Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
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Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Non sono necessariamente contraria al self-publishing o all'EAP, ma ritengo che l'Editore, quello vero, continui ad avere un ruolo ineliminabile.
Semmai bisognerebbe fare considerazioni di altro genere...
Ogni anno in Italia vengono pubblicati/stampati migliaia di libri, la maggior parte scritti da Autori non ancora famosi ed editi da piccole Case Editrici.
La maggior parte di questi libri (senza entrare nel dettaglio della qualità letteraria, della realizzazione editoriale o del contenuto) non riesce ad entrare nel circuito della grande distribuzione e viene, di fatto, tagliata fuori dal mercato.
Spesso poi l'autopromozione o il passaparola non bastano e l'unica cosa che di fatto si ottiene è di stampare (che è diverso da pubblicare) un libro che riporta il nostro nome, per soddisfare il nostro orgoglio.
Inoltre ci lamentiamo dei contributi che vengono richiesti da alcuni (molti, forse troppi) Editori, ma...noi autori abbiamo mai provato a metterci nei panni di un medio-piccolo Editore che deve investire su autori sconosciuti e che deve mandare avanti la propria azienda contanto solo sulla vendita dei propri libri, senza bisogno di appoggiarsi alle tasche degli autori?
E ancora..cosa facciamo noi in quanto Lettori?
Quanti libri scritti da autori esordienti o pubblicati da piccole case editrici (amici esclusi) abbiamo acquistato di recente?
Dimentichiamo troppo spesso che l'autore (oltre che per soddisfazione personale, pura vanità o realizzazione di una sogno) scrive per un pubblico di Lettori...che poi siamo noi (autori o no). Gli utenti finali di questo cerchio.
Proprio per superare la comprensibile diffidenza dei Lettori verso Autori ed Editori sconosciuti è nata DANAE, associazione di scrittori, editori e librai che lavorano insieme per dare una possibilità ai libri scritti da autori non ancora famosi.
I libri DANAE, tutti di Autori Esordienti sono in vendita nelle librerie che hanno deciso di aderire al nostro progetto e sul nostro sito internet.
Grazie alla rigorosa selezione, l'attenzione alla qualità e la costante presenza sul territorie e sui media, DANAE si sta ritagliando uno spazio significativo nel panorama letterario.
DANAE inoltre nasce e si muove parallelamente ad un'altra iniziativa del web: Il Rifugio degli Esordienti, (nato per aiutare l'autore nella ricerca di un Editore, per ottenere una valutazione del proprio testo ecc..), un sito che offre gratuitamente ai visitatori consigli, strumenti e informazioni per orientarsi nel difficile mondo editoriale.
Vi aspettiamo su http://www.danaelibri.it
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Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Personalmente vi conosco da anni, vi stimo moltissimo e approvo gran parte di tutto quello che fate, ma devo proprio contestarti questa frase:
La contesto innanzitutto perché è contraddittoria, e poi perché noi qui (intesi come staff redazionale e associativo) siamo in ogni caso contro qualunque contributo degli autori verso gli editori, per il semplice motivo che gli autori devono scrivere e gli editori devono pubblicare. I primi devono ovviamente saper scrivere bene e fare l'impossibile per riuscirci, i secondi devono essere bravi nel loro mestiere di saper scegliere il materiale su cui si basa il LORO lavoro. Accetto e approvo, semmai, qualunque forma di collaborazione chiesta dall'editore all'autore, per esempio presenziare a presentazioni, aiutare in qualche servizio eccetera (per crescere insieme, mettiamola così). Accetto senza ombra di dubbio che l'editore possa e debba proporre correzioni profonde, riscritture o revisioni ai testi. Arrivo ad accettare servizi opzionali di editing approfonditi, e quindi a pagamento, per sistemare testi osceni nella grammatica e nella forma, ma i soldi per la sola pubblicazione no, proprio no.Inoltre ci lamentiamo dei contributi che vengono richiesti da alcuni (molti, forse troppi) Editori, ma...noi autori abbiamo mai provato a metterci nei panni di un medio-piccolo Editore che deve investire su autori sconosciuti e che deve mandare avanti la propria azienda contanto solo sulla vendita dei propri libri, senza bisogno di appoggiarsi alle tasche degli autori?
