Gara 64 - Commenti e votazioni

[David Cintolesi]

Eccomi.

GIOVANI E BELLISSIMI
A parte le ripetizioni, il racconto scorre bene. L'idea è carina. Una donna che ricorda, rimpiange, l'amore della sua vita non corrisposto e poco vissuto di quando lei e lui erano giovani e bellissimi.
VOTO: 4,5

ESSERE LA SIGNORA SANDERS
Mi è piaciuta l'idea di far "toccare" e di sentire più che di leggere. Secondo me ci sono troppe descrizioni però in generale la storia è scritta bene anche se non è il mio genere.
Una donna con la D maiuscola che si prende cura della casa del vicino ammalato di cancro e che dimostra una sensibilità maggiore rispetto a quel cane di marito con cui è sposata. Piacevole la scena finale quando pensa al signor Sanders piuttosto che al suo "sgorbio".
VOTO: 4

QUANDO E' NATO PIERO
Non mi è piaciuto. Una storia fritta e rifritta sulla gelosia tra fratelli che ho letto e riletto e sentito e risentito mille volte, anche se alcune parti non sono da buttare.
VOTO: 2

VESTITO ROSSO E NIENTE SCARPE
Concordo con chi ha scritto che meriterebbe un approfondimento più lungo. In 20-30 pagine potrebbe venir fuori una bella storia, ma così sono sincero mi sono perso perché i punti di vista cambiano senza avviso e ho dovuto rileggere per capire chi raccontasse. Per il resto buono anche per l'uso delle immagini.
VOTO: 4

MEDITAZIONI
"Mi chiamo Mirko ma questo ovviamente lo sapete già dato che non essendo un personaggio famoso, le mie considerazioni sono rivolte ai pochi che mi conoscono".
Questo cosa significa? Se a parlare è il narratore, chi legge va da sé che non può sapere chi sia Mirko quindi ce lo devi spiegare, e dopo non è spiegato molto bene.
La storia non mi piace, non so come mai ma anche questa è terribilmente triste e banale. Questa ovviamente è la mia opinione.
VOTO: 2

FINCHE' MORTE NON CI SEPARI
Come sopra.
VOTO: 3,5 perché scritto un po' meglio.

NOTTE PRIMA DELLA PUFFA
Scusami ma illeggibile. Concordo con chi ha scritto "da diario scolastico".
VOTO: 2

AMORE MALATO
Troppi dettagli, troppe informazioni che sarebbe stato meglio farle vedere più che raccontare. "Show don't tell".
In generale però un buon racconto ben scritto e ben sviluppato, carini i personaggi.
VOTO: 4,5

@more 2.0
Ben scritto, originale, suggestivo. Lodevole la citazione di Munch.
VOTO: 5

GIOVEDI' POMERIGGIO
Racconto molto triste e nostalgico, proprio come gli amori che finiscono e non tornano più. Buono stile.
VOTO: 4,5

FUORI SINCRONO
Evocativo e ben scritto anche se triste come molti altri.
VOTO: 4,5

L'ABITO NON FA
Mi è piaciuto tutto, finalmente qualcosa di allegro e di "proibito". Bravo.
VOTO: 5

SYNTETIC LOVE (Sexy Samantha)
Ottimo. Un racconto visionario che colpisce e stupisce. Chapeau!
VOTO: 5

LASCIA CHE IO VADA
Finalmente una storia interessante e toccante dall'inizio alla fine. L'amore, la guerra, ma che ne parliamo a fare? Complimenti Ida.
VOTO: 5

Scusate per la brevità. Haha!

[Angelo Manarola]

Eccomi.



MEDITAZIONI
"Mi chiamo Mirko ma questo ovviamente lo sapete già dato che non essendo un personaggio famoso, le mie considerazioni sono rivolte ai pochi che mi conoscono".
Questo cosa significa? Se a parlare è il narratore, chi legge va da sé che non può sapere chi sia Mirko quindi ce lo devi spiegare...

a parlare è il narratore?
Io no capire.
Non è che, forse, intendevi scrivere -a parlare è il protagonista (o coprotagonista in questo caso)- ?

Il racconto è formato da tre-discorsi diretti-tre (due da parte del lui ed il centrale dalla lei); mi pareva superfluo mettere le virgolette del discorso diretto.

Perciò, tornando alle tue osservazioni, se a parlare è il protagonista che si sta rivolgendo a persone che già lo conoscono...che senso ha che "lui" si presenti?
E anche se lo facesse...che importanza avrebbe sapere (ai fini di questa particolare storia) come caspita è fatto fisicamente, dove abita o se è un ex postino, un ex funzionario di banca, un ex astronauta o un ex scegli/un/po'/tu/quel/che/preferisci?

P.S. Tuo giudizio su "Quando è nato Piero":

Sicuro si dica storia fritta e rifritta e non TRITA E RITRITA?
Mah.

[David Cintolesi]

A Firenze sì.

[Patrizia Chini]

Sono arrivata un po’ con il fiatone ma eccomi qui, “fritta e rifritta”, ho i commenti!
Ringrazio tutti: chi mi ha elogiato, chi mi ha consigliato e chi mi ha rimproverato.
Siamo qui per imparare.

