeta Brozi: Ciao Alessandro, non so come ho fatto, ma sono riuscita ad aprire il testo di qualcuno!!Un applauso per me che sono imbranata Ho letto "cento parole dall'inferno" : mi hai superato, riesci a scrivere testi più brevi dei miei!Bravo : perchè scrivere una storia così breve è davvero un compito arduo. Di per sè la storia non mi ha colpito molto, ma mi ha fatto sorridere. Andrò a leggere il resto, piano piano.
Di Visitatore: Ciao Alessandro
è mia abitudine andare a leggere le "creature" di chi mi commenta. Sia di chi dice bene sia di chi dice male. Ho iniziato da questo raccontino qui. Lo trovo incredibile! E' breve e dice tutto. Dice addirittura qualcosa che va oltre lo scritto. Oltre le poche battute che dura la narrazione. Per quanto mi riguarda non c'è niente da dire. Lo trovo perfetto. Con calma leggerò anche qualche altra tua opera. Ancora complimenti. Snuff Di Bonnie: ..mette ansia Ale :-O (ad effetto... sicuro)
Di Elisabetta Maltese: Non male, Ale! e un terzo posto anche non è male... ben scritto, lapidario e a effetto: bravo! curiosità : bisogna aspettare il gelido torpore della Morte per sapere? spero di no! alla prossima. betta
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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