Se un editore può avvalersi di servizi distributivi di alto livello non deve farli pagare all'autore, ma deve solo esserne orgoglioso, valorizzarli e migliorarli il più possibile, se non altro perché è il SUO lavoro. L'autore può, semmai, scegliere se rivolgersi a lui o ad altri proprio in base a ciò che l'editore offre. Il mestiere dell'editore è, appunto, editare e pubblicare, e fare anche lui l'impossibile per valorizzare il proprio lavoro.
L'editore che chiede contributi, per mia esperienza e per quello che vedo in giro, molto spesso non corregge neppure le virgole ma si limita a essere uno stampatore che imprime un codice isbn sui libri. Molti piccoli editori sconosciuti ma gratuiti o piccole realtà semi amatoriali, invece, riescono a trovare, scegliere e valorizzare ottimi testi (seppur pubblicati in pochi numeri e alcuni anche senza isbn).
Se devo pagare per essere pubblicato, allora ben venga l'autopubblicazione, che pubblicazione non è (come tu stessa hai sottolineato) ma che non è nulla più di un libro pubblicato pagando.
Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
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Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Io, personalmente, non condivido l'Editoria a Pagamento, ma con il mio intervento in realtà volevo porre l'attenzione sul problema sottovalutato della diffusione della lettura.
Faccio un esempio: 100 autori, poco o per nulla conosciuti, pubblicano un libro. Poi cercano di promuoverlo... Chi lo legge? Chi lo compra? Ovviamente l'utente finale è il Lettore! Ma il Lettore non è un'entità astratta: siamo noi, è la gente estranea al mondo letterario, i semplici appassionati, i (troppo spesso) poco appassionati e soprattutto (e in prima linea) sono gli autori stessi.
Se ciascuno di questi ipotetici 100 autori partecipa alle presentazioni dei libri (anche di altri esordienti), legge e compra libri di esordienti o autori poco noti, contribuisce automaticamente e nel suo piccolo a sbloccare quel circolo vizioso che sta facendo solo del male all'editoria tutta.
Diminuirebbe la diffusa diffidenza verso le voci nuove, si darebbe nuovo impulso al mercato editoriale e gli editori medio-piccoli (che non dispongono di ingenti risorse per elaborare una grande campagna pubblicitaria, ma sono pieni di iniziativa, entusiasmo e vera passione per quello che fanno) investirebbero di più e più volentieri su autori esordienti; di conseguenza si estinguerebbero gli editori\stampatori che ricorrono a contributi da parte dell'autore.
In sostanza l'appello è: leggiamo tutti, leggiamo di più e ne potrà beneficiare l'intero sistema editoriale.
- Massimo Baglione
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Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Se avessi un secondo lavoro che me lo permettesse, potrei anche pensarciSe ciascuno di questi ipotetici 100 autori partecipa alle presentazioni dei libri (anche di altri esordienti), legge e compra libri di esordienti o autori poco noti, contribuisce automaticamente e nel suo piccolo a sbloccare quel circolo vizioso che sta facendo solo del male all'editoria tutta.
La tua idea di base è buona, ma è debole materialmente. Si finirebbe solo per fare un favore agli editori più che agli autori.
Secondo me se un autore è valido e volenteroso, prima o poi ce la farà. Ovviamente non è che un autore che si crede valido debba permettersi il lusso di pubblicare o stampare e confidare che un grande editore o un talent scout venga di sua iniziativa a leggerlo e a promuoverlo. L'autore deve smazzarsi per diffondere link e incipit del suo libro, se possibile spedire qualche copia a chi lui pensa possa aprirgli uno sbocco, aprire un proprio blog dove permettere a chi lo legge di commentarlo e consigliarlo, usare il vostro Danae oppure appoggiarsi a siti letterari come il nostro, per esempio, e partecipare a iniziative come il Giveaway.
Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Voi proponete a chi praticamente non ha distribuzione di essere inseriti dopo valutazione (più che giusto):
1) di acquistare 30 euro di libri del vostro circuito e mi sta bene
2) 10 libri gratis e mi sta bene
3) almeno 50 libri in conto vendita al 50% del prezzo di copertina di cui mi ridarete il 15% per quelli venduti nel sito e il 4% per quelli venduti in libreria. E questo secondo me non è molto di aiuto. Chi si è autoprodotto ha probabilmente pagato più del 50% del prezzo di copertina i 50 libri, quindi sono ulteriori oneri che dovrà sostenere. Se i libri restano invenduti, cosa succede?
4) chi aderisce avrà uno sconto del 10% sui libri acquistati di altri autori.
Per il resto sono d'accordo con te e voglio raccontarvi un'esperienza che abbiamo fatto grazie a FB. Ci siamo uniti, in una ventina di autori, e preso uno stand al Salone del libro di Messina. Grazie alla disponibilità di qualche autore del gruppo che ha presenziato lo stand, abbiamo potuto mettere in mosra i nostri libri e chi è andatoha potuto fare anche delle presentazioni. Alla fine ci siamo scambiati i libri invenduti, e questo proprio per conoscere libri emergenti, come suggerivi te.
Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Gli stessi autori, a loro volta lettori, sono propensi ad acquistare l'ultimo libro del "Calciatore" o della "Soubrettina" piuttosto di quello dell'ultimo arrivato.
Ho l'impressione che, tra gli stessi esordienti, ci si guardi con timore concorrenziale, più che con diffidenza.
Siti come "BraviAutori" o, con le dovute proporzioni, il mio "LettoriAutori" non sono supportati dagli esordienti ma visti solo come un'ulteriore possibilità individuale. Qualche settimana fa ho chiesto al caro amico che cura il gruppo "LettoriAutori" su Facebook di invitare gli iscritti a pubblicizzare tutti gli aderenti e non solo il proprio lavoro. Il numero dei "Mi piace" ottenuti, si possono contare sulle dita di una sola mano.
Per quanto riguarda gli Editori, il rischio d'impresa fa parte del lavoro che hanno scelto (nessuno li ha obbligati a svolgere quest’attività) ma è altrettanto vero che, da imprenditori, puntano sull'articolo che offre loro le migliori potenzialità di mercato.
L'operazione di marketing proposta da Danae, che ha tutto il diritto di proporre il suo arzigogolato sistema e operare come impresa, è solo una variazione del dropshipping ma non la si spacci per un'opportunità offerta agli esordienti.
Tuarag
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Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
io sto cercando di capire ora come funzioni il mondo di editoria e pubblicazioni, ma ho una mia idea in merito.
Mi rendo conto, come scrive Lorella, che ormai si pubblica di tutto, e che la qualità media di quel che si pubblica sia molto scaduta, che nelle librerie si trovino libri che avranno poco successo (in termini di "impatto sociale" e memoria dell'opera) non per mancanza di promozione ma perchè poveri come opere, e se certi espedienti possono sedurre il lettore occasionale, di certo non attaccano (se non addirittura schifano) il lettore appassionato. purtroppo però il mercato della cultura si sta basando sempre più su questo, ovvero grossi introiti dovuti a tanti fruitori occasionali, mentre i prodotti di qualità, ricercati dai lettori appassionati, sono nascosti e mai in bella mostra all'ingresso delle librerie (questo è lampante anche nel mondo della musica, del cinema, del teatro...). ciò è possibile perchè di fatto all'editore costa molto poco stampare, pubblicare, distribuire e promuovere un libro, tanto che se poi questo non avesse successo commerciale, i costi sarebbero presto coperti da entrate sicure (quelle prodotte da chi legge molto e bene). pertanto la possibilità di successo non è più basata sulla qualità di ciò che si vende ma su una sorta di legge dei grandi numeri (a furia di pubblicare boiate che vengono comprate solo per la copertina o il titolo ammiccante, qualcuna venderà), tanto tentare costa poco.