1)_ Giovani e bellissimi da MirtalaStrega
Amore e morte. Confessioni e riconciliazioni. Piaciuto.
Voto: 4,5


2)_ Essere la signora Sanders di Angela Catalini
Eccellente. Commovente. Originale … Altro? Ottimo
Voto: 5


4)- Vestito rosso e niente scarpe di Mastronxo
Una prima parte che colpisce per lo stile di classe superiore e per immagini e suoni inseriti con la sensibilità e la maestria più di un poeta che di un narratore (!l’umidità ancora sonnecchia al suolo, o appesa ai muri e alle finestre” oppure “fruscii di cartacce sospinte tra i vicoli e lievi gocciolii di vecchie tubature”. In quella stessa prima parte dove “tra le vie deserte di una qualunque cittadina di periferia” non mi convince perchè mi risulta il contrario: ci sono le “periferie cittadine” e non le “cittadine di periferia”. La seconda parte non è proprio il genere di narrativa che amo leggere per questo mi lascia indifferente. Il testo è molto lungo… rispetta il numero dei caratteri consentito?
Voto: 4


5)-Meditazioni diAngelo Manarola
Entrambi malati, vicini all’ultimo traguardo, senza né la forza né la capacità di parlare riescono a comunicare anche solo sfiorandosi.
Intenso e delicato.
Voto: 4


6)_ Finchè morte non ci separi di Daniele Missiroli
Una storia moderna su un tema difficile e delicato di cui si sta discutendo molto e che divide l’opinione pubblica.La prima parte mi ha annoiato, un po’:troppo scontata, molto descrittiva e con pochi dialoghi, Il finale è struggente e mi ha emozionato.
Voto:4,5


7)_ Notte prima della Puffa di Manuel Crispo
Simpatico, giovanile… forse un po’ troppo puffato, tutti quei puffati ogni tanto mi si ingarbugliavano. Tanta pazienza da parte di chi legge credo sia meno, però, di quella che ha dovuto usare chi ha puffato il testo.
Voto:3,5


_Amore Malato di Fabrizio Bonati
Interessante declinazione dell’amore, anche se in un contesto di malattia mentale. Suscita curiosità e cattura l’attenzione del lettore fino all’epilogo… cruento.
Voto :4,5


9)_@more 2.0 di Skila74
Amore virtuale? Forse. Comunque scorrevole.
Voto:4

10)_Giovedì pomeriggio di Enrico Gallerati
Un amore finisce e un altro è incominciato senza che il protagonista se ne sia reso conto. Questa è la mia personale interpretazione di un racconto il cui finale non definito lascia insoddisfatti come chi, dopo pranzo, ha ancora fame. Comprendo, però, che una delle prerogative di uno scrittore sia quella di stimolare la riflessione, accendere degli input che, attraverso il ragionamento, scavino sotto il ristagno dell’apparenza cercando verità nascoste.
Voto: 4,5

11)_ Anna di carlocelenza
Immagini vivide in una trama ben congegnata, è un ottimo racconto. Una scenografia perfetta adatta per un film.
Voto: 5

12)_ Fuori sincrono di Alberto Tivoli
La storia di un rapporto breve in una coppia tra un uomo, molto più grande, e una giovane donna. Storia che, destinata a essere chiusa, lascia nell’uomo la nostalgia di sensazioni fresche, nella donna la necessità di sapere il perché, per avere una verità a cui aggrapparsi e rassegnarsi. Il pregio del racconto è nell’analisi psicologica dei protagonisti.
Voto: 5


13)- L’abito non fa di Ser Stefano
Potrebbe sembrare solo una storia di sesso e invece “forse” non lo è. Secondo me Lisa, la protagonista, ama ancora il marito ma quest’ultimo è lontano da lei anni luce. Per questo motivo lei cerca consolazione e si butta anima e “corpo” in una relazione con un prete… pronto semplicemente a soddisfarla o forse ad amarla veramente? Ogni risposta può essere quella giusta, un’interpretazione diversa . Comunque sia è un racconto dal finale a sorpresa che piace.
Voto:4,5


14)- Syntetic Love di Lodovico
Bella storia di un uomo inadeguato come definisce lui stesso quella sensazione che caratterizza il suo rapporto con le donne “inadeguatezza” Risolve il suo bisogno di sesso con una bambola gonfiabile acquistata online da Amazon. La sua mente, assediatata da allucinazioni visive e uditive fin dall’infanzia, tratta la bambola come fosse una donna vera; la sottomette come una schiava. Finale a sorpresa che lascia spunti di riflessione “Vedremo robot che amano o odiano e uomini che tratteranno sempre le donne come oggetti Mi piace pensare che sia lui, completamente fuori di testa, a bucare la nambola.
Voto: 5


15)- Prendiamoci una pausa di David Cintolesi
Un rapporto matrinoniale deteriorato da anni di bugie e incomprensioni. Una carrellata di spiegazioni e interpretazioni della famosa “prendiamoci una pausa”
Finale con suicidio ma che, riportando tra i massimi valori l’amore per i figli e il rispetto per i genitori, si trasforma in lieto fine… (mi sembra poco credibile il suicidio che poi in effetti non si realizza)
Voto: 3,5


16)- Lascia che io vada di Ida Dainese
Bellissimo. Si legge con grande attenzione fino alle ultime battute di cui è gradita anche la facile previsione. Uno spaccato sulla crudezza della guerra fa da sfondo e dà risalto all' episodio tenero e struggente del bambino salvato e per la prontezza di spirito e per l"empatia nata tra le due donne protagoniste del racconto.

