Le altre recensioni o commenti
Di user deleted: Senza voler infierire, mi sento in obbligo morale di manifestare il mio totale accordo con il commento di Marcello Rizza.
Peraltro di divertissement ne ho visto ben poco.
Sorry. Pollice verso.
Di Ibbieffe: Cha paura. Per fortuna il Dragone alla fine ha sorriso benevolo (immagino anche che mi abbia fatto un pat pat sulla testolina)! Rispondo alle 3 domande fondamentali:
1) il racconto non è spontaneo, ma è nato da un giustissimo appunto sulla punteggiatura. Non è nemmeno un racconto, chè io di telefonare a mia madre per lamentarmi dei punti esclamativi limitati in italiano l'ho davvero fatto! È seriamente la trascrizione della mia telefonata, ovviamente ripulita da diverse volgarità e da cose private. Non voleva assolutamente essere una provocazione (e di certo chi di dovere lo ha capito subito) ma un modo scherzoso di far capire che tipo di persona sono;
2) chiedo veramente scusa però, in tutta sincerità e con un pizzico di sfrontatezza, un "sta" senza apostrofo che mi è sfuggito non credo sia un'offesa verso chi si impegna per la lotta ai refusi. Ho riletto 2 volte prima di postare e mi è sfuggito. Ok sì: ho riletto due volte ma l'ho fatto alla velocità della luce perchè non hai idea della situazione in cui ho messo per iscritto la telefonata: potrebbe venirci fuori un altro racconto!
3) questo, che non è nemmeno un racconto, non credo sia materiale adatto a critiche letterarie: è lui in primis un divertissement. Commentare o prendere sul serio una cosa così frivola (Frivolezza è il mio secondo nome) sarebbe offensivo verso le tante cose serie presenti nel sito.
Di Marcello Rizza: Le perplessità del dragone #5. Il Dragone sorride benevolo. Stava per fiammeggiare ma poi ha scelto di riflettere e far riflettere. Ha letto questo divertente racconto ma si è posto tre domande fondamentali. 1. È un racconto spontaneo o nato da una critica, peraltro fondata, a una certa punteggiatura in altro racconto (nulla vieta che sia un possibile spunto anche questo)? 2. Perché, in un sito che si prefigge di valorizzare la lingua e l'intelletto, si pubblicano storie "velocemente", senza curarne nei limiti del possibile i refusi? 3. Perché nei successivi commenti non si ravvisa un vero aiuto e una seria critica letteraria, a favore di un "divertissement" che forse dovrebbe appartenere alla sfera privata? E poi, si chiede ancora una cosa: ha senso "infocolare" questa discussione col suo intervento, visto che ci sono tanti bei racconti qui da queste parti che sono seriamente commentati? Ma poi, alla fine, il Dragone sorride.
Di Ibbieffe: Ciao e grazie per la recensione. Purtroppo una telefonata alla nonnina non la posso fare: i nonni non ce li ho più da diverso tempo (vista la mia grande differenza d'età con le mie sorelle erano già parecchio anziani ai tempi della mia infanzia). Questo in realtà non era un racconto, ma la vera trascrizione (edulcorata) di una breve telefonata che ho realmente fatto a mia madre ieri sera… ih ih ih
Buona giornata e grazie ancora.
Di Isabella Galeotti: Divertente. La mamma la si chiama per "la qualunque" anche per una scusa banale come questa. È stato piacevole leggere questo raccontino, spigliato, senza fronzoli di sorta. Ora aspetto un altra telefonata, magari con la nonnina che è un po sorda. Bravo, rimango in linea.
Di Ibbieffe: Giuro che l'apostrofo nelle contrazioni di "questa" e simili so perfino io che ci va messo: errore di furia e distrazione. "Ibbi" è molto carino e quasi quasi da oggi mi faccio chiamare così, però "Ibby" perché è ancora più cuccioloso. Ti auguro una buona giornata ed anche una buona colazione.
Di user deleted: Ahahah! Vedo che sono diventata fonte d'ispirazione. Hai fatto bene a chiamare la mamma. Le mamme sono sagge! Se la richiami, ti dirà pure che sta, ossia l'abbreviazione di questa, si scrive così 'sta. L'apostrofo sta a indicare che la parola è stata troncata.
Dai, chiama la mamma per chiedere conferma, così viene fuori un altro raccontino!
Risulti simpatico, Ibbi.