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Wed 17 July, 20:27:29
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Recensione o commento a: Hai sbagliato Dio - (Altro Filosofia, Brevissimo) - di Giancarlo Rizzo:

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Le altre recensioni o commenti
Di Giancarlo Rizzo: Tutti siamo coscienti, altro è il riconoscerlo.
Di user deleted: Hai ragione, ovvio che il cervello lo abbiamo, fortunatamente. Faccio una domanda. Adesso secondo te c'è coscienza, oppure è una meteora? Per me al giorno d'oggi è una meteora.
Ciao
Di Giancarlo Rizzo: Se rileggi attentamente il mio testo troverai il passaggio in cui dichiaro che il cervello dell'uomo pensa naturalmente che esista un dio per il principio di causa effetto. Chi crede che Dio esista è normale. L'ateo è un ribelle che fa della Coscienza la ragione della Ragione.
Di user deleted: Ha ragione Mauro Conti secondo me.
Giancarlo a cosa credi in definitiva?
Alla scienza, oppure sei una persona scettica in tutto?
L'Universo chi lo ha creato secondo te? DIO per me.
Prima che arrivasse l'uomo? Una minuscola cellula che poi si è evoluta nel tempo per me.
PER TE?
Di Giancarlo Rizzo: Qualsiasi concetto noi creiamo è assolutamente solo a misura d'uomo, ovvero è creato da noi. Altro è dire che quei concetti rappresentino enti reali fuori dalla nostra realtà.
Come fai a dimostrare il contrario? Come fai a dimostrare che Dio esiste? Nessuno può farlo. Puoi solo affermarlo per fede e questa è a sua volta solamente una creazione umana, un sentimento (mentale e soggettivo). La fede esclude la ragione e viceversa.
A ciascuno la propria legittima scelta.
Di Giancarlo Rizzo: Caro Jacopo, stabilito che storicamente è assodato e scientificamente provato che l'uomo senta il bisogno di credere negli dei o in un solo Dio (non fa differenza) e che solo con la ragione riesca a liberarsi dalla soggezione metafisica, non sarei così caustico nei confronti della religione.
Preciso subito che questa è sempre stata usata dal Potere per soggiogare i popoli e sfruttarli per autosostenersi con le conseguenze assurde che da secoli vediamo accadere, e questo genera sconforto nelle persone intimamente oneste. L'essere religioso aiuta l'uomo ad elevarsi spiritualmente fino al massimo livello che l'arte in tutte le sue forme ci manifesta. Dire che il concetto di Dio/dei sia ruggine mi sembra offensivo, quanto invece debba essere imputato a coloro che da sempre hanno costituito la classe clericale dominante (pur con tutte le debite eccezioni).
Di Mauro Conti: Giancarlo, Dio è infinito ed eterno perchè è Dio, altrimenti era un uomo (omuncolo) come noi. Parti dal presupposto che tutto ciò che non sia "a misura di uomo" non esista. Tanti concetti non possono esistere nella nostra realtà (di uomini) e allora sono falsi? inventati? fittizi? Aleatori? Io non credo proprio… Dio è uno di questi, uno dei tanti. Ciao.
Di Jacopo Serafinelli: Mi intrometto umilmente in questa discussione che come ogni discussione sul tema inizia e finisce adornata da una collana di punti interrogativi.
Faccio una domanda: Cosa c'è di diverso tra una religione monoteista ed una politeista?… pensateci… nulla se non il numero!
Dei… Dio… è tutta ruggine che arrugginisce il Mondo!
Jacopo
Di Giancarlo Rizzo: Piccola osservazione: non capisco come si possa avere fede nel Nulla.
Perché il dio che viene descritto dai credenti è un controsenso nei termini nei quali viene appunto descritto: infinito ed eterno.
Queste sono parole che hanno un significato preciso; ebbene queste parole significano concetti che non possono esistere nella nostra realtà dove lo spazio e il tempo sono finiti. Un Dio simile non può esistere, perché con quegli attributi equivale al nulla, dunque non esiste.
