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Sun 30 June, 18:29:57
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Recensione o commento a: L'ultimo ricordo - (Racconto Narrativa, Breve) - di Mattyu91:

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Le altre recensioni o commenti
Di Autore libro: La ringrazio per la recensione, apprezzo molto le sue parole perché era quello che volevo far risaltare di questa opera. Il libro è stato pubblicato alcuni anni fa ma ahimè il rapporto con l'editore è stato poco edificante. Adesso il testo è libero e in cerca di un editore, sperando che, se qualcuno lo vorrà accogliere fra i suoi manoscritti, venga rivisitato e corretto nel modo giusto. Grazie e buona giornata.
Di Arcangelo Galante: Tutto termina lietamente, con il ritorno a casa dei fratelli che, presa l'abitazione semidistrutta, nel tempo di quattro mesi, riescono a ricostruire la piccola dimora, per farla divenire accogliente, per tutti. E, neppure la guerra, era riuscita a spezzare quei legami forti, divenuti ancora più indissolubili, nonostante l'atroce incubo vissuto, entrato, oramai, a far parte, di spinosi ricordi. Complimenti per il grande impegno, adoperato nella stesura e nella divisione dei capitoli, i quali, permettono al lettore di fare delle giuste pause, rendendo più agevole la successiva ripresa del copioso testo. Nelle avvertenze finali, l'autore, cita testualmente: "Una passione non può essere fermata a parer mio, può piacere e non piacere, ma questo è un giudizio riservato solamente a Voi". Personalmente, a me è piaciuto molto! Un cordiale saluto.
Di Arcangelo Galante: Il rimembrare la battaglia di Verdun del 1916, apre le danze del tragico scenario, raccontato, con delicatezza e altrettanta amarezza, dallo scrittore, il quale riesce a soffermarsi minuziosamente sulle sensazioni e sui concitati sentimenti che albergavano, in quel periodo storico, nell'anima di coloro che, trovandosi sotto i riflettori di un palcoscenico terrificante, assaporavano lo scorrere delle giornate, assillati dal timore continuo di una imminente catastrofe, nonché violenta morte. Eppure, nella docilità delle suggestive immagini, che l'autore ha sapientemente scelto, al fine di coinvolgere lo spettatore che si accinge a comprendere il libro, avendolo tra le mani, il senso di smarrimento, il viaggio, le speranze, la fame, la miseria, la disperazione, i ricordi e le angoscianti paure che intrecciano figli, genitori, nonni e passanti, oltre ai soldati che contribuiscono al disagio e al malessere delle infelici e coraggiose anime, impegnate a salvarsi dalla sciagura di una sanguinaria esperienza di guerra, si intrecciano, a tal punto, da creare una larga maglia di fittizie riflessioni, le quali, conducono al dipanarsi d'ogni singola azione commessa in quel frangente di vita è alquanto pericolosa, da gestire. (2. Segue)
Di Arcangelo Galante: Un romanzo lunghissimo, composto da 29 capitoli, più l'epilogo, concatenati tra loro con abilità narrativa e meritevoli di essere letti con accuratezza, giacché, singolarmente, ricchi di dettagliate descrizioni, relative ai personaggi e all'ambientazione, ove si svolge l'intera vicenda. Emozionante, dall'inizio alla fine, avvincente, nella dinamica temporale, commovente, nel contenuto. Al lettore, pare di tuffarsi in una saga familiare, fatta di vicissitudini profondamente umane, ove, in alcuni passaggi, l'unico ingrediente costante, sembrerebbe essere la sofferenza, quasi sempre pronta, nel prevaricare in ogni occasione o meglio, nelle circostanze, dalle quali i protagonisti tentano di divincolarsi, con la speranza di approdare a un'agognata serenità che, solamente dopo il superamento degli ostacoli, sarà in grado di riscattarne la dignità compromessa. (1. Segue)






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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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