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Recensione o commento a: Un numero di telefono - (Racconto Narrativa, Breve) - di Nunzio Campanelli:

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Le altre recensioni o commenti

Di Arcangelo Galante: Un racconto assai diverso, da quelli precedentemente letti. Con brevità di prologo, l’autore è riuscito ad intrecciare la storia di una comune vicenda, riscontrabile persino nei giorni nostri. I dialoghi tra i personaggi condensano una lista di sentimenti variegati, quali il timore, la solitudine, il desio di uscire fuori casa, il ritorno in famiglia, l’assenza di affetto vero e, per ultimo, anche la malattia. La protagonista assoluta è la madre della ragazza, la quale, inizialmente, appare come un personaggio di poco conto, ma nell’incedere dell’episodio narrato, si rivela con una forza morale straordinaria ed una immensa capacità nel gestire la situazione di chi, invece, diviene il contorno di lei, nonostante sembrasse più valido degli altri. Letto volentieri: piacevole l’ho trovato.

Di Ida Dainese: Eh sì, sono d'accordo con Sartisa.
Hai raccontato una breve scena quotidiana con appena un piccolo prologo e ne affiora una grande storia, con tragedie dalle molte sfumature. Sono riuscita a immaginare bene sia il padre, sia la madre, sia Chiara; immaginare i loro pensieri, i loro sentimenti evolutisi negli anni.
Eppure è la storia di una ragazza che torna a casa dove c'è sua madre.
Il modo in cui hai scritto questo racconto mi è piaciuto molto.

Di Isabella Galeotti: Ottimo racconto.
Concentrare in poche righe un vagone di sentimenti è veramente unico.
Paura, solitudine, mancanza d'affetto, abbandono, malattia.
Questa mamma che sembra assente, ma poi da personaggio secondario e assente mentalmente diventa la protagonista indiscussa della storia.
Brano scritto bene e articolato in modo sapiente.

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