pubblicata il 23/10/2017 - Tempo di lettura: 11 / 17 minuti
Descrizione: Quattro amici, Luca, Marco, Matteo e Giovanni, gradualmente si rendono conto che, in un esatto momento della loro vita, hanno vissuto un fatto inspiegabile che lascerà un segno indelebile nei loro percorsi esistenziali.
incipit: Tirare fuori un ricordo sepolto è sempre una sorpresa: può essere piacevole ma può anche essere doloroso. Dipende da molte cose. Come, ad esempio, il percorso e la distanza. Se la traiettoria è stata discendente o ascendente. È come un'esca appesa a un amo. A un certo punto, non si sa bene quando, come e perché, appare quel piccolo boccone di carne fresca che nasconde al suo interno l'efferato metallo.
pubblicata il 20/10/2017 - Tempo di lettura: meno di 10 minuti
Descrizione: da definire...
incipit: Arlene era pazza ma io a ben vedere, forse, ero anche più pazzo di lei. Facevo sempre quello che mi diceva di fare senza opporre alcuna resistenza.
pubblicata il 14/10/2017 - Tempo di lettura: meno di 1 minuto
Descrizione: da definire...
incipit: Dal profumo che si era sparso per la casa, si capiva che il dolce era riuscito; mele, fichi secchi e la nostrana uva nera erano finiti nell'impasto e avevano reso il dolce una bontà.
pubblicata il 24/03/2018 - Tempo di lettura: 16 / 24 minuti
Descrizione: Santo Domingo, 1988. Guadalupe, estroso adolescente ipovedente, compierà numerosi viaggi interiori alla ricerca della verità sul chupacabra: la sua ossessione è reale o fittizia?
incipit: Le orecchie captano un fruscio, uno scostare di rami, un passo felpato, forse umano. Mi blocco spaventato, tentando di calcolare la distanza tra me e il soggetto. Sarà un poliziotto? Mi avrà già scovato? O si tratta di un animale abitante del parco? Oppure… Con gli occhi della memoria mi figuro la creatura, quella creatura canina, la causa della mia ossessione, degli omicidi, della fuga… Ecco, lo vedo, percepisco la sua presenza!
pubblicata il 17/10/2017 - Tempo di lettura: circa 5 minuti
Descrizione: Racconto distopico scritto nel 2009, concepito quasi come una sorta di "inno alla libertà". Piccolo omaggio a scrittori come Orwell, Huxley, Zamjatin, Gunn, ma, anche, al "Brazil" di Gilliam, cercando, comunque, sempre l'originalità e la sorpresa.
incipit: Il nuovo Governo, in carica da quasi quattordici mesi, aveva proclamato di donare a tutti i suoi cittadini l'eterna felicità.
pubblicata il 13/10/2017 - Tempo di lettura: 18 / 27 minuti
Descrizione: Alessandro Acerbi è un attore emergente che ha un desiderio: possedere l'auto maledetta di James Dean, la "Little Bastard". Per festeggiare la scrittura ad un'importante produzione cinematografica, l'acquista, ignorando la malasorte. Fino all'ultimo.
incipit: Alessandro Acerbi stava appoggiato al solito bancone elegante di un bar di Piazza del Duomo. Aveva ordinato un espresso e non riusciva a distogliere lo sguardo dai volti fuggenti di chi entrava e usciva dal locale. Gente sconosciuta, senza famigliarità acquisita da quell'assidua frequentazione che aveva maturato sin da quando aveva preso una casa nel centro di Milano. Ed erano passati ormai cinque anni, praticamente una vita, visto che ne aveva ventinove. Faceva l'attore, e con successo.
pubblicata il 13/10/2017 - Tempo di lettura: meno di 1 minuto
Descrizione: da definire...
incipit: Disse la piccola Anima all' invidia: " Che cosa posso fare per te? Io non ho nulla da donarti all' infuori di me stessa, se non la Libertà del mio spirito! " Posso mostrarti la mia danza…
pubblicata il 10/10/2017 - Tempo di lettura: circa 5 minuti
Descrizione: Un fuggitivo intrappolato nelle fogne di Vienna cerca disperatamete di sfuggire ai suoi inseguitori.
incipit: Non aspettava altro che uscire da quel maledetto tunnel per darsi una ripulita ai mocassini. I suoi piedi si stavano impregnando dello schifo immondo che scorreva nella fogna e il disgusto che provava nell'esalare i tanfi che emanavano quegli orridi rii lo fece vomitare almeno un paio di volte. Estrasse la pochette dal taschino della giacca che aveva comprato appositamente per quel matrimonio e se la porse alla bocca per cercare di respirare. Non gli sembrava possibile. Come cazzo era possibile.
pubblicata il 10/10/2017 - Tempo di lettura: meno di 5 minuti
Descrizione: Il concetto della vita senza fine, in sé significa poco; dipende intanto da che vita sia.