manca quindi completamente un discorso in termini di merito, ed è questo che crea sfiducia nell'editoria. purtroppo il concetto di "quanto sia un buon libro" è stato sostituito da "quanto sta vendendo", e vengono promossi come migliori i libri più venduti. insomma, l'editoria è un mercato alla moda.
"On ne voit bien qu'avec le cœur. L'essentiel est invisible pour les yeux"
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Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Come fa notare Danaelibri, servirebbero più lettori che si interessino di esordienti, che gli possano dare fiducia e li possano recensire (bene o male), e gli autori stessi dovrebbero essere i primi a mettersi in gioco in questo gli uni verso gli altri, non come scambio di favori ma in una sorta di club virtuoso, in cui viene premiata la qualità e si trovano stimoli e aiuti per migliorare (un po' come avviene su questo sito).
Purtroppo però anche se tutti gli autori partecipassero a questa impresa, sarebbero comunque pochi. la maggior parte dei compratori di libri resterebbe in balia della moda e, spesso, dell'ignoranza. infatti l'alfabetizzazione del Paese ha aumentato infinitamente le persone capaci di leggere, ma non le ha educate a farlo. anche i tentativi di alcuni volenterosi insegnanti, che propongono letture di ottimi classici alle superiori, cadono poi nel vuoto e nel risentimento come un'imposizione.
serve dunque un percorso di formazione che recuperi il "buon gusto" nel mondo della cultura, che renda ogni individuo consapevole della differenza tra "natale in india" e "blade runner", che faccia conoscere i classici e che li faccia diventare punto di riferimento con cui misurare il nuovo, che, insomma, metta passione per la ricerca del meglio.
Un tale progetto dovrebbe partire dalla scuola ma avere specchio e riscontro nella società. servono circuiti paralleli di educazione e promozione e, soprattutto, serve che tali occasioni vengano partecipate. proprio per promuovere tale partecipazione è necessario che siano gli autori e gli appassionati a fomentarla, come scrive Massimo, tramite il passaparola, link e quantaltro. bisogna "inc-zz-arsi" a pruomovere una cosa che abbiamo ritenuto meritevole e invogliare gli altri a leggerla, vederla, sentirla. la parola di un amico vale molto più di ogni pubblicità, per un discorso di fiducia e di conoscenza. ognuno infatti ha i propri gusti e, conoscendo quelli degli altri, saprà a chi proporre cosa, ma anche far provare qualcosa di nuovo.
Serve insomma un cambiamento profondo nel meccanismo di offerta e domanda, ovvero educando la domanda ormai troppo abituata a volere quello che le viene offerto. per fare questo bisogna essere i primi a mettersi in gioco, quindi, buon lavoro!
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Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Mi sento di fare solo alcune precisazioni: DANAE non è Impresa, ma Associazione, e non ha finalità di lucro.
La missione dell'Associazione è di Selezionare, Promuovere, Distribuire e Vendere libri di scrittori pubblicati ma non ancora famosi.
Eventuali (e sottolineo Eventuali) ritorni economici derivanti dall'attività vengono reinvestiti..nelle stesse attività: cioè promuovere i libri.
I soci e i collaboratori di tutte le varie attività sono solo Volontari. Nessuno viene pagato o percepisce un rimborso spese (che è peraltro una cosa auspicabile per il futuro... ). Ciascuno di noi svolge un altro lavoro per vivere.
