Io, che nel profondo non so più nuotare

[Nunzio Campanelli]

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voce:

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Per te che mi dicevi

cerco solo un uomo,

io che non capivo ancora

le tue risposte,

ora che le domande giuste

le ho trovate,

resto ad appassire

perché in fondo crescere

è anche un po' morire.

Per te che mi raccontavi

del tuo profondo amare,

io che nel profondo

non so più nuotare,

smetto di non fuggire

dalle mie insicurezze,

per non dover capire ancora.

Per non dover cercare ancora.

[Jacopo Serafinelli]

@Nunzio Campanelli
Difficilmente interpretabile questo tuo scritto ma, credo, essendo scaturito dal tuo personale vissuto… è giusto sia così.
"smetto di non fuggire"… significa quindi fuggire e lasciare che le insicurezze restino quel che sono… insicurezze!
Sembrerebbe un finale di rinuncia per cercare pace.
Beh… in fondo ognuno segue un percorso cercando di farsi meno male possibile… no?
P.S.
Mi piace il senso che si voleva esprimere, meno la forma strutturale che non ritengo propriamente poesia… verticalizzare il testo non basta! Voto 3.
Jacopo

[Giuseppe Gianpaolo Casarini]

Sentita e profonda intima riflessione per espressa in questo domandarsi e con quella amara ma determinata conclusione. " smetto di non fuggire
dalle mie insicurezze,
per non dover capire ancora.
Per non dover cercare ancora."
Piaciuta-Voto 4

[Menodizero]

Ciao.
La tua poesia mi ha trasmesso un profondo (per rimanere nel titolo) senso di stanchezza e disillusione che non mi è difficile comprendere e per certi aspetti condividere.
Il tutto in modo estremamente diretto e conciso.
Mi riferisco, ad esempio a:
"smetto di non fuggire dalle mie insicurezze, per non dover capire ancora. Per non dover cercare ancora".
Mi è anche sembrato che il concetto del non comprendere le risposte della donna cui fai riferimento e l'aver compreso quali fossero le domande "giuste" in seguito richiami il fatto che frequentemente accade che in un determinato momento della nostra vita possiamo trovare persone mature per amare e essere in una relazione, mentre noi non lo siamo e/o non abbiamo voglia/capacità di esserlo.
Anche in questo caso, ho trovato i concetti interessanti.
Insomma, la poesia mi è piaciuta.
Saluti

[Culture]

le tue parole "smetto di non fuggire
dalle mie insicurezze" significano però che se smetti di non fuggire...fuggi.
Volevi dire invece che smetti di fuggire e ti riconcili con le tue indicurezze?
Comunque una bella poesia, un po' triste però!

[Laura Traverso]

Voto 5 anche a te, per questa tenerissima poesia che giunge al cuore; che va a scavare nella profondità del proprio sentire interpretandone le debolezze per poi affermare: "io che nel profondo non so più nuotare...". Per poi arrendersi a non voler ancora capire... Bravo!

[Terradipoeti]

La poesia esprime una profonda introspezione e malinconia, esplorando il tema della crescita personale come un processo doloroso e inevitabile. Attraverso un dialogo interiore, il poeta riflette su incomprensioni passate e la difficoltà di affrontare le proprie insicurezze. Il tono è carico di rassegnazione, suggerendo che il desiderio di evitare il dolore può portare alla stagnazione emotiva.

[GiacomoB]

Mi piace molto la musicalità dei versi e delle parole, una poesia che si lascia leggere e rileggere, cosa necessaria perchè di difficile comprensione.
Molto personale e molto criptica, almeno per il mio gusto personale.

[Alessio Carlini]

Sicuramente una lirica fortemente sentita e voluta dall'autore che dialoga con il passato, presente e futuro fino a concedersi il confronto con il proprio specchio interiore. Un opera sibillina ma che auspica di fare chiarezza tra il caos dei sentimenti. Poesia e dialogo con una discreta e apprezzabili musicalità.

[Piramide]

Ciao Nunzio, ho apprezzato molto la poesia. A metà fra un vissuto personale, e una serie di immagini universali, il componimento affronta molto bene, a mio avviso, il tema della presa di consapevolezza a distanza di tempo, il ruolo che il tempo assume nella comprensione del reale, delle emozioni, la capacità che solo esso ha di rispondere a certe domande, o magari di porre quelle giuste. Il testo è semplice, di linguaggio e costruzione, ma ben ritmato, molto musicale. I versi sono simmetrici ma non ripetitivi, la lirica a volte conferma, asseconda, a volte spiazza, come nella parte centrale, con i versi che ho trovato molto espressivi 10-13. L’unico passo che ho trovato un po’ “banale”, se mi passi il termine, è “in fondo crescere è anche un po’ morire”. Nel complesso, ottimo lavoro. Complimenti! Voto 5. A rileggerti, un saluto!