incipit: Dopo infiniti tentennamenti, decido adesso di scrivere queste righe, nonostante l'immensa fatica che ormai mi costa vergare ogni singola parola o anche, semplicemente, pensarla. La mente svanisce, ottenebrata dall'età spaventosa; presto di certo si spegnerà del tutto. Io sono invulnerabile e, lo temo con ogni fibra della inviolabile carcassa, anche immortale. Nel qual caso, il destino si prospetta orrido: mi ridurrò a un cadavere vivente, incapace di ragionare e di perire.
pubblicata il 06/11/2017 - Tempo di lettura: meno di 5 minuti
Descrizione: Carl e John sono uniti da un profondo legame, spesso si capiscono al volo e hanno sempre da imparare l'uno dall'altro. Anche questa volta una notte insonne di John è il punto di partenza per una profonda riflessione tra i due amici.
incipit: Non riusciva a capire perché stesse guardando fuori dalla finestra da circa mezz'ora, seduto su una sedia di vimini e con le braccia conserte. Ma quando ci pensò davvero su si accorse della luce della lampada che tremolava nell'appartamento di fronte. Era forse quello che lo aveva colpito.
pubblicata il 09/10/2017 - Tempo di lettura: meno di 5 minuti
Descrizione: Un uomo vaga per le strade di New York covando il suo desiderio di vendetta.
incipit: Ratz. Le linee della cattedrale si stagliavano verso il cielo come se fossero strade provinciali che si perdono nell'oscurità della campagna mentre si defilano dal centro abitato. In giro quasi nessuno, solo in lontananza l'arpeggio blues dell'ennesima vittima delle ultime politiche sul lavoro stemperava il crepitio della pioggia che cadeva copiosa.
pubblicata il 09/10/2017 - Tempo di lettura: meno di 1 minuto
Descrizione: da definire...
incipit: Quella notte c'era un vento gelido che arrivava dal mare e investiva Venezia con un'irruenza inconsueta. Le onde sbattevano violente contro le mura dei palazzi nel canal Grande quasi volessero distruggerli, inghiottirli, farli sparire. La pioggia cominciò a battere nei tetti e nelle strette calli di quella meravigliosa città.
pubblicata il 07/10/2017 - Tempo di lettura: circa 1 minuto
Descrizione: da definire...
incipit: L'attenzione si era spostata, ora la priorità era di trovare Teresa; la piccolina non si trovava. Si era mobilitato perfino il burbero nonno. La trovarono rannicchiata sotto il letto dei genitori, si premeva forte le mani sulle orecchie e tirarla fuori da lì non fu facile, era spaventata e molto.
pubblicata il 06/10/2017 - Tempo di lettura: circa 5 minuti
Descrizione: In una lettera indirizzata all'ufficio anagrafico del proprio comune di residenza un ignoto signore rivolge alle autorità competenti una singolarissima richiesta: dare un nome, o un titolo che ne attesti l'esistenza, a un proprio dente.
incipit: Le cose vanno in un certo modo e a volte nessuno sa spiegare il perché. Una minuzia, grande come un dentino da latte, può crescere e diventare una cosa così grande da farci perdere il lume della ragione. Ci sono cose che dice la gente e poi ci sono cose che accadono e che la gente non capisce. Anche se qualcuno mi prenderà per pazzo, ho diciso di rendere la cosa pubblica. Accada quel che accada, costi quel che costi. E se lo faccio, è anche perché prima o poi qualcuno lo sarebbe venuto a sapere.
pubblicata il 03/10/2017 - Tempo di lettura: meno di 5 minuti
Descrizione: Come afferma il detto trito e ritrito: "Ogni bel gioco dura poco".
incipit: Era una sera primaverile o autunnale, e un mattino parimenti primaverile o autunnale, a seconda dal lato da cui si voglia guardare la storia. Ma noi qui ci focalizzeremo in particolare sulla sera primaverile, perché la gran parte della gente che causò quanto accadde, ammirava appunto in un dì d'aprile il più bel tramonto che mai avesse avuto sotto lo sguardo.
pubblicata il 02/10/2017 - Tempo di lettura: circa 5 minuti
Descrizione: da definire...
incipit: - E adesso comprendo cosa vuol dire essere stanco di lavorare, ha detto il ragazzo assunto appena da qualche giorno. - A proposito, ha aggiunto, quando è il giorno di paga? E le ferie, quando è che andiamo in ferie? Noi vecchi ci siamo messi a ridere.
