Raccontino soggettivo

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'inverno 2024/2025.

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Jacopo Serafinelli
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Raccontino soggettivo

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Mal sopportava d'essere oggetto delle continue aggettivazioni che quegli oggetti, oggettivamente (dal suo punto di vista), non si sarebbero mai dovuti permettere di proferire nei suoi confronti.
 
Lui, che si sentiva soggetto agente, non oggetto complementare a quel branco di idioti che, invece, erano oggetti non agenti di un Sistema che dagli oggetti (animati e non) ne traeva la propria dinamica di potere.
 
Non si era mai visto che la grammatica consentisse ad un branco di insulsi oggetti di rivolgersi ad un soggetto come se fosse una semplice parentesi…e per di più nemmeno graffa…quindi decise di abbandonare quel discorso che effettivamente stava prendendo la brutta piega che lui chiamava I.E.S.A. (Induzione all'Emarginazione dei Soggetti Agenti) e se volessimo allungare l'acronimo potremmo aggiungere P.S. (da Parte del Sistema).
 
Con uno scatto della prima e dell'ultima delle lettere che formavano il suo corpo, saltò fuori da quell'ammasso di parole, congiunzioni, articoli, oggetti, verbi, virgole, punti e quant'altro di norma concorre a dar luogo ad un discorso.

Saltò fuori lasciando uno spazio bianco.
 
Di solito la cosa importante del discorso è l'oggetto del discorso ma ora, che l'unico soggetto era saltato fuori, il branco degli oggetti non agenti rimase interdetto vedendo sparito il soggetto oggetto delle loro aggettivazioni (peralto non loro ma indotte).
 
Si creò una discreta confusione, gli oggetti rimasero muti a guardarsi tra loro, ponendosi le più disparate domande (anche imbarazzanti), suscitando l'ira del Sistema, il quale decise di trasformare gli oggetti non agenti in "agenti oggetti" che potessero catturare il soggetto dissidente e riportarlo nella logica "sistemica" del discorso.
 
Non è che il Sistema si preoccupasse della mancanza del soggetto in quanto tale, ciò che lo preoccupava era in effetti la mancanza di un soggetto che potesse essere fatto passare per "cattivo soggetto"…e quindi far sì che gli oggetti potessero sentirsi "buoni oggetti"…buoni come il Sistema!… condizione congeniale al Sistema per portare avanti il suo discorso!
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Marino Maiorino
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Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Ciao Jacopo,
esercizio un po' lezioso (permettimi) di enigmistica sociale :D
Lo stile, a tratti, mi ricorda Eleonora2, nel suo astrattismo.
Spero che al di là di una denuncia più ampia nei confronti di certe dinamiche sociali abbastanza riconoscibili, tu non ti stia riferendo anche ad ambienti più nostrani. Che so, un certo forum di un certo sito visual-letterario...

A presto!
«Amare, sia per il corpo che per l'anima, significa creare nella bellezza» - Diotima

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Yakamoz
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Ciao, Jacopo,

il testo sembra scritto più da un "paroliere" che da uno scrittore. Si notano pure dei riferimenti che potrebbero significare altro, ma è meglio non addentrarsi troppo per poi non essere fraintesi. Ma, subito per contraddirmi, dirò lo stesso la mia, o una possibile interpretazione del testo, che è questa:

"Una critica al linguaggio come strumento di potere e di manipolazione."

Il tutto, per come è scritto, è in forma di filastrocca per bambini.

Felice 2025, Jacopo,

Antonio

Voto: 4 (perché è un testo molto simpatico e spensierato (e non ci stanno i tuoi soliti "… ") :)
Vittorio Felugo
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Racconto-scioglilingua molto simpatico e originale, ma un po' duro (almeno per me) da comprendere fino in fondo. Per questo non darò un voto troppo alto. Peccato, perchè ci trovo molta inventiva e impegno per dare al tutto un senso compiuto, anche se un po' criptico.
Jacopo Serafinelli
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

Marino Maiorino ha scritto: 10/01/2025, 16:23 Ciao Jacopo,
esercizio un po' lezioso (permettimi) di enigmistica sociale :D
Lo stile, a tratti, mi ricorda Eleonora2, nel suo astrattismo.
Spero che al di là di una denuncia più ampia nei confronti di certe dinamiche sociali abbastanza riconoscibili, tu non ti stia riferendo anche ad ambienti più nostrani. Che so, un certo forum di un certo sito visual-letterario…
A presto!
Non trovo leziosità :roll:… non mi sembra affettato né stucchevole… è solo un divertimento di scrittura spontanea senza troppo studio della forma ma con un senso ben preciso!
C'è sicuramente una denuncia sociale ma men che meno riferimenti ad ambienti nostrani… tranqui!
Jacopo
Jacopo Serafinelli
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Yakamoz ha scritto: 10/01/2025, 21:09 Ciao, Jacopo,

il testo sembra scritto più da un "paroliere" che da uno scrittore. Si notano pure dei riferimenti che potrebbero significare altro, ma è meglio non addentrarsi troppo per poi non essere fraintesi. Ma, subito per contraddirmi, dirò lo stesso la mia, o una possibile interpretazione del testo, che è questa:

"Una critica al linguaggio come strumento di potere e di manipolazione."

Il tutto, per come è scritto, è in forma di filastrocca per bambini.

Felice 2025, Jacopo,

Antonio

Voto: 4 (perché è un testo molto simpatico e spensierato (e non ci stanno i tuoi soliti "… ") :)
:-)… forse parolaio è più attinente! Come già si legge nella mia risposta a Marino Maiorino non ci sono riferimenti che possano essere fraintesi.

