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Le altre recensioni o commenti
Di user deleted: Ma no Giancarlo ti prego, continua a provocare che scambiarsi idee è così bello
Di Giancarlo Rizzo: Ma quanto sei cinico! Mi sta bene così un'altra volta non provoco.
Di user deleted: No, non ho detto che bisogna essere per forza liberi
Di Giancarlo Rizzo: Suggerisci forse il "Gran Reset"?
Di user deleted: Per essere liberi bisogna rinunciare a ogni conquista.
Di user deleted: Mi piace sia la parte del bohème con sogni altrui, sia la sopravvivenza sul finale, praticamente potrei fotocopiarmici in questo testo. In gioventù chi ha dentro determinate sensazioni sulla vita ricalca o cerca padri putativi vicino al suo essere, mentre poi con l'andare degli anni (siamo entrambi dell'84) si perde molto anche questa concezione o ammirazione che vivevamo e cercavamo a nostro modo, di riflesso su quello che altri hanno passato, compreso e soprattutto vissuto prima di noi. Anni diversi più coraggiosi sicuramente, più bui (i loro), più veri in fondo, ma proprio per questo più vissuti in prima persona. Adesso invece nonostante anche i nostri anni diversamente dai loro lo siano, sono però molto più sovra palcati su troppe inutilità e patine dispersive di sorta che ci tengono ognuno a propria misura al giogo, quindi si è perso questo lato oscuro, malinconico romantico del vero artista, del dannato e maledetto. Semplicemente al nostro tempo risulterebbe finto, non autentico, anacronistico, essendo ora il mondo stesso molto più artificioso, nonostante il pensiero scaturito da dentro sia più che reale. (Lo scoppio di questa guerra così a noi vicina, ha già scosso tremendamente tutto questo difatti, lo ha riportato più sulla nostra reale realtà) Quindi si, hai ragione, hai colto nel segno adesso siamo ratti nascosti nel buio, cercando nel sopravvivere a tutto questo, di non lasciare morire anche l'ultimo tocco, quest'ultimo lascito di questa dannazione interiore che ancora come allora, ci pervade.
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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