La nostra comunità si basa sulla condivisione e sul confronto. Per favorire un ambiente di discussione costruttivo, chiediamo a tutti gli utenti di essere trasparenti riguardo all'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale per pubblicare qui opere e recensioni. In questo modo, potremo apprezzare appieno le peculiarità di ogni contributo e promuovere un dibattito stimolante.
Nota: le recensioni e i commenti devono essere lunghi almeno 30 battute e devono riguardare il contenuto dell'opera, meglio se critiche, costruttive e collaborative. Saranno eliminate dallo Staff le recensioni se saranno: offensive, volgari, chiacchiere e (se scritte da visitatori) presunte autorecensioni dell'autore o banali "bello, mi è piaciuto".
Nota: le recensioni e i commenti sono tuoi e modificabili per 2 giorni, dopodiché diventeranno di proprietà dell'autore che hai recensito o commentato.
Le altre recensioni o commenti
Di Gianluca di Castri: Mi è piaciuto, un testo che si legge volentieri e che crea nel lettore l'aspettativa di sapere come va a finire. Il finale resta in sospeso, non si riesce a comprendere cosa l'esploratore abbia trovato e cosa gli sia accaduto. A quando l'allegato al rapporto, che dovrebbe essere prodotto "entro trenta giorni". Saluti e congratulazioni. GdC
Di Ida Dainese: Un bel racconto dove la sorpresa riesce proprio bene. Stile perfetto per l’epoca e per il tipo di rapporto che bisognava scrivere, giusta esposizione dei sentimenti di curiosità propri di scienziati appassionati. Un po’ troppo appassionato il viaggiatore che deve aver assaggiato qualcosina della merce scoperta. Affascinante il modo in cui il lettore viene ingannato dalla visione futuristica che solo dopo il finale rivela la seconda interpretazione.
Di Sphinx: Molto carino, fa parte di un genere fantascientifico in cui mi identifico molto. L'idea di scriverlo sotto forma di documento del 1936 relativo a un esperimento è la ciliegina sulla torta. Usando un metodo narrativo "tradizionale" forse si sarebbe perso qualcosa, invece così devo dire che è perfetto. Non ho visto refusi.
Di Andrea Leonelli: Davvero ben studiato e strutturato questo racconto che è fantascientifico durante tutta la, narrazione per diventare esilarante e stupefacente nel finale. Ultimo paragrafo direi fulminante! Scritto sotto forma di relazione scientifica rende semplice e chiaro lo svolgimento degli eventi. Brillante davvero la conclusione!
Di LeonardoColombi: A dire il vero ho letto e commentato l'opera in oggetto su Terre di Confine.
A titolo di cronaca, riporto pure qui il mio pensiero: Letto davvero con piacere e piacevolmente sorpreso dalla rivelazione del finale. Tutto il racconto è realizzato a mo di report scientifico, un esperimento eseguito e rendicontato con tutti i crismi del caso. A mio avviso l'impostazione, il registro scelto e il lessico ben si prestano a convincere il lettore di stare ad assistere a un vero tentativo di viaggio spazio temporale. Accennando tra l'altro a nomi reali che ammiccano a congetture su esperimenti di cui, magari, si ipotizza l'effettiva realizzazione. Magari addirittura sono stati condotti per davvero. O forse no. Insomma, per dirla alla Giacobbo,"chi può dirlo". Il resoconto dal futuro, comunque, è ben reso, verosimile, inquietante e accattivante. Descrive uno scenario che si potrebbe scambiare per post-apocalittico o simile. Forse l'anno scelto è un po' troppo in là , ma poco importa: permette di spiazzare ancor di più il lettore nella rivelazione finale. Quanto a ciò con cui l'esploratore entra in contatto e ciò che viene scoperto in seguito al suo ritorno, devo dire che la trovata è più che spiazzante e divertente. In fondo, se anche si viaggiasse nello spazio � tempo, chi lo sa cosa si potrebbe evincere e comprendere del mondo che si presenterebbe dinnanzi a noi? Complimenti all'autore, quindi. Di Roberto Guarnieri: Beh veramente non era intesa come visione "futuristica", se qualche anno fa andavi in quella collina a mezzanotte ti assicuro che vedevi proprio quello che ha visto il Viaggiatore.