Più che una critica al linguaggio è una critica diretta al sistema di potere che individua sempre nei "cattivi soggetti" un pericolo alla sua sopravvivenza… sopravvivenza che, malauguratamente, dura da tempo immemore e sembra non dover finire mai… merito/colpa di "cervelli oggetti".
Le filastrocche hanno strutture ben definite, rime… un tempo cantilenante… questa non mi sembra rientri nello schema! :roll:
Jacopo
Jacopo Serafinelli
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

Vittorio Felugo ha scritto: 11/01/2025, 11:36 Racconto-scioglilingua molto simpatico e originale, ma un po' duro (almeno per me) da comprendere fino in fondo. Per questo non darò un voto troppo alto. Peccato, perchè ci trovo molta inventiva e impegno per dare al tutto un senso compiuto, anche se un po' criptico.
Ho scritto tutto di getto avendo ben in testa il senso che ha dato origine al "getto" ma… ma sai il pensiero fa giravolte che, se messe in forma di parole scritte, possono risultare meno chiare di quanto siano nella mente di chi poi scrive.
Grazie della lettura! :smt006
Jacopo
Stefano M.
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Re: Raccontino soggettivo

Messaggio da leggere da Stefano M. »

Bravo! Il detto "il gioco è bello finché è corto" lo hai rispettato in pieno! Uno scritto simpatico, leggero, quasi una filastrocca. Un esercizio di stile? Può essere! Del tutto inutile, forse, ma sicuramente ti sei divertito a scriverlo e questo divertimento, credimi, si è perfettamente trasferito anche a me che l'ho letto! Un unico appunto: ci sono molti termini tecnici "grammaticali" che potrebbero sfuggire a chi è un po' di digiuno di cose del genere, come me.
PS: Ma per caso sei un appassionato di Amici Miei e della Supercazzola?
Stefano M.
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Re: Raccontino soggettivo

Messaggio da leggere da Stefano M. »

Bravo! Il detto "il gioco è bello finché è corto" lo hai rispettato in pieno! Uno scritto simpatico, leggero, quasi una filastrocca. Un esercizio di stile? Può essere! Del tutto inutile, forse, ma sicuramente ti sei divertito a scriverlo e questo divertimento, credimi, si è perfettamente trasferito anche a me che l'ho letto! Un unico appunto: ci sono molti termini tecnici "grammaticali" che potrebbero sfuggire a chi è un po' di digiuno di cose del genere, come me.
PS: Ma per caso sei un appassionato di Amici Miei e della Supercazzola?
Jacopo Serafinelli
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Re: Raccontino soggettivo

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

Stefano M. ha scritto: 15/01/2025, 12:12 Bravo! Il detto "il gioco è bello finché è corto" lo hai rispettato in pieno! Uno scritto simpatico, leggero, quasi una filastrocca. Un esercizio di stile? Può essere! Del tutto inutile, forse, ma sicuramente ti sei divertito a scriverlo e questo divertimento, credimi, si è perfettamente trasferito anche a me che l'ho letto! Un unico appunto: ci sono molti termini tecnici "grammaticali" che potrebbero sfuggire a chi è un po' di digiuno di cose del genere, come me.
PS: Ma per caso sei un appassionato di Amici Miei e della Supercazzola?
Ritrovo qui l'accenno alla filastrocca che, sicuramente, non riesco a capire come possa essere uscito fuori! :roll:
Essere riuscito a divertire è una cosa che mi diverte. Il testo è corto perché, appunto, il gioco è bello finché è corto… fatte salve le dovute eccezioni!
Non sono tuttavia d'acccordo sull'inutilità perché un qualcosa di importante da comunicare il breve gioco ce l'ha!
Non sono assolutamente appassionato delle trasmissioni citate, le aborro …tantomeno della televisione!
Grazie!
Jacopo
Yakamoz
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Re: Raccontino soggettivo

Messaggio da leggere da Yakamoz »

Caro Jacopo,

per costruire un racconto ci vogliono cinque (in realtà sono di più) elementi essenziali: personaggi, trama, ambientazione, punto di vista e tema. Mettiti nei panni di chi commenta il tuo racconto. Qualcosa deve pur scrivere, no? Certo, hai ragione: non è esattamente una filastrocca, non ha i crismi per esserlo; ma non è neppure un racconto. Quindi, si potrebbe considerare una sorta di "microracconto" che ha la sua struttura e un linguaggio che "evocano" una "sorta di filastrocca intellettuale", dove parole e concetti si intrecciano in un gioco di ruoli tra soggetti e oggetti.

"Una sorta di filastrocca, quindi."

Cari saluti, Jacopo,

Antonio

Aggiungo questa cosa qui:

Nel precedente mio commento avevo scritto "paroliere" in un'ampia accezione del termine, perché "parolaio" è più usato come dispreg." Punto.
Ivo Aragno
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Messaggio da leggere da Ivo Aragno »

Ciao, il tuo mi pare più un esempio di virtuosismo lessicale che un racconto breve. Da l'impressione di essere stato scritto di getto, sull'onda di qualche aspetto emotivo e come tale, non sempre è facilmente raggiungibile alla comprensione dei più. Comunque nell'insieme è gradevole, ma soprattutto, breve. Buona serata.
Jacopo Serafinelli
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Re: Raccontino soggettivo

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Ivo Aragno
Proprio così… scritto di getto sull'onda di un meditato disappunto socio/politico!
Mi piace che tu l'abbia visto come un virtuosimo lessicale!
Grazie della lettura e del gradito commento.
Jacopo
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