Di Arcangelo Galante: Tra surrealismo e metafisica, queste pitture sono una vera e propria finestra, che si affaccia a momenti del quotidiano, in una sorta di apertura verso un qualcosa che, apparentemente, sembra andare oltre il presente. L'uso del bianco e nero mi sembra molto azzeccato, anche se, a volte, può rimandare a un senso di malinconia e tristezza. Nel complesso, le ho molto apprezzate. Un caro saluto.

Di Ida Dainese: Premetto che non sono un'esperta d'arte, mi limito a osservare e a porgerti le emozioni che mi fai provare con queste opere così suggestive, il bianco e nero ha sempre un fascino particolare.
In "Mancati incontri" mi mette un po' malinconia la figura che procede sola in senso contrario, come se si potesse sentire la sua solitudine.
Sento della tristezza anche in "Ultimo ballo", dove si intravvedono solo le gambe dei danzatori, così stanchi da dimenticare di avere un corpo intero e una vita oltre a quei passi ormai strascicati.
Mi piace "Ostacoli superati" dove ci è concesso di vedere più il riflesso del ciclista che la sua figura intera, come se noi non fossimo in grado di seguirlo sulle difficoltà che affronta ma potessimo solo sostenere da lontano la sua vittoria e ammirarlo.
Trovo affascinante "Sinergia", dove la coppia di danzatori ci esclude totalmente dalla propria felicità segreta, lasciandoci a invidiare la loro intesa, e ad ammirare le belle, armoniche colonne che sembrano create dai loro volteggi ma che ci tengono a distanza, ancora non degni del paradiso verso cui loro si dirigono con volo leggero.