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Recensione o commento a: Linea gotica - (Racconto Storico, Breve) - di Fausto Scatoli:

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Le altre recensioni o commenti

Di Fausto Scatoli: Ottimo. ti ringrazio delle segnalazioni, vedrai che ne farò buon uso.
e grazie per il commento

Di Namio Intile: Il massacro di Vinca. Ottimo proposito. Ti consiglio comunque una rilettura, per sfrondarlo e rendere il testo più leggero, soprattutto il corsivo ambientato nel '44.
Poche note, Andrea, il nipote, a sedici anni non è più un bimbo. Forse il suo dialogo racconto con il nonno potrebbe essere ricalibrato.
Il maggiore Walter Reder, naturalmente dato il grado, non poteva essere il comandante di una divisione, ma di un battaglione.

Di Fausto Scatoli: Grazie, gianfranco e speriamo che fatti simili non abbiano a ripetersi, anche se molto lo fa presagire, purtroppo

Di Gianfranco39: Un racconto da brivido, ma scritto magistralmente. Bravissimo Fausto!

Di Fausto Scatoli: grazie per lettura e commento, Ida. tra l'altro le tue argomentazioni sono sempre ben presentate e sembrano a loro volta un racconto.
anche qui hai letto i messaggi reconditi, compreso il malessere del padre, che non sa da che parte stare.
hai una capacità non da tutti

Di Ida Dainese: La bellezza di questo racconto sta proprio nell'ombra nera che lo intride, nel dolore cupo di fatti imperdonabili, nella realtà sfacciata di quello che può essere l'uomo quando sceglie il male.
Cinquant'anni di ricordi da sopportare e la consapevolezza di non potersene liberare mai. La comunicazione tra l'anziano e il bambino è fatta di descrizioni e di curiosità, voglia di dire e di sapere ma rimane uno scambio imperfetto a causa del tempo trascorso. Il bambino assorbe l'orrore di un racconto in una vita per lui tranquilla, il nonno si libera per un po' dell'amarezza senza poter guarire. Eppure si deve raccontare, perché quei giorni continuano a ripetersi in altri luoghi, con fatti uguali e peggiori.
Bello è il contrasto tra l'allegria del compleanno e la tristezza del ricordo, bella la figura del padre (Paolo) a metà tra nonno e nipotino, incerto tra il lasciar sapere e il proteggere dalla conoscenza.
Mi piace lo stile di scrittura che resta asciutto senza lasciarsi andare in declamazioni; i versi, il testo, i dialoghi sono ben armonizzati in una narrazione pulita e un po' severa che non si mette a giudicare nessuno ma lascia una buona traccia di amarezza.