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Recensione o commento a: Canto di un cane randagio - (Racconto Narrativa, Breve) - di Leonardo_deck:

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Le altre recensioni o commenti

Di Edoardo Angeloni: L'incipit mi fa pensare alla barzelletta del cane ceco che va in Polonia per abbaiare. Pare che in Cecoslovacchia si lavori per il piacere di farlo. In Polonia comincia a diventare importante il contante. Qui il piacere viene dalla meravigliosa descrizione di Melania. In questi ultimi anni passati velocemente ho amato due Melanie. Uno era una splendida bionda ucraina molto fedele al testo. L'altra era una entraineuse nera simile alla foto di play boy che aveva un mio amico nella sua villa di campagna.

Di Bobinsky: Inizia con una risata collettiva, contagiosa, liberatoria, questo quadro impressionista che descrive bene l'alienazione che si prova nell'universo degli sfruttati.
Termina con colori morbidi, con il desiderio di pace e di distacco da una realtà intollerabile.
Qualche pennellata di umorismo paradossale, completa questo breve che ho letto d'un fiato, e mi ha lasciato con gli interrogativi, sulla vita, che ogni tanto è bene porsi.

Di Josephine Cantagalli: Un testo che con lucido disincanto, esplora le profonde verita' insite nella condizione umana attraverso cui si puo' approdare su quell'isola felice,in cui e' possibile scoprire che la Gioia,la Pace e l'Amore,non sono dipendenti dalle condizioni di vita ma riaffiorano nella Liberta' da esse.

Di Ida Dainese: Strano titolo che è perfetto per questo testo così simile a una ballata triste. La vita del protagonista è un susseguirsi di prigioni nelle quali spende giorni e notti. Il lavoro, la vita di coppia, l’amante, sono tutti pezzi di vita faticosa, banale, alienante. I momenti passati al bar sono gli istanti più lucidi in cui si rende consapevole dell’esistenza che conduce e la cosa gli fa ancora più male. Bel testo amaro, una prosa che ha sfumature quasi poetiche.