Voto: 5


17)- Moondance di Giorgio Leone
(non ho fatto in tempo a leggerlo)

[Mastronxo]

ci sono le “periferie cittadine” e non le “cittadine di periferia”.

Cribbio... sai che non me n'ero accorto?

rispetta il numero dei caratteri consentito?

Caratteri NO
Parole SI'

Grazie!

[Patrizia Chini]

OK grazie a te!!

[Fabrizio Bonati]

No Fabrizio. Del resto per l'organizzatore è facoltativo e di chiacchiere, sebbene quasi sempre simpaticamente, in questa gara se ne sono fatte già troppe

si, si, ricordo che è facoltativo. Capisco e apprezzo il tuo punto di vista, la mia era pura e semplice curiosità da suocera...

[Mastronxo]

GARA 64 – Commenti


Il dramma associato all’amore ha fatto furore in questa Gara, escluse alcune eccezioni.
Il mio racconto è oggettivamente difettoso, me ne rendo conto, ma dopo svariati anni che non scrivo seriamente è concepibile. Fatemi ricominciare con qualcosa di leggero suvvia.

Precisazione iniziale: i voti li do dopo, così imparate a cercare il numerino prima di ogni altra cosa. Ahahah!
Precisazione iniziale 2.0: sono stitico. 5 lo do a un racconto per cui pagherei; 1 a un racconto talmente tremendo che pagherei anche per quello, il racconto più sputacchioso della terra ma che proprio per questo è assolutamente da leggere; 2,5 un racconto nella norma. Ho cercato l’oggettività più bieca, lasciando fuori i gusti personali.
Il tutto con un “secondo me” all’inizio di ogni frase.

MIRTALASTREGA - GIOVANI E BELLISSIMI
Solido, sicuro, ricco, sia lo stile sia il racconto. Se mi si obbligasse a scegliere solamente una parola per riassumerlo, lo definirei “saggio”. Il personaggio principale ha una buona forza, decisamente è il plus del racconto, mentre gli altri sono solamente di contesto: può funzionare per gli spettatori e anche per l’amica, attenzione però a non raffigurare lui come un semplice manichino imbambolato, va bene che è morente ma un minimo di spessore deve averlo. Minimo, se no sbilanci l’architettura che è ben strutturata. Atmosfera inesistente, basterebbero due mezze frasi per contestualizzare meglio (odori, suoni, luci).
Nucleo narrativo povero, troppe storie simili.
Aspetti positivi: stile e personaggio
Aspetti negativi: ambiente e nucleo narrativo
Errori evidenti: no. Userei eco al femminile, ma non mi risulta sia un errore al maschile.

ANGELA CATALINI - ESSERE LA SIGNORA SANDERS
Tutta la prima parte mi ha un po’ annoiato, non ci ho trovato sentimento, il racconto è statico, c’è quasi un ristagno nelle descrizioni. Queste ultime ci sono, l’ambiente è ben contestualizzato, ma anche qui poca atmosfera, guardo la protagonista da fuori e non sento cosa prova.
Nelle ultime tre righe il racconto impenna all’improvviso, finalmente esce fuori qualcosa che prima mancava, è una nota positiva che però rende il racconto poco omogeneo, un retrogusto buonissimo dopo una lunga masticazione un poco insipida. Sono stupito.
Aspetti positivi: stile e cura, conclusione
Aspetti negativi: trama e marito (non perché sia oggettivamente una persona ignobile, ma perché è presentato come persona ignobile e poi scompare nel nulla)
Errori evidenti: qualche congiuntivo. Un guizzo di stile da conversazione che sconfina nel bruttino (“cert’occhi”). “Ho questa cosa di voler toccare le cose”, ripetizione non piacevole.

PATRIZIA CHINI - QUANDO È NATO PIERO
L’ho letto la prima volta un po’ di tempo fa. Al momento di riprenderlo, leggo il titolo, guardo la foto, e non ricordo il contenuto. Manca di mordente e non succede nulla o, forse, succede troppo… Alla domanda “perché l’autrice mi racconta questa storia? E perché dovrei leggerla rispetto a tante altre?”, non trovo risposta. Scritto bene, senza errori, ma non ha sapore. Sembra che l’autrice sia abituata a scrivere in uno spazio più ampio. L’Alfa Romeo sarebbe un bel caposaldo, da sfruttare.
Aspetti positivi: cura del racconto, il fratellino
Aspetti negativi: trama, ambiente, tanta narrazione e poca azione (in un 1000 parole l’azione è fondamentale per salire di livello)
Errori evidenti: un refuso alla fine, ma chi se ne frega.

ANGELO MANAROLA – MEDITAZIONI
Anche questo mi è stato difficile ricordarlo nel tempo, e di solito leggo piano e con attenzione. Malinconico, una finestra sul presente. Il fatto che non sia contestualizzato, in questo caso, è un pregio; tuttavia non capisco proprio dove si trovino: un letto di ospedale? In casa loro? In un ospizio? Almeno questo fammelo sapere.
Lo switch di punti di vista mi risulta inoltre sbilanciato. Forse troppa fretta.
Aspetti positivi: l’atmosfera
Aspetti negativi: trama, ambiente, nucleo narrativo e incipit. In un racconto così breve questo ha la sua influenza.
Errori evidenti: punteggiatura. Troppi “ma” sparsi in giro, non sono errori, MA puoi fare a meno della metà di essi.