Quello che secondo noi rappresenta "un'opportunità per gli esordienti" è:
1. la Selezione: cercare di introdurre (tramite il rigoroso processo di selezione) una sorta di marchio di qualità, che possa garantire Librai e Lettori sulla qualità dei prodotti editoriali anche quando recano la firma di autori non famosi;
2. la Distribuzione: raggiungere capillarmente e in modo veloce e diretto il maggior numero di Lettori attraverso canali standard, cioè Librerie con cui cerchiamo di essere sempre in contatto e con cui cerchiamo di affiliarci, ma anche tramite Internet e la vendita On-line;
3. la Promozione: mettere in piedi iniziative occasionali o anche stabili in grado di far conoscere i libri distribuiti.
Non ultimo, con il progetto parallelo del Rifugio degli Esordienti cerchiamo di aiutare con consigli, strumenti, informazioni sul mondo editoriale e tramite la Lettura Incrociata si cerca inoltre di dare una prima, seria, vera valutazione delle opere (non necessariamente libri pubblicati).
Se non è un'opportunità questa...
Per approfondire questi aspetti vi invito a visitare il nostro sito http://www.danaelibri.it, dove si possono trovare anche i documenti ufficiali che regolano il funzionamento di questa associazione che è (ebbene si, lo ammetto) molto articolata ed anche un pochino complessa.
Però funziona...
Per qualunque ulteriore informazione contattatemi pure all'indirizzo mail danae.voiceonweb@tiscali.it
Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Vediamo le "opportunità":
1- Selezione e marchio di qualità. Chi le garantisce?
2- Distribuzione capillare. Ventitre librerie su tutto il territorio?
3- Promozione. Dove? Come? Quando? Con in aggiunta l'onere del costo dei libri che l'autore deve fornire (dopo quello che magari ha già sborsato per farsi pubblicare).
Consigli e informazioni sono senz'altro un prezioso aiuto ma ribadisco quanto già espresso.
Tuarag
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Re: Esordienti: tra Autopubblicazione e Distribuzione
Antologia visual-letteraria (Volume tre)
Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Iunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, Marco Bertoli, Liliana Tuozzo, Alessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, Pietro Rainero, Fausto Scatoli, Gianluigi Redaelli, Ilaria Motta, Laura Traverso, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Ida Dainese, Marino Maiorino.
Vedi ANTEPRIMA (921,21 KB scaricato 98 volte).
Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia
la normale vita quotidiana così come dovrebbe essere
Vi voglio dimostrare come con un po' di umiltà, di fantasia e di buon senso si possa vivere in questa caotica società, senza possedere grandi stipendi e perfino con Equitalia alle calcagna. Credetemi: è possibile, ed è bellissimo!
Vedi ANTEPRIMA (108,61 KB scaricato 238 volte).
BiciAutori - racconti in bicicletta
Trentun paia di gambe hanno pedalato con la loro fantasia per guidarci nel puro piacere di sedersi su una bicicletta ed essere spensierati, felici e amanti della Natura.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina e logo di Diego Capani.
Contiene opere di: Alessandro Domenici, Angelo Manarola, Bruno Elpis, Cataldo Balducci, Concita Imperatrice, Cristina Cornelio, Cristoforo De Vivo, Eliseo Palumbo, Enrico Teodorani, Ettore Capitani, Francesco Paolo Catanzaro, Germana Meli (gemadame), Giovanni Bettini, Giuseppe Virnicchi, Graziano Zambarda, Iunio Marcello Clementi, Lodovico Ferrari, Lorenzo Dalle Ave, Lorenzo Pompeo, Patrizia Benetti, Raffaella Ferrari, Rebecca Gamucci, Rosario Di Donato, Salvatore Stefanelli, Sara Gambazza, Sandra Ludovici, Sonia Piras, Stefano Corazzini, Umberto Pasqui, Valerio Franchina, Vivì.
Gara di primavera 2020 - Tre capitani, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2016 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2013 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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