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Le altre recensioni o commenti Di Roberto Ballardini: In effetti ero in dubbio se dare il nome a questo disegno veloce (è poco più di un bozzetto) del personaggio a cui è ispirato, e cioè la Hester di Demonite, il racconto in gara. Personaggio che racchiude in sé tutto il senso di allontanamento, distacco e vaghe reminescenze che volevo dare al racconto e che tu hai colto alla perfezione, come sempre. Ciao Ida! Di Ida Dainese: "Grottesco" è la definizione data a questo disegno e, in effetti, basta guardare il volto del personaggio in primo piano per rendersi conto della bruttezza dei suoi lineamenti, dello sguardo vacuo e dell'insieme spiacevole. Ma non ci si ferma a questo. La desinenza in -ite fa pensare a una sindrome, a una malattia, a qualcosa di contagioso e malsano. Si pensa a questa non gradevole creatura, alla sua condizione non voluta, che l'ha resa una reietta. Il suo aspetto è inquietante ma anche triste, questa figura sta in piedi, da sola, dando le spalle a una città (simboleggiata dalla casa e dal campanile) che sembra rifiutarla. La campana resta immobile e indifferente, il vento soffia, porta via foglie, uccelli e nuvole, ma non ha gentilezza nel muovere i capelli di quest'essere e lascia solo una sensazione di freddo e di condanna.

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