Di Fabio b: Ciao Jacopo mi hai fatto venire i brividi. Io ho scritto queste righe qualche anno fa, e francamente non ricordo che può avermi "ispirato", rileggendola forse musica ribelle di Eugenio finardi, ma credo invece mi sia uscita così, per caso.
Però se anche ho 49anni mi sento in tutto e per tutto figlio del sessantotto e della sua musica ovviamente.
Riki maiocchi mi è sempre piaciuto. questa è una grande canzone ai suoi tempi anticipò di due o tre anni il vento del movimento. Ascoltavo questa canzone da bambino nei 45 giri dei miei genitori con un "mangiadischi " arancione e ci passavo i pomeriggi.
Maiocchi se non ricordo male lo vidi dal vivo in uno show di red ronnie intitolato una rotonda sul mare, ma era irriconoscibile, invecchiato male e si commosse prima della sua esibizione quando entrò in scena sulle note di questa canzone ed il filmato che lo ritraeva all'apice della giovinezza della bellezza e del successo.
Mi rimase in presso cosa può farti la vita a volte, dopo un passato di successi privilegi quasi adorazione mi sembra facesse il metalmeccanico, niente di male anche mio papà era metalmeccanico, ma credo che per Riki non fu la stessa cosa. Ora mi sembra sia morto credo di nostalgia e crepacuore ma resterà un grande comunque sia.
Mi hai fatto un grande regalo mi sono quasi, o senza quasi, commosso, ricordando e ascoltando la canzone.
Ti ringrazio tantissimo

Di Jacopo Serafinelli: @Fabio b
(link)
Mi hai fatto ricordare una vecchia canzone del '66… ma la vedo dura e ti riporto quì un mio pensiero:
"L'assoluto predominio del superfluo è la ruggine del mondo."
Jacopo