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Recensione o commento a: Impalpabile - (Racconto Narrativa, Breve) - di Bruno Magnolfi:

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Le altre recensioni o commenti

Di Giancarlo Rizzo: La stagione del Dragone #9
È il racconto di una situazione malinconica di una persona che nella solitudine cerca un modo per lenire la tristezza.
La fantasia serve per evadere e per vivere altrui esperienze rubando gesti lontani.
Lo sguardo che incrocia quello di un bel ragazzo è sufficiente per creare un aggancio mentale così forte da far innamorare.
Lei lo sa che è un legame fatto di niente, ma è l'unico modo per uscire dalla prigione.
Molto bello.
Ma perchè ogni tanto non vai a capo?

Di Dodarella: Una storia che cattura. Bella.

Di Antonio: Un mondo di fantasia: probabilmente lei vede ciò che realtà non c'è. Immagina una vita osservando da dietro un vetro, e la spera così, creando una storia dal nulla: in fondo, a lei questo serve.
Un mondo visto da un punto lontano e diverso, visto andare via più veloce, sempre più veloce rispetto a chi guarda e crea. Mobilitando i pensieri si nasce sempre e si fa nascere. Ma tutto è troppo poco, come lo spazio dove la narratrice deve muoversi e come lo spazio dove lei può guardare, da sola, soltanto.
(mi riferisco a "impalpabile")

Di FlintLunanera: Un racconto raffinato nella sua capacità di comunicare una suggestione. Trovo che l'dea di un amore non detto, confrontato ad un amore istituzionale assai parlato, ti abbia dato l'occasione di creare un magnifico cammeo. Complimenti

Di FlintLunanera: Sicuramente il piacere di dipingere il quadro ha sopraffatto l'elaborazione del soggetto, che a parer mio resta un po' troppo sospeso e abbandonato all'immaginazione del lettore. Ti consiglio di articolare un po' di più il profilo dei personaggi e l'evoluzione della storia.

Di Massimo Baglione: 5 aprile 2010 �? Il tramonto di tutti i pensieri (alla fine del giorno)

Bello come hai descritto l'ambiente. Ma alla fine cosa fanno, si suicidano tutti assieme (tipo setta religiosa) o se ne vanno per tornare il giorno dopo (tipo "sun-watching")?

Di Massimo Baglione: Troppo breve questo testo per poterlo gustare appieno. Ottimo lo stile narrativo e, al contrario di quello che potrebbe lasciar intendere il titolo, molto palpabile l'atmosfera.
Mi ha ricordato un film di un tizio che se ne stava sempre in casa e alla fine fa amicizia con un ragazzo di colore che gli entra in casa per rubargli qualcosa per una prova. Roba da gang. Un bel film, non ricordo il titolo.

Di Dino: Un racconto impalpabile, creato da una relazione inesistente, ma che imbriglia il lettore coinvolgendolo in una complicità che da spessore allo scritto. Molto bene.