Di Fausto Scatoli: Piaciuto parecchio. ottima rappresentazioni degli ultimi istanti di vita che le due protagoniste decidono di spendere nel migliore dei modi. perlomeno in quello che appare il migliore, data la situazione.
ben scritto, nessuna osservazione da fare.
complimenti

Di Marco Posata: Molto bello il contrasto tra l'amore e la morte, riesci a racchiudere in atto cosi fisico tuttal'essenzialità dello spirito umano, oltretutto senza mai scivolare nel volgare. Anche se breve riesci a perforare l'anima del lettore e proiettarlo in un contesto reale ma nello stesso tempo astratto incuneando la visulae del lettore in una scena vissuta quasi direttamente in prima persona. Bravo davvero

Di Simone Pelatti: Racconto veloce e intenso, fortificato dal contrasto tra la razionale consapevolezza della morte imminente e l'appassionata volontà di godere della vita. A causa di un guasto alla loro astronave, due ragazze sono le uniche superstiti dell'equipaggio, pur consce del breve tempo che rimane loro da vivere. Piuttosto che disperarsi per la situazione o cercare una improbabile via di scampo che sanno non esistere, le due si uniscono nell'amore e ne godono vicine fino all'ultimo respiro, all'ultima frase che non contiene nessuna speranza.

Di Andrea Leonelli: Intenso, la disperazione e la consapevolezza di dover morire uniscono le due componenti superstiti dell'equipaggio di una sfortunata astronave. L'ineluttabilità della morte spinge le due ragazze a cercare la vita vivendo passionalmente e sessualmente gli ultimi atti di sesso disperato. La vicinanza di un essere vivente prova a far da ancora alla vita che inevitabilmente sfugge. Doloroso.

Di Angela Di Salvo: Il racconto è ambientato nel futuro (214. Lara ed Eva si trovano in un'astronave che sta esaurendo le riserve energetiche. Gli altri dell'equipaggio sono morti nel tentativo di riparare il guasto. Restano da sole a vagare nello spazio e non hanno l'autonomia per raggiungere il posto più vicino che dista tre ore di viaggio. Ci sono solo loro, consapevoli che non potranno evitare la morte e nell'attesa che sopraggiunga, si aggrappano all'ultimo lampo di intensa vitalità che può dare un rapporto sessuale, ove si realizza una profonda intimità e attraverso il contatto con il corpo dell'altra, è possibile accettare l'atroce idea che la vita se ne andrà via inevitabilmente. E' un modo per non pensare, per evadere dalla passività dell'attesa, per vivere gli ultimi istanti dell'esistenza immerse nel piacere e nel godimento (che diventano un estremo atto d'amore). Non una preghiera, non una invocazione a un Dio a cui non si crede più, solo la fine. E dopo che l'ultimo pensiero balena nella mente di Eva, la coscienza si spegne.
Resta solo il nulla.

Di Giuseppe Novellino: Raccontino erotico fantascientifico che riesce a comunicare una certa sensazione sul grande mistero della vita e della morte. Due donne sono rimaste sole su un'astronave alla deriva. Nel momento estremo della fine si abbracciano, fanno sesso. Vorrei dire anche che si amano, per quel loro aspettare la fine abbracciate. Lo stile è nel complesso fluido e corretto. Non capisco la funzione di quei quadratini che compaiono alla fine di alcune frasi.