DANIELE MISSIROLI – FINCHÉ MORTE NON CI SEPARI
Qui la trama è più evidente che in altri racconti, i dialoghi sono ben calibrati senza scadere nelle buie trame dell’infodump. Parti da una tematica ben precisa e ci costruisci intorno la storia.
Prototipi tecnologici del genere descritto mi risulta esistano veramente, tuttavia sembra tutto troppo facile da ottenere. Va bene avere amici ingegneri, ma questo tipo deve avere un grande potere per scomodare certe autorità scientifiche: non si tratta del progettista sotto casa. Ma dal racconto non risulta essere un magnate né avere un qualche ruolo preponderante nella comunità scientifica.
Non capisco inoltre come potrebbero le autorità credere all’ex studente senza alcuna prova, e di contro perché l’abbiano accusato di averla uccisa. Non capisco inoltre come sia possibile che non risulti dagli atti processuali (“questo non risulta dagli atti processuali”) e, in effetti, COSA non risulti dagli atti processuali. Che a un certo punto fosse diventata invalida, dopo i 30 anni? Impossibile che non sia stata esaminata tutta la storia clinica di questa donna, se ci si spinge in direzione della pena di morte. A meno che tu non trasformi il nome del protagonista in Chan e quello della moglie in Yuan, allora ci siamo.
Battute a parte, racconto che si segue bene, ma che in base alle mie conoscenze (poche, lo ammetto) deve essere posto su una base realistica più solida.
Aspetti positivi: c’è una storia, i dialoghi
Aspetti negativi: trama un po’ traballante e ambientazione.
Errori evidenti: non mi risultano.

MANUEL CRISPO – NOTTE PRIMA DELLA PUFFA
Ecco un racconto finalmente originale, mi son stufato di tutti ‘sti drammi esistenziali. Troppi termini “puffosi” messi uno dopo l’altro mi fanno perdere il senso di alcune frasi, che a questo punto non hanno senso di essere messe: non fanno ridere e mi fan sentire scemo (… come puffi di puffo su una puffa appena puffata, che cacchio vuol dire?). Da approfondire un po’ il contesto del Tirannia.
Aspetti positivi: originale, la banalità apparente nasconde una certa maturità e ironizza con alcune citazioni su altre opere (se così vogliamo chiamarle) più banali, incipit magistrale e momenti esilaranti. Difficile creare atmosfera in un racconto simile, eppur ci riesci. Gud.
Aspetti negativi: il titolo (che vuol dire puffa? F…a? Prima di che?), molte incomprensioni, troppo “puffare”
Errori evidenti: non mi risultano.

FABRIZIO BONATI - AMORE MALATO
Inizio buono, sembra scritto da una donna. Stile forte, buona struttura. Crolla quando lei si rivela essere una pazza che ha ammazzato il fidanzato: vuoi stupire all’improvviso e ci riesci, ma il risultato, più che un aumento di tensione, è una caduta in credibilità, come in quei gialli che, invece di tenerti incollato per sapere come vada a finire, ti fanno a un certo punto esclamare “ma per favore!”. Credo (e dico credo) sia dovuto al fatto che la protagonista sia anche narratore. Sembra che tu, per sorprendere, nascondi il tuo personaggio anche a se stesso. Non riesco a spiegarmi meglio. Fosse stato scritto da un narratore esterno sarebbe stato diverso, ma così il mio inconscio non lo accetta. Apprezzo il fatto che non sia la solita storia di lei/lui che tradisce lui/lei e si ammazza, ma è la solita storia di lei/lui che ammazza lui/lei e poi si ammazza.
Aspetti positivi: stile, ambientazione, personaggio (fino a metà racconto). Poi il personaggio si appiattisce.
Aspetti negativi: personaggio (dalla seconda parte) e nucleo narrativo
Errori: verbo “da” senza accento, “non mi osavo”.

SKYLA74 - @MORE 2.0
Questo è fantastico, pieno di citazioni, di cose interessanti, di collegamenti. Prima lettura: voto 2, ci ho capito ‘na mazza. Seconda lettura: aspetta, ho capito qualcosa. Mi informo un po’ sui quadri, le citazioni, il gatto e il resto. Sospendiamo il giudizio. Terza lettura (l’unico che ho avuto bisogno di leggere ancora una volta): troppo difficile da commentare in poche righe e poco tempo. Mi spiace dargli un voto spannometrico. C’è arte, scienza, psicologia, una trama (ma bisogna proprio cercarla con la lanterna e il raschietto eh), e un’idea. Atmosfera e ambiente? Inesistenti. Non si può avere tutto, ma fa parte di un racconto. Il personaggio? Forse troppo simile al narratore. Lui è forse addirittura più caratterizzato di lei: lei alla fine è un’idea, per l’appunto. Ed è l’idea di base del tuo racconto.
Miii se mi fai sudare il cervello.
Aspetti positivi: idea innovativa e quanto riportato sopra.
Aspetti negativi: di nicchia, non adatto a una Gara di molti racconti, dove si va a perdere nella nebulosa dei “devo commentare 16 racconti non ho tempo di capirlo, devo andare al lavoro fare la spesa vedere gli amici allenarmi ecc”. Un po’ slegato, il lettore deve davvero fare un bello sforzo interpretativo.
Errori: non mi risultano.