Di Alessandro Napolitano: Azzeccato il tono con cui hai descritto la storia, sia la prima parte "governativa" che la seconda, quando il personaggio racconta del suo viaggio.
Per lui le cose non sono troppo cambiate, è passato dalla schiavitù della guerra a un futuro pieno di ombre, e non solo per le condizioni atmosferiche. E quelle visioni di uomini ammassati e tutti in in fila, potrebbero avergli ricordato le deportazioni ebraiche durante la seconda guerra mondiale. Per noi abitanti del 2000, il finale che hai voluto raccontare, rappresenta un'ipotesi futuristica neanche troppo azzardata. Molto bello, complimenti. Di Cazzaro: Ben scritto, plausibile nella sua impossibilita', ben descritto con gli occhi di un osservagore del 193x. Non particolarmente lungo, non si fa fatica a riconoscere gli oggetti "futuribili"
Difetti? Non capisco perche' sia in .doc non potevi stamparlo in pdf? Magari provando a scriverlo in multirama come una piccola avventura esplorativa piazzando il lettore nel futuro? Sarebbe stata una bella micro avventura multitramica! Di Giuseppe Novellino: Realismo fantascientifico: così potrei definire questo racconto ben costruito. Si basa su un'idea abbastanza originale, cioè il fatto che l'esperimento non viene fatto dal solito scienziato dei giorni nostri, ma da noti ricercatori vissuti negli anni Trenta. Quindi tutta la vicenda, in forma di relazione, aquista una straniante dimensione pseudo-storica. Allucinante, visionaria , la scena del futuro immaginato fra circa 200 anni. Un buon omaggio a Wells, ma anche ad altri scrittori che hanno trattato il tema dei viaggi nel tempo.
Di Angela Di Salvo: Il racconto ha inizio con una introduzione relativa a un ipotetico "RAPPORTO RISERVATO", compilato il 14.06.1936 e inviato al Presidente del consiglio, circa un eccezionale esperimento compiuto nel laboratororio di due eminenti fisici e scienziati Fermi Enrico e Ettore Maiorana che pare abbiano messo a punto una apparecchiatura elettronica (chiamata CRONOS) costruita allo scopo di inviare avanti nel tempo un essere umano per la durata di 40 minuti. Viene riportata anche una testimonianza della "cavia",sottoposta alla sperimentazione, che descrive il futuro (di 200 anni più avanti) come un mondo molto diverso,popolato di uomini "strani" ,vestiti tutti allo stesso modo e che escono di notte, facendo la fila davanti a una costruzione "mostruosa" dove vengono distribuite delle strane pillole. Dichiara che cercherà di recupare qualcuna di quelle che a lui sembrano dei "medicinali", poi interrompe la registrazione.
Al suo ritorno,avrà perso le sue facoltà cognitive e sarà un vegetale. Che cosa gli sarà accaduto? Il racconto è orginale e molto fantasioso. La vicenda, riferita in modo oggettivo e con una prosa quasi "scientifica",(rafforzata dal riferimento "storico" a Fermi e a Maiorana)prospetta uno scenario molto inquietante. Il testo si legge con interesse e da' al lettore l'impressione che l'esperimento sia stato realmente effettuato. |
L'associazione culturale BraviAutori sopravvive solo grazie alle piccole donazioni. Se il nostro sito ti è piaciuto, se vuoi contribuire alla sua crescita e allo sviluppo di nuove iniziative, se ci vuoi offrire una pizza, una birra o proprio non sai scegliere chi far felice, considera la possibilità di fare una donazione. Oppure acquista uno dei nostri libri. Puoi usare PayPal (qui a fianco) oppure seguire le istruzioni in fondo a questa pagina. Per ulteriori informazioni, scrivete alla .
Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
Special thanks to all the friends of BraviAutori who have
contributed to our growth with their suggestions and ideas.