Chissà se io stia scrivendo,

o che cosa stia facendo?

Mi domando in questo grande mare,

che cosa parlo a fare?

E la voce della coscienza

suggerisce con pazienza,

che tutto un dubbio ti assale,

se poi scrivi male!

Ma udendo ed ascoltando,

ciò che permane,

accantono il mio immane,

desiderio d’esistenza

e do parola all’incoerenza,

in questa grave insufficienza.

Attonito ed un pò smarrito,

come un cavallo imbizzarrito,

scalpito, nitrisco

e disarciono i miei attributi e le mie sicurezze,

dalla groppa.

Ma qualcosa ancora intoppa,

i miei pensieri:

sono tutti i fantastici ieri,

passati in libertà!

Per questo spingo sull’acceleratore,

remo e vado avanti,

In un bizzarro destino