Di Stefyp: La stagione del Dragone#13

Ci sono un po' di refusi da sistemare che mi fanno pensare ad una mancata rilettura del testo.
"una cera curiosità", forse certa curiosità?
"non ci rimaneva" penso che il ci sia da togliere.
"non e stata certo un film" qui la e va accentata. " E stato un presentimento." idem qui. Anche perche idem.
"Quando mi trovai faccia a faccia con quell'affare, uno di fronte all'altro, ci siamo osservati per qualche minuto con curiosità." qui il tempo verbale è sbagliato.
"Peccato per quell'aborto. Se ho inteso bene quel che volevi dire, questa frase buttata lì mi sembra un po' eccessiva.
Mi fermo qui ma penso che ci sia altro, sicuramente anche la punteggiatura è da rivedere.
Quando il lettore si trova davanti a così tanti errori, la sua attenzione viene distratta e il messaggio che l'autore vuole mandare passa in secondo piano.
Questi errori si potevano evitare con una attenta rilettura. L'impianto della storia di per sè non è male, ma il finale forse meritava qualche frase in più.
Chiedo perdono per essere stata così diretta, ma il Dragone (che ti invito a conoscere e frequentare) lo pretende.

Di Ida Dainese: Un raccontino che comincia in modo divertente. Buffo questo guardarsi in cagnesco tra il professore e l’elettrodomestico, raccontato con ironia e piacevole da leggere. Verso la fine, però, la cosa prende un’altra piega. L’atteggiamento dell’uomo diventa esagerato, non è più qualcosa di buffo, ha superato anche i confini dello strano. Il lettore rimane sorpreso dagli ultimi ragionamenti e l’ultima affermazione gli fa provare un’amara pena. (Da rileggere per sistemare un paio di piccoli refusi.)

Di Isabella Galeotti: Spassosa, simpatica. Non condivido l'impaginazione. Leggere in queste condizioni non stimola affatto la lettura, anzi la si interrompe. Questo però è solo il mio modestissimo punto di vista. Per il resto la storia è molto carina. L'aspirapolvere che invade la vita di un individuo, e la risucchia fino nell'anima e poi nel corpo, non l'avevo mai letta. Mi sono divertita, anche se il finale "ispira molto".