In che tipo di Dio crede una persona che parla italiano? Un Nulla?
Occorrerebbe cambiare la descrizione del Dio, ti pare? Altrimenti c'è confusione.
Di user deleted: Ciao Giancarlo, non mescolare la scienza con la religione per favore, sono completamente diverse.
1 c'è chi ha fede in Dio
2 c'è chi crede alla scienza
3 c'è chi è ateo
4 c'è chi crede alla filosofia
ci sono molte credenze
e ci sono molte religioni, ma fare paragone con discorso alquanto scientifico e religioso per me non va affatto bene. Completamente diversi tra loro.
Di Giancarlo Rizzo: La religione è nella natura dell'uomo nel senso che, come dimostrato dalla storia, l'umanità ne ha bisogno; non solo, pare che lo stesso cervello sia strutturato per accettare il fatto che se esistiamo è perché siamo l'effetto di un intervento divino che ne è la causa. Il principio di causa-effetto è alla base della nostra logica scientifica, è radicato nel nostro cervello, ma essendo un principio utile alla rappresentazione che diamo della realtà, e dipendendo questa rappresentazione dalla cultura scientifica con cui ci riconosciamo, sappiamo che non può essere determinante in assoluto. Quindi non contesto la validità delle religioni e per primo dubito della validità della logica scientifica come verità assoluta. Ciò premesso, ripeto che non posso sapere se Dio esiste, ma posso sentirne l'esigenza e questa sensazione so per certo che è una illusione mentale. Illusione molto comoda per risolvere i problemi esistenziali. Se togli Dio ai credenti, cosa resta della loro vita?
Vedi: essenzialismo-psicologico.html
Di Mauro Conti: Grazie dell'informazione, pensavo che l'assenza di Gabriele fosse momentanea, mi spiace ci abbia lasciato, le vostre "diatribe" erano pura commedia (nel senso teatrale, ovvero molto ben articolate).
Per ribattere alla tua idea, è affermazione molto forte il dire che la fede è fuga dalla realtà, metti in discussione tutto il potere spirituale di qualsivoglia confessione religiosa. Ti procuro una copia di Critica alla ragion pura di Kant
Di Giancarlo Rizzo: Io non so se Dio esiste, ma so per certo che quello che riesco a immaginare è un'illusione mentale e anche quelle situazioni che derivano dalla "presenza" di Dio non possono essere altro che conseguenze di quella illusione, dunque non vere.
Quindi avresti ragione nel considerare la vera fede priva di " toccare, vedere, sentire" come dici; ma siccome questo esclude la ragione, personalmente giudico la fede come una fuga dalla realtà.
Gabriele, mi spiace, ma ha abbandonato BraviAutori.
Di Mauro Conti: Ciao Giancarlo, posso dire innanzitutto che hai sollevato una questione "gigantesca", sia letterariamente sia culturalmente, nonché religiosamente. Sono domande enormi quelle da te poste. Dio c'è? Esiste? Quello che noi immaginiamo sia Dio è realmente Lui? Che immagine si fa l'uomo di lui? Aggiungerei: Un uomo moderno percepisce e immagina Dio come un uomo antico? La tecnologia e le scoperte scientifiche possono avere delle influenze su questa concezione?
È un questione che racchiude in se, posso dirlo? due millenni?
Concludo la recensione complimentandomi come sempre per i tuoi interrogativi sempre interessanti a che se, il più delle volte, irrisolvibili, proprio perchè altamente filosofici (Gabriele Pecci, dove sei?) e per loro natura NON possono avere una risposta e un riscontro (umano).
Una cosa la dico però Giancarlo: esiste la FEDE. Ovvero il credere anche senza il toccare, senza il vedere, senza il poter sentire. Anche questa è effimera?
Ciao un saluto.






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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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