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Le altre recensioni o commenti Di Tiziano Legati: Grazie Isabella per la recensione, le password per me sono una maledizione. La moglie e i figli non vedono l'ora di commentare sarcasticamente questa mia innata propensione a scordare di aver cambiato la password.. Di Isabella Galeotti: Sono nata haimè nell'epoca delle macchine da scrivere manuali della divisumma 14, quindi; quando leggo dei racconti di questo genere mi ci vedo. Non posso scrivere nulla se non che il racconto è scritto bene. La disperazione dell operatore che non trova la passw e quando la trova è scaduta, mi ha fatto morire dal ridere perchè è proprio così. Ripeto perchè io sono dell'epoca delle foto in bianco e nero e quindi mi sono fatta un sacco di risate. Spassoso divertene...e vero.Ps ho notato che mancano degli accenti, sicuramente dovuti alla smania di scrivere questo simpatico raccontino. Di Tiziano Legati: Io sono in un loop infinito tra cambiare password, dimenticarla, cambiarla ancora, scriverla per ricordarla, dimenticare di averla scritta, cambiare password e dimenticarla. Grazie per non avermi fatto sentire il solo in questa pazzesca situazione. Di Ida Dainese: Ahi, ahi, questa è una situazione che le nuove generazioni non potranno comprendere, loro che sono nati a pane e password. Quante volte capita invece questo fantastico momento in cui si inveisce col computer quasi fosse dotato di anima propria come un collega antipatico, un vicino fastidioso, un qualcuno che ti fa arrabbiare. In quei frangenti non lo consideriamo una macchina ma un genio del male nato solo per turbarci l'anima e far salire la pressione. Nel tuo raccontino ci riconosciamo e ne sorridiamo! (Ora ti faccio agitare io: hai scritto "siti cui era solito entrate" )

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