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Le altre recensioni o commenti Di Ida Dainese: Una breve conversazione fra tre gabbiani, appollaiati sui lampioni del molo, che risulta surreale, un po’ divertente, un po’ cinica. L’autore immagina tra loro uno scambio di battute umane, anzi napoletane, e ci fa sorridere e riflettere. Un po’ inquietante il gabbiano centrale che è girato in contemplazione del Vesuvio ed è più cinico degli altri due. Di Arcangelo Galante: Una foto, divenuta ispiratrice del grottesco racconto, scritto dall'autore con celere fantasia ed impulsivo bisogno di trasferirlo su carta. D'effetto, le immagini create dal dialogo dei gabbiani, protagonisti della vicenda, pur se lasciano domande irrisolte durante lo scambio dei pensieri. Forse, intenzionalmente, si è lasciata al lettore la libertà di interpretare come si desidera la conseguenza di quanto i protagonisti discorrevano tra loro. Una lettura leggera e divertente. Di Julian Leone: Carina questa trovata del dialogo a tre fra gabbiani, col piu' furbo (piu' "accuort"?) in mezzo. Ma ha il raro difetto di essere troppo breve, e cio' e' incoraggiante. Di difetto ce n'e' un altro, piu' grossolano: perche' tutti quei "gabbiani"? Bastava scrivere D,S e C. Una curiosita': quale sarebbe la speranza che ispira il gabbiano di centro quando osserva il Vesuvio? Un nuovo 79 DC? Di Giuseppe Ciaravolo: Un quadro surreale troppo umanoide e pateticamente retorico oltre che lesso,senza voler criticare in alcun modo lo sforzo dell'autore di rappresentare la putrefatta città di Napoli in bilico tra uno splendore mai esistito e il tam tam dell'urgenza.Sono napoletano anch'io ,anch'io malato di quel campanilismo di provenienza che non ha nè capo e nè coda, una fede come nel calcio.Probabilmente i tre gabbiani sono attirati dalle tonnellate di immondizie accantonate nelle province come monete in un salvadanaio nell'attesa di essere rimesse nel circolo dell'economia delle urgenze. Giùciaravolo Di Isabella Galeotti: LA foto dava proprio spunto ad un simpatico dialogo. Infatti hai saputo pianificarlo perfettamente anche con battute e con quel pizzico di Napoletanità che, in questo contesto, calza a pennello, anzi a foto!! Merita.

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