pagine viste: ...
...no javascript...
Benvenuto, visitatore
     
Thu 18 July, 02:59:58
logo

Recensione o commento a: Un secondo anzi due - (Racconto Narrativa, Breve) - di Isabella Galeotti:

Mancano 250 battute affinché questa recensione possa partecipare al nwClub dei Recensori.


Nota: le recensioni e i commenti devono essere lunghi almeno 30 battute e devono riguardare il contenuto dell'opera, meglio se critiche, costruttive e collaborative. Saranno eliminate dallo Staff le recensioni se saranno: offensive, volgari, chiacchiere e (se scritte da visitatori) presunte autorecensioni dell'autore o banali "bello, mi è piaciuto".

Nota: le recensioni e i commenti sono tuoi e modificabili per 2 giorni, dopodiché diventeranno di proprietà dell'autore che hai recensito o commentato.




NO JAVASCRIPT
NO BUTTON





Le altre recensioni o commenti
Di Isabella Galeotti: Mi scuso per il ritardo nella risposta. La ringrazio per la bella e approfondita recensine
Di Paola Salzano: È un brano che ho letto con viva partecipazione alle vicende della protagonista, il cui destino sembra accanirsi contro di lei e la sua famiglia. Mi sono anche immedesimata nella sua disperazione, quando sembrava non ci fosse nessuna via di scampo,gioendo nel finale liberatorio. Bello questo racconto, perché lascia spazio alla speranza ed al riscatto. Apprezzata anche la tensione creata dall'autrice nella descrizione della tempesta, grazie al linguaggio sapientemente utilizzato.
Di Isabella Galeotti: Ida l'idea di scrivere un raccontino come questo è arrivata purtroppo dagli eventi che si sono abbattuti in ligura qualche anno fa. Sia Genova che le 5 terre. Grazie.
Di Ida Dainese: Salvata per ben due volte, prima dalla zia poi da Luigi. O scampata per ben due volte, si potrebbe dire.
I fatti raccontati sembrano dimostrare come la vita abbia lottato duramente contro la morte pur di strapparle quella creatura. Il prezzo da pagare per la sopravvivenza sta nel dolore di ricordare quelle persone care perdute, il premio invece sta nel modo in cui può raccontare di loro, nella ricchezza dell’affetto di un marito, dei figli e dei nipoti. Sono convinta che la vita sia sempre la scelta migliore e mi piace l’immagine di quella corda a cui lei si aggrappa come a un cordone ombelicale, per rinascere con una nuova vita e un nuovo nome.
Il grande tornado che devastò la Riviera del Brenta nel luglio del 2015 passò a pochi metri da casa mia. Ripenso spesso a quello che ho vissuto in questi due anni che sono seguiti. A quello che ho fatto, a chi ho incontrato, a quello che ho donato. Sono solo due anni e allo stesso tempo un universo intero.
Di Isabella Galeotti: Ti ringrazio per essere passato di qui. Mi è piaciuto il tuo pensiero sugli interpreti principali della storia. Infatti la corda salda, lega, trattiene in questo caso è rimasta proprio ben legata ad Annalisa.
Di Arturo Bandini: Scrivi qui la tua recensione…
Bel racconto. Bellissimo finale. L'invito ad uscire da parte di Luigi è il segnale che la sua corda è rimasta sempre tesa per continuare a salvare Annalisa e tenerla ben salda alle cose migliori della vita.

Di user deleted: Mi è piaciuto il tuo racconto, perché da adolescente ha vissuto un esperienza analoga. Nel mio caso si tratto di un tornado al mare, che fece affondare un ferry boat con diversi morti e devasto il campeggio dove con i miei familiari passavamo l'estate. Ricordo che con i miei fratelli non riuscivamo a chiudere le imposte dell'abitazione, un piccolo bungalow. Eravamo ragazzi e il frastuono del vento e della pioggia scrosciante ci diverti molto, inconsapevoli del grave rischio che correvamo. La tromba d'aria trascinò violentemente le tende dei campeggiatori in mare e fece molti altri danni. I miei genitori erano a Venezia e naturalmente rientrarono angosciati il mattino dopo, trovandoci in perfette condizioni fisiche. Noi gli raccontammo divertiti di quella che per noi era stata un'esaltante avventura.
Di Skyla74: La storia è bellissima, la forma corretta, sembra che tu l�abbia vissuta in prima persona!! L'idea della doppia tragedia che si ripete sa di fatale!
Secondo me con un po� di malizia narrativa il racconto è ancora migliorabile (ho visto che revisioni spesso e questo mi ha sfidato )
Senti come fareiÂ?
Inizio subito sbattendo in faccia al lettore la tempesta e la sorte della mamma. E� il momento più drammatico, merita tutta l�attenzione e il rispetto. Mentre la povera donna volteggia vede la casa addobbata a festa, il furgone Ford all�orizzonte col nonno che non la salverà, il visetto delle donne grandi e piccole, insomma elaborando il testo dal �comunque� in poi dovrebbe venire una bella cosa.
Il finale è semplicemente perfetto!
Di Isabella Galeotti: Ho revisionato quest'opera perchè conteneva degli errori.






PayPal

L'associazione culturale BraviAutori sopravvive solo grazie alle piccole donazioni. Se il nostro sito ti è piaciuto, se vuoi contribuire alla sua crescita e allo sviluppo di nuove iniziative, se ci vuoi offrire una pizza, una birra o proprio non sai scegliere chi far felice, considera la possibilità di fare una donazione. Oppure acquista uno dei nostri libri. Puoi usare PayPal (qui a fianco) oppure seguire le istruzioni in fondo a questa pagina. Per ulteriori informazioni, scrivete alla .


Grazie, e buon lavoro!


Per gli smartphone o per i computer lenti è disponible una visualizzazione più leggera del sito.

informazioni sulla tua navigazione:
Mozilla/5.0 AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko; compatible; ClaudeBot/1.0; +claudebot@anthropic.com)
IP: 52.15.128.160


BraviAutori.it (il portale visual-letterario)

Version: 20.0409

Developed by Massimo Baglione



map
Mappa del sito


Informazioni sull'uso dei cookie da parte di questo sito

Opere generate da/con Intelligenza Artificiale Generativa

La nostra policy sulla privacy

Info e FAQ

Contatti


© 2006-2024
All rights reserved

Copyrighted.com Registered & Protected

MyFreeCopyright.com Registered & Protected

Main site copyrights:
MCN: WVTT8-HGT7X-69B5W
MCN: WT4R4-8NXSX-1LXZB





Pagina caricata in 0.04 secondi.




Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




Special thanks to all the friends of BraviAutori who have
contributed to our growth with their suggestions and ideas.