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Sun 03 November, 17:41:48
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Recensione o commento a: Sindone - (Poesia Narrativa, Breve) - di Paolo Maccallini:

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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Questi versi mi hanno colpita per la forza e la semplicità delle parole, per il dolore che sta dietro alle frasi, per il grido che rimane inascoltato. A parlare qui è l'Uomo, che contempla e comprende la sofferenza del Dio in corpo umano, perché l'ha provata e la prova in misura maggiore e per un tempo più lungo, con la stessa ingiustizia subita da innocente. Le Sindoni umane hanno volti di bambini, di donne, di giovani e di anziani, colpiti spesso da malattie, da assassini, da destini spietati. Un oceano cosmico di dolore capace di ferire anche l'orecchio di un Dio lontano.
Di Paolo Maccallini: In effetti viene da chiedersi: ma era proprio necessario il sangue di Gesù per riscattare l'umanità? Ma allora il sangue che versiamo noi esseri umani da millenni non basta? E' acqua?

In pratica ciascuno di noi è un condannato a morte (perchè di fatto siamo tutti condannati, ma non conosciamo il giorno dell'esecuzione né il metodo: sarà una sorpresa!) e in oltre siamo torturati di tanto in tanto, chi più chi meno. E non basta questo a riscattare i nostri peccati? L'assoluzione non ce la conquistiamo già noi con il nostro sangue?

Sono questi temi interessanti. Ciao Pia!
Di Pia: Dio ha sofferto per un nanosecondo rispetto al tempo dell'umanità, un tempo infinito considerando che va tutto a peggiorare. Dovrebbe chiedere perdono a moltissime persone, alle vittime dell'olocausto, a quelle delle malattie, della miseria e quant'altro non sto ad elencare. La poesia di Paolo è quanto di più realistico io abbia letto negli ultimi anni, anche perchè sono stanca di sentir parlare di misteri divini
Di Angela Di Salvo: Osservando la Sindone, il poeta riflette e si interroga. Certo, Cristo ha sofferto sulla croce, ma la sua sofferenza è stata quella di un singolo e si è consumata in poco tempo. Invece le sofferenze di tutta l'umanità hanno un peso e una portata di incalcolabili dolore, terrore e angoscia. Un Dio che si è fatto uomo per salvare gli uomini dal peccato originale, perché non si è sacrificato per salvarli dalle terribili sofferenze che li affliggono dalla notte dei tempi? Che senso ha avuto questo sacrificio, se tutto questo male continua a esistere e a tormentare l'umanità, anche la più innocente? � questo un mistero a cui non si può dare alcuna risposta.
Di Giuseppe Novellino: In una baracca del campo di Birkenau hanno trovato questa scritta incisa sul legno:"Se Dio esiste, deve chiedermi perdono". E' una bestemmia, ma è anche il fiero grido di dolore di chi ha dovuto subire e vedere sofferenze che forse non hanno uguale nella storia. Perchè Dio permette tutto questo orrore, che gli uomini fanno e gli uomini subiscono? E' infondo quello che si chiede anche il nostro autore di "Sindone". La sofferenza dell'uomo può raggiungere livelli inimmaginabili e a volte sfugge al senso. Cristo ha voluto partecipare alla nostra condizione, si è incarnato, ha sofferto...certamente condividere le nostre sofferenze. Ma l'uomo non può rinunciare a interrogarsi...a interrogarlo. Mia nonna diceva che Dio manda il freddo secondo i panni. Sarà poi vero?






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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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