pubblicata il 30/09/2017 - Tempo di lettura: circa 5 minuti
Descrizione: Una piccola magica favola classica dagli eterni risvolti morali. Più o meno…
incipit: C'era una volta uno scorpione che voleva disperatamente oltrepassare un fiume Però, non sapendo nuotare, chiese un passaggio sul dorso di una placida tartaruga che aveva appena incontrato per caso sul limitare del fiume. - Io potrei anche trasportarti, caro scorpione, però se tu mi pungessi con il tuo pungiglione mi avveleneresti. Ed io affogherei - disse la tartaruga.
pubblicata il 30/09/2017 - Tempo di lettura: meno di 1 minuto
Descrizione: da definire...
incipit: C'era davvero una gran polvere, per non parlare poi del rumore, Teresa doveva gridare per richiamare l'attenzione: aveva portato da bere e tutti le furono grati, la polvere scendeva e seccava la gola.
pubblicata il 30/09/2017 - Tempo di lettura: meno di 1 minuto
Descrizione: da definire...
incipit: Milano, 26 aprile 1926. Teatro alla Scala, première della Turandot di Giacomo Puccini. Dirige il Maestro Arturo Toscanini. A metà del terzo atto, dopo il verso "Dormi, oblia, Liù, poesia!" il gande direttore arresta la rappresentazione. L'intera sala precipita in un silenzio tombale. Fermo in una posa statuaria, Toscanini avverte il pubblico che la rappresentazione terminava perché a quel punto il Maestro Puccini era morto. Gli applausi quella sera sembravano non avere mai fine.
pubblicata il 26/09/2017 - Tempo di lettura: 26 / 39 minuti
Descrizione: In una domenica pomeriggio di un febbraio già primaverile, si snoda il filo invisibile che cuce due esistenze in apparenza diametrali, svelando punti di contatto. C'è qualcosa che unisce i protagonisti: li avvicina, li intreccia, li confonde…
incipit: Febbraio pareva aver scaricato le munizioni e aveva consentito alla primavera in crescendo di aprirsi una breccia nel muro del gelo. Nel paesaggio in scala di grigio, gli alberi, perlopiù ancora spogli, erano cesellati dalle folate salmastre e acerbe che annunciavano l'imminenza delle fioriture.
pubblicata il 26/09/2017 - Tempo di lettura: 13 / 20 minuti
Descrizione: Una giornata di vacanza si trasforma in un'esperienza totalizzante. Una giornata che Giobbe non dimenticherà mai e gli farà capire il mistero della vita.
incipit: L’assoluzione La pioggia caduta nella notte aveva spazzato via l'ultimo tepore autunnale. Giobbe si svegliò infreddolito, osservando il perimetro della stanza da letto come fosse la prima volta. Dopo qualche minuto, il campanello della porta d'ingresso emise alcuni stanchi latrati. Si alzò, e a piedi nudi si avvicinò all'occhiello che dava sul pianerottolo, senza far rumore. Dall'altra parte della porta, un tipo pelato con la camicia bianca.
pubblicata il 25/09/2017 - Tempo di lettura: 8 / 13 minuti
Descrizione: La bestia guarda inebetita e sola.
incipit: – Tu, tu e la tua solita arroganza! L'uomo più coraggioso al mondo, saresti, a sentire te. Quello che non ha paura di nulla; mentre io… Ma, diavolo, diavolo se in certe occasioni, invece ti lasci sopraffare dal terrore e ti metti persino a piagnucolare – Io mi metto? Io mi metterei? Cosa stai dicendo? Quando mai tu mi avresti visto piagnucolare, eh? Quando?
pubblicata il 25/09/2017 - Tempo di lettura: meno di 5 minuti
Descrizione: Protagonista di questo racconto breve è uno dei più eccentrici e geniali televenditori, che ricorre a tutte le risorse della sua creativa retorica e della fantasia per vendere "misteriose" palline da ping pong.
incipit: Signore e signori, vi prego, solo un minuto di attenzione. Prestate ascolto a quanto ho da raccontarvi, perché solo alla fine capirete quanto è importante quello che sto per dirvi. Un sorriso smagliante, senza nessuna ombra. È una cosa fondamentale. Tutti i manuali per avere successo lo consigliano. Per ottenere il miglior risultato ci vuole una pelle perfettamente liscia. La chirurgia ordinaria non basta più dopo una certa età. Prima di tutto occorre svuotare la testa da pensieri inutili.
pubblicata il 22/09/2017 - Tempo di lettura: 9 / 14 minuti
Descrizione: da definire...
incipit: Alle nove e dieci di mattina di un giorno qualunque l'ispettore Silvestri attraversò il magnifico giardino all'italiana di palazzo Conti, senza che le rigogliose essenze che sfilavano ai suoi lati riuscissero a destare un po' della sua attenzione. Raggiunse il primo piano salendo scalini di marmo consumati dai passi di altri che prima di lui per secoli l'avevano preceduto senza riuscire a distaccare lo sguardo dallo splendore architettonico di cui erano circondati.
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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