Di Giancarlo Rizzo: É il rapporto sessuale, il problema.

Di Paola Salzano: Che dire… mi fa molto piacere, non solo l'apprezzamento della mia poesia, ma soprattutto che tu possa trattare nei tuoi scritti argomenti così attuali e delicati.
Ti ringrazio.

Di Paola Salzano: Ciao Gabriele, il tuo è un commento/riflessione molto bello, scritto da un uomo lo è ancora di più, proprio perché, inutile fingere, viviamo ancora in una società di stampo patriarcale. Mi fa piacere che l'abbia apprezzata.

Di user deleted: Una poesia di denuncia, con un tema dolente, che riesce a trasmettere i sentimenti dell'appello accorato. Questo tema l'ho trattato anch'io, nei miei scritti, mi sta a cuore.

Di user deleted: Da uomo vorrei che le tue parole di denuncia non fossero che una fotografia, una istantanea sbiadita del passato. Purtroppo sono ancora fin troppo reali, fin troppo dolorose da ascoltare, proprio perché ancora attuali. Passi ne sono stati fatti, ma sembrano più un mascherare, un velare ancora con un qualche tipo di conquista data o permessa, l'ipocrisia e rappresentazione come sempre rimasta di stampo prevalentemente maschilista del nostro tempo. La vera conquista sarebbe il non necessitare più di preghiere simili. La verità è che la donna è percepita dall' uomo come una minaccia, ha caratteristiche che a pari livello di intelligenza, studio e nozioni specifiche, la elevano comunque in adattabilità e organizzazione su praticamente qualsiasi campo, a parte forse quelli esclusivamente di natura o portata di una rilevante prestanza di forza fisica, dove anche lì però sono presenti le dovute eccezioni. Quindi il non permettere una reale parità lavorativa o riconoscere eguali diritti e doveri anche in ambito familiare, è solo un segno di paura legato all'egoismo, sul mantenimento della propria posizione dominante ed ancora schiacciante purtroppo, presente nella società. Ottimo testo.

Di Paola Salzano: Grazie per le tue belle parole, Ida.
Questa poesia rappresenta proprio una preghiera di speranza a nome di tutte le donne, con l'augurio che non resti solamente...un fruscio di vento da dimenticare.
TI ringrazio nuovamente.

Di Ida Dainese: Questa poesia è una voce che si leva per se stessa e a nome di molte altre. I versi brevissimi sono come il suono di note musicali che creano un piccolo canto dignitoso che fa appello all'essere umano che ascolta.
Parole senza accusa, che formano piuttosto una preghiera di speranza anche se esprimono gli echi profondi della paura, del dolore, della delusione.
Perché per molte orecchie, che non vogliono sentire, sarà solo un fruscio di vento da dimenticare.