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Le altre recensioni o commenti
Di Arcangelo Galante: È proprio vero che il vernacolo, alle volte, è molto più efficace, perché esprime la peculiarità di chi lo utilizza, donando anche un pizzico di ironia all'intero contesto scritto. Certo, la camomilla, oggi, forse non tranquillizza più nessuno e l'autore, giustamente, consiglia di guardarsi in giro e affidarsi alla coscienza. Solo così si può sconfiggere l'uomo nero!
Di Ida Dainese: Bella poesia che il dialetto rende particolarmente piacevole. Una dignitosa lezione in versi da parte di un innocente considerato brutto e cattivo. Uno che ha paura della sua ombra e per dormire prende una camomilla! In realtà, questa creatura così facile da denigrare, non teme di dire la verità, di mostrare che l’unico omo nero in giro è la propria coscienza, è lei il mostro che tiene svegli e la causa di molte insonnie.
Di Massimo Tivoli: Bellissima poesia. Il dialetto romanesco gli conferisce una musicalità inebriante. Con grande ironia, veicola un importante messaggio: prima di additare qualcuno come colpevole, bisognerebbe guardarsi dentro. Scagli la prima pietra chi è senza peccato
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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