Di user deleted: é stato un piacere
in ogni caso é bene evitare la diretta o la trasversale libera col sole, non tanto per il caldo e la luce ma per le radiazioni.

Di Silvia S. (Yurika 2S): Grazie del commento Carving! Non hai tutti i torti in effetti.

Di Silvia S. (Yurika 2S): Se per quello anch'io non lo sopporto, è troppo luminoso. È un po' fastidioso, ma ci è necessario per la vita sulla terra, ed anche il sole cambia di stato bruciando, quindi l'essere vivente è relativo a livello d'importanza. Ahaha, scherzi a parte, grazie mille del commento Bravoautore!

Di Silvia S. (Yurika 2S): Grazie mille del commento Gabriele. Sembrerà sintetico, ma sono d'accordo con quanto hai scritto. Diciamo che non amo molto pensare all'essere "il sole di me stessa", ma mi rendo conto anche di non avere scelta e che piano piano, passerò dalla contemplazione all'azione. Giustamente, avendo molto tempo dalla mia, capita che mi guardi dentro in questo modo; ed è qualcosa che non mi dispiace per nulla.

Di user deleted: Il sole é una stella strana, a me non piace molto.Trovo che l'hai sempre negli occhi, anche se non lo guardi, se non fai attenzione ti irrita gli occhi anche quando arriva di lato.
Inoltre la sua luce evidenzia ogni imperfezione o presunta tale, dallo sporco anche minimo sui vetri ai difetti di qualsiasi cosa riesca a illuminare.Tu, invece, sei una persona, un essere umano, non puoi essere fissa, sei viva, ti muovi, cambi.
Il sole, qualunque cosa sia, non é vivente, tu si!

Di user deleted: Ciao Silvia, hai scritto un testo molto personale ed intimo, non è da tutti aprirsi così. Detto questo, comprendo il tuo sentire, diversamente da te io mi muovo un poco, quello che basta, cerco, di non rimanere totalmente fisso in me stesso, mi muovo internamente quindi, prima che esteriormente. Ma a questo o ci sei già arrivata tu stessa, o ci arriverai a breve al perché va fatto (ci arriverai da sola). Tu hai detto di non sentire un tuo preciso scopo, io credo invece che lo scopo mio, tuo e di ogni singolo essere umano sia alla fine di tutto questo, solo uno, comprendere se stessi e comprendere tramite questo l'universo stesso che ci circonda, due universi interi ben distinti quindi. Uno diverso per ognuno, personale, intimo, non condivisibile se non in minima sua parte, l'altro è tutto quello che ci circonda e ingloba. Se tutti si muovono, se tutti corrono dietro a loro stessi, tu stando ferma (o muovendo più lentamente) invece hai il dono più grande che è possibile avere, il tempo. Hai l'enorme dono di poter riflettere, comprendere, osservare te stessa con molta più attenzione, seguendo anche a questo, come hai detto tu stessa, il tuo fare da spettatrice, da osservatrice anche degli altri (quindi dell'universo esteriore al tuo) che invece chi muovendo solo freneticamente, in questo stesso suo correre lungo e nella propria vita perde per questo irrimediabilmente il suo stesso ultimo scopo, quello che accomuna tutti, cioè capire e comprendere veramente chi si è davvero. Il testo che hai scritto dimostra semplicemente questo fatto. Devi essere tu il sole di te stessa, non per gli altri, per te stessa. Portare alla luce chi sei e quello che ti circonda, per quanto ti è possibile e concesso farlo.

Di user deleted: A volte troviamo la qualità che ci manca in qualcuno che a sua volta è interessato a noi. Quando accade può essere stupendo. O tremendo.
Comunque essere un sole è una bella qualità, qualcuno magari la cerca