ENRICO GALLERATI – GIOVEDÌ POMERIGGIO
Le descrizioni dei sentimenti e delle situazioni sono buone, curate e ricercate. Nucleo narrativo che sfiora il cliché, il racconto seppur fluido non è sopra la media né sotto: nella norma. Ho bisogno di un motivo per leggere, rischio di ripetermi, e un buono stile è solo uno dei capisaldi di un racconto. A volte ci sono dei maestri di stile cui basta solo questo, ma noi dobbiamo padroneggiare tutto nella scrittura per riuscire a rendere quel che abbiamo da dire memorabile.
Aspetti positivi: stile
Aspetti negativi: trama, ambientazione, stereotipi
Errori: tempi verbali, “la casa mancante di lei” è brutto, “per una donna di cui non ne conoscevo neppure il nome” è un brutto errore.

CARLOCELENZA – ANNA
LETTO. MI AVVALGO DELLA FACOLTÀ DI RINVIARE IL COMMENTO PER POTER PARTECIPARE IN TEMPO UTILE.

ALBERTO TIVOLI - FUORI SINCRONO
Dimostrazione di fluidità stilistica e capacità di scrittura magistrale. Buona gestione del ritmo, delle pause, descrizioni spesso poetiche, creazione di una ambientazione cinematografica. Non detto ben gestito, fai parlare i personaggi invece di spiattellarmi le cose in faccia: bene. Personaggi appaiono buoni, ma a un’analisi più attenta non è proprio così: lei è passiva, piange, piange, piange; lui è il maestrone di vita che usa un linguaggio enciclopedico, veramente troppo ricercato; da uomo maturo lo trasformi in un artefatto santone che ha trovato l’illuminazione.
Nucleo narrativo un po’ scarno.
Aspetti positivi: quanto sopra.
Aspetti negativi: trama, personaggi.
Errori: non mi risultano.

SER STEFANO - L’ABITO NON FA
Felice di vederti!
Il paragone ai molti racconti tuoi che ho letto è inevitabile. Sei passato dall’asilo all’università nel giro di questi anni. Hai assunto una capacità stilistica notevole, buona gestione, non so che esperienze di vita tu abbia fatto ma hai smesso di cercare di voler essere originale a tutti i costi. Il racconto esprime maturità, hai migliorato pure il tuo talento nel parlare con le immagini, riesci a non farti sopraffare da esse e ci giochi bene. I finali a sorpresa ti sono rimasti, ma smussati, più delicati.
Aspetti positivi: fluidità, maturità, atmosfere, personaggi, parole non superflue
Aspetti negativi: nucleo narrativo, avverbi
Errori: un refuso, puoi eliminare un “che” da “… che qualsiasi uomo che abbia mai avuto”; tommy va maiuscolo. Poca roba comunque.

LODOVICO – SYNTETIC LOVE (SEXY SAMANTHA)
Felice di vedere pure te!
Come sempre utilizzi bene le tue capacità per rendere realistico ciò che non può essere. Nel surreale vivi bene e bene proietti chi ti legge. Originale e ben dipanato. Il burino che pensa alla donna come a un mero strumento di piacere e di femmina casalinga mi aggrada poco e un po’ mi annoia. Purtroppo l’ultima parte non regge con i due paragrafi precedenti. Conclusione buona per la piega che ha preso il racconto, somiglia quasi a una favola per bambini, e non nell’accezione negativa. C’è una specie di “fata” dei desideri, il momento magico, il fallimento del personaggio nel mantenere quanto ha ricavato senza merito e una morale. Magari si può provare a trasformare in un racconto per l’infanzia, facendo un bel lavoro di censura sulle scene di (auto)erotismo.
Brutta immagine.
Aspetti positivi: stile, padronanza, nucleo narrativo
Aspetti negativi: Ultima parte, immagine del racconto
Errori: non mi risultano.

DAVID CINTOLESI – PRENDIAMOCI UNA PAUSA
Anche questa è una buona prova stilistica, i discorsi diretti risultano fluidi e ben gestiti, sembra davvero di sentire parlare i personaggi. Buon sentimento, un racconto sentito. L’ambientazione lascia un po’ a desiderare, la conclusione buonista me la sarei risparmiata anche se, sempre grazie al realismo che spicca dai discorsi diretti, la bambina si delinea in due semplici battute che fanno tenerezza.
Sempre nell’ultima manciata di righe ho la sensazione che succeda tutto troppo in fretta e che ci sia qualcosa che non torni: possibile che quel deficiente del padre di lui li porti proprio lì, proprio in quel momento preciso, senza essere stato avvisato da nessuno, e compaia come uno spettro a un crocevia? So che avevi poco spazio per concluderlo ma si può fare di meglio.
Aspetti positivi: discorsi diretti, la bambina
Aspetti negativi: inutile sprecare tutte quelle righe per spiegarci a cosa serve la pausa, ambientazione rarefatta
Errori: accenti, punteggiatura, qualche imprecisione.

IDA DAINESE – LASCIA CHE IO VADA
Non ho voglia di perdermi in inutili commenti.
Oltre la media in toto. Nucleo narrativo, personaggi, svolgimento della trama, ambientazione, atmosfera, stile, grammatica, tutto a posto.
Conclusione e incipit, che possono spesso risultare non all’altezza, sono invece ben accorpati.
Se vuoi continuo, ma mi annoio quando non trovo qualcosa che non va.
Aspetti positivi: vedi sopra.
Aspetti negativi: col titolo puoi fare di meglio.
Errori: non mi risulta. Preferisco usare musulmano, ma non è un errore usare due S.

[Angela Catalini]

GARA 64 – Commenti


ANGELA CATALINI - ESSERE LA SIGNORA SANDERS
... Nelle ultime tre righe il racconto impenna all’improvviso, finalmente esce fuori qualcosa che prima mancava, è una nota positiva che però rende il racconto poco omogeneo, un retrogusto buonissimo dopo una lunga masticazione un poco insipida. Sono stupito.

LOL! Non puoi essere stupito quanto me! Quelle righe a cui fai riferimento, sono le aggiunte necessarie che ho fatto a un vecchio racconto per farlo rientrare nel tema. Non credevo che qualcuno se ne sarebbe mai accorto, in fondo la mano è sempre la stessa. Devi avere un palato finissimo, complimenti. Faccio tesoro delle tue valutazioni.

[Lodovico]

@Mas
Già, l'immagine...
Eh, hai voglia cercare l'immagine, ho trovato di tutto, ma di pubblicabile....

Dato che mi interessa molto più il tuo giudizio che non il voto vorrei sapere: cosa non ti piace dell'ultima parte? Secondo me è la logica conseguenza della premessa, se vogliamo accettare la storia "assurda' così com'è.

[Mastronxo]

Ecco i miei voti!
Innanzitutto... Ho commentato tutti i racconti oggi. Perdonatemi se vedete qualche svista, ma ci ho messo impegno lo giuro.

Ma prima dei voti...

... rispondo

Angela: zi zi, io avere balado boldo vino

Lodovico: non mi è piaciuto l'escamotage per perderla per sempre. Perché è chiaro, da quando hai detto che se lui non l'avesse trattata come una vera donna, era solo questione di tempo e di trovare proprio il modo migliore per non trattarla da vera donna. E quale è una "finta" donna? Quella che tutti sappiamo ormai da anni di insegnamenti sul trattare le donne: la sguattera che deve servire il maschio, pulire e stirare e spaccarsi la schiena mentre lui si guarda la partita, beve e magari qualche volta le tira pure qualche bel manrovescio (ti ringrazio per non averglielo fatto fare).
Avrai capito che sto cercando di non dire quella maledetta frase che ho già usato in un commento, ed è "sa tanto di cliché". Perdoname, non m'è gustato. Invece buono il modo in cui lei scompare. Un bel botto e via.

[Mastronxo]

Ecco i miei voti!

Adoro citare me stesso!

Ripeto e specifico, per me:
VOTO 5: ottimo, di livello superiore. Estremamente raro.
VOTO 4: molto buono, sopra la media. Non comune.
VOTO 3: discreto, un po' oltre la media.
VOTO 2,5: senza infamia, senza lode. Medio.
VOTO 2: un po' sotto la media. Alcuni aspetti narrativi risultano non sviluppati.
VOTO 1: decisamente sotto la media. La maggior parte degli aspetti narrativi risultano non sviluppati o stravolti.

VOTI

MIRTALASTREGA - GIOVANI E BELLISSIMI........................VOTO 3,5

ANGELA CATALINI - ESSERE LA SIGNORA SANDERS ............VOTO 2,5

PATRIZIA CHINI - QUANDO è NATO PIERO .......................VOTO 2

ANGELO MANAROLA – MEDITAZIONI.............................. VOTO 2

DANIELE MISSIROLI – FINCHé MORTE NON CI SEPARI...........VOTO 2,5

MANUEL CRISPO – NOTTE PRIMA DELLA PUFFA..................VOTO 3,5

FABRIZIO BONATI - AMORE MALATO...............................VOTO 3

SKYLA74 - @MORE 2.0...............................................VOTO 4

ENRICO GALLERATI – GIOVEDì POMERIGGIO......................VOTO 2,5

ALBERTO TIVOLI - FUORI SINCRONO...............................VOTO 3

SER STEFANO - L’ABITO NON FA...................................VOTO 4

LODOVICO – SYNTETIC LOVE (SEXY SAMANTHA)................ VOTO 3,5

DAVID CINTOLESI – PRENDIAMOCI UNA PAUSA...................VOTO 3

IDA DAINESE – LASCIA CHE IO VADA...............................VOTO 5

[Lodovico]

@Mas
capisco che sappia di cliché, purtroppo è il "modus vivendi" di parecchie coppie in cui quella che si vede come "vera donna" è quella che stira, ripara i calzini e lava. Conoscessi mia moglie sapresti che nel mio caso non è proprio così...

Comunque concorso con te. Quello di Ida Dainese merita assolutamente di vincere.

[Mastronxo]

Lo so, non sto dicendo che è poco realistico. Anzi, lo è talmente tanto che in un racconto non ce lo voglio leggere perdonami sono una palla al casco.

[Lodovico]

perdonami sono una palla al casco.

[Alberto Tivoli]

Ciao a tutti,
di seguito i miei commenti e voti.


GIOVANI E BELLISSIMI - Mirtalastrega

Situazione molto toccante quella narrata da Mirta perché sceglie un amore appena iniziato, vissuto nella fase della sola passione e poi, per necessità di cose, abbandonato. La protagonista del racconto avrà solo un ultimo congedo dall'amato nel momento più triste.
Ho trovato un po' monotono il monologo riflessivo della protagonista, che costituisce l'intero racconto. I sentimenti e la situazione si capiscono abbastanza presto, quindi mi è sembrato che poi il racconto si ripetesse.

Voto = 4


ESSERE LA SIGNORA SANDERS - Angela Catalini

Mi è piaciuto questo racconto di un amore sognato.
Sono d'accordo nel dire che se l'ultima parte, in cui la portinaia sogna appunto di essere diventata la signora Sanders, fosse stata ampliata di più, non necessariamente in termine di battute, ma magari facendoci sentire il perché della necesità di evadere mentalmente dall'attuale matrimonio, il racconto sarebbe stato più efficace.

Voto = 4


QUANDO E' NATO PIERO - Patrizia Chini

Storia molto tenera. I riferimenti puntuali ai tempi e ai luoghi della storia, in sé semplice, mi hanno portato nel tuo mondo.
Stupenda la foto.

Voto = 4


VESTITO ROSSO E NIENTE SCARPE - Mastronxo

Racconto scritto indubbiamente con uno stile originale. Alla fine ho capito che la rossa che va in giro scalza è essa stessa uno zombie che ha conservato una coscienza di sé, molto precisa e consapevole a dire il vero, visto che la protagonista si rivolge al lettore dimostrando di aver conservato le sue facoltà intellettive. Quindi alla fine mi stona il fatto che la donna mi abbia ingannato, celando la sua identità di zombie.
Oppure, lei non è una zombie ma è solo uscita di testa e minaccia la sicurezza degli altri sopravvissuti, quindi Guido gli spara.
Insomma, l'inganno della protagonista a danno del lettore e la non immediata comprensione del racconto hanno influito sul mio voto. Lo stile, invece, nonché questo amore malato al tempo degli zombie mi sono piaciuti parecchio.

Voto = 3,5


MEDITAZIONI - Angelo Manarola

Caro Angelo, il tuo racconto è splenditamente triste.
Non mi ha convinto l'inizio, proprio la prima frase: in realtà io non conosco Mirko. A meno che il racconto non fosse stato una lettera da lasciare ai parenti più stretti, ma non lo è visto che poi cambi sul PdV della moglie che invece è precisa nel dare le informazioni minime e sufficienti a chi legge. In sintesi, l'incipit mi stava buttando fuori invece che tirarmi dentro.

Voto = 4,5


FINCHE' MORTE NON CI SEPARI - Daniele Missiroli

Tema molto impegantivo quello dell'eutanasia. L'amore di questa coppia sfortunata è mostrato efficacemente. Il racconto procede senza scossoni, forse un po' troppo resoconto degli eventi. Mi è piaciuto il finale che svela come il protagonista abbia usato il suo ultimo desiderio.

Voto = 4


NOTTE PRIMA DELLA PUFFA - Manuel Crispo

Sinceramente mi sono trovato in grande difficoltà nel commentare questo racconto. Non perché sia strano ma perché non ho compreso, la puffosintassi usata
All'inizio ho pensato che "puffo", "puffa" eccetera fossero usati al posto del tratto nero della censura. Ma proseguendo con la lettura ho visto che la puffoparafrasi è stata impiegata anche in modo diverso, però in alcuni punti dove me l'aspettavo non è stata usata.
In difenitiva il racconto è difficile da seguire ma l'idea della pufforibelliome di Quattrocchi e Puffetta narrata in puffolingua merita.

Voto = 3,5


AMORE MALATO - Fabrizio Bonati

Racconto che è una sequela di colpi di scena a iniziare dal primo: ma come fa una ragazza normale a innamorarsi di uno che ogni sera si sdraia ubriaco fradicio sullo zerbino? Poi la storia prosegue e si capisce perché!

Voto = 4


@ MORE 2.0 - Skyla74

Ti prego, confermami che è "Her" schizofrenica che abusa di Wikipedia. Geniale
Toglierei questa frase: "E’ dalle scuole medie che sono scarsa in educazione artistica." Infatti mina la mia sicurezza di aver capito il racconto e la vedo supeflua rispetto al resto (i commenti che Lei fa sui quadri sono più che sufficienti a far capire che non capisce la pittura).

Voto = 4,5


GIOVEDI' POMERIGGIO - Enrico Gallerati

La storia di un tradimento con il relativo abbandono abbastanza "normale" nel senso che non ci sono spunti originali che spiccano. Bello il finale che lascia intuire le premesse di un futuro rapporto tra i due perché, mi pare di aver capito, che Marinella voleva accalappiare il protagonista. Questo pensiero mi hanno suggeriti gli occhi colmi di perdono di Marinella.

Voto = 3


ANNA - Carlocelenza

Al di la della storia d'amore tra le due amiche e tra il protagonista che si trova in mezzo, non ho capito perché questo sms sia così letale. Alla fine entrambe le donne muoiono alla guida per distrazione.
Inoltre, proprio sul periodo finale ci si perde un po'. "Prendo il telefono di Sara e..." si capisce che il protagonista seleziona il numero di Sara ma leggendo avevo capito che Sara avesse lasciato il telefono. "aspetto che la sua macchina raggiunga l’incrocio prima di inviarlo al suo numero." il protagonista riuscirà a vederlo dalla finestra di casa ma lì per lì sa di errore di PdV (il personaggio narrante sa cose che può sapere solo l'autore che non è il narratore). "Il semaforo diventa rosso, ma la sua auto non frena più..." suggerisce il sabotaggio dei freni innescato con sms, ma non è così, giusto?.

Voto = 3


L'ABITO NON FA - Ser Stefano

Prima parte hot che riesce a non essere una cosa già vista, ovvero un elenco di meri atti carnali. C'è una carica erotica che suscita l'interesse perché generata dalla tensione tra i due: lei che pungola lui affinché abbandoni ogni inibizione.
Finale con sorpresa: apprezzato.

Voto = 4


SYNTETIC LOVE (SEXY SAMANTHA) - Lodovico

Un racconto surreale d'effetto. Si vive il dramma del protagonista destinato a rimanere solo, a non trovare il modo per riuscire ad avere una compagna.

Voto = 4,5


PRENDIAMOCI UNA PAUSA - David Cintolesi

Lettura scorrevole ma ho trovato il racconto povero a livello di trama.

Voto = 3


LASCIA CHE IO VADA - Ida Dainese

Un bellissimo racconto che mette in scena una situazione attuale, rendendo perfettamente l'orrore della guerra e l'odio razziale.

Voto = 5

[Skyla74]

Grazie Mas e Alberto, mi avete ridato la gioia di scrivere (esagerata!)... sono felice che ci sia
ancora qualcuno in grado di andare a verificare citazioni (da 4 soldi, poi) e non scartare
il racconto a priori solo perché non comincia da "era una notte buia e tempestosa" (sì, ce l'ho con te, Ser Stefano) !!
Alberto, hai proprio ragione su quella cosa da togliere... se ci riesco prima dell'ebook la levo!
Allora, chi ha vinto?

[Angelo Manarola]

O.T.

Intanto che il "ragionier" Massimo è impegnato con le addizioni...
approfittando del senso e utilità delle gare, vorrei porre una quaestio a chi vorrà rispondermi:
sto rileggendo e correggendo una delle mie assurdità da pubblicare e una frase suona così....
"...dall'alto della mia profonda conoscenza della psiche femminile...bla bla bla".

"alto" vicino a "profonda" è una cavolata delle mie, oppure (senza disturbare gli ossimori) potrebbe
essere plausibile e ancor di più, "leggibile"?

Grazie.

[Angelo Manarola]

Grazie Massimo.
In effetti le tue osservazioni sulla "sua conoscenza profonda" sono legittime.
Ma quella "dall'alto della mia profonda conoscenza ecc ecc", appunto, fa parte di un libro comico (spero ) e serve a prendere in giro la voce narrante e propedeutica alla battuta finale.

Per meglio cercare di spiegarmi...e se ti interessa ovviamente, pubblicherò sul sito lo spezzone di capitolo (IL MAESTRO DI SCI).

Ancora grazie per la veloce tua delucidazione.

[Angelo Manarola]

Brava e Ida, Ida e bella...
no: volevo dire: di Ida ce n'è una...
neppure: Id Id hurrà...
vabbeh, mi arrendo!

[Lodovico]

Complimenti Ida, vittoria meritatissima!

[Angela Catalini]

Complimenti alla vincitrice e a tutti i partecipanti, che sono proprio dei braviautori, su questo non c'è dubbio
Dopo il tema sui treni e le stazioni, mi aspetto qualcosa di altrettanto evocativo, Ida. Bravissima.

[Mirtalastrega]

Complimenti alla vincitrice e a tutto il podio! È stata una gara davvero entusiasmante!;)

[Ida Dainese]

Cara Ida, allora ti ripasso la palla che precedentemente mi avevi passato e che ancora prima ti avevo passato

Hai ragione, stiamo giocando a tennis!

Grazie a te per l'organizzazione e per averci sempre ricordato che te ne stavi spaparanzato in vacanza!

[Ida Dainese]

Brava e Ida, Ida e bella...
no: volevo dire: di Ida ce n'è una...
neppure: Id Id hurrà...
vabbeh, mi arrendo!

Ma no, perché? Continua, continua pure, non mi dà fastidio...
Grazie.

[Ida Dainese]

@ Lodovico, Angela e Mirtalastrega,
grazie per la stima!
Vado a pensare il prossimo tema, ci sentiamo presto.

[Massimo Baglione]

Una Gara piuttosto movimentata, bravi.
Complimenti a Ida e a tutti voi, anche a Massimo per la gestione!

[Mastronxo]

Bravi tutti, ma solo ai brutti
Organizzatore in primis. E mo' è una offesa o un merito?
Media di voti assai alta, che succede l'anno del gallo fa paura? Attendo il prossimo tema, se mi succede qualcosa partecipo di nuovo.
Notte

[Patrizia Chini]

Super Ida! Il tuo racconto ha superato con merito tutti gli altri. Ora attendiamo il tuo tema...
Ciao, vado a correggere il mio di rettamente nel forum.

[Patrizia Chini]

Il mio racconto è corretto... speriamo