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Le altre recensioni o commenti
Di Maria Cristina Tacchini: Concordo. A ciascuno la propria scelta.
Per quanto mi riguarda, e giusto per viaggiare tra il serio e il faceto, un'ammiccante tazza di caffè mi accende i motori del cuore e mi boicotta la troppo bacchettona ragione. Così, ad esempio, anche lo scrivere mi sgorga più istintivo e pirotecnico, mentre la ragione sonnecchia e lascia fare. Grazie per le sempre interessanti considerazioni. Buona giornata. Di Giancarlo Rizzo: É questione di carattere? Ci sono persone che non sanno far altro che pensare; e lo fanno anche per gli altri mentre questi si bevono il caffè. A buon diritto, è per vivere meglio la propria vita che pensare poco diventa addirittura necessario. A ciascuno la propria scelta.
Di Maria Cristina Tacchini: Grazie per il tuo apprezzamento e per le tue considerazioni "di vita".
Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che ci interroghiamo sempre meno, troppa fretta e troppo iper-tutto ci allontanano dalla nostra vera Essenza, o forse ce ne serviamo come alibi per non doverci scrutare troppo dentro? In fondo, è molto più comodo incollare gli occhi ad uno smartphone o fare incetta di "giocattoli" nei centri commerciali. La petizione per includere il caffè tra le droghe leggere ha già la tua firma, grazie per la spiritosa condivisione. Rigorosamente nella moka sbruffona, però… Buona giornata. Di user deleted: Mi piace questo tuo modo di scrivere poetico. Da bambini si vede tutto in modo semplice, inconsapevolmente romantico. Le considerazioni che fai riguardano, in fondo, gli adulti di ogni tempo, le società che affrontano crisi, guerre, malattie e poi ne vengono fuori. Oggi sushi e smartphone, ma già solo ieri erano hamburger e tv… è così che va il mondo, poi non è detto che vada nella giusta direzione.
Ci interroghiamo poco e questo è un male e lo facciamo sempre meno… malissimo. Annoveriamo il caffè tra le droghe leggere o no? Va bene uguale. |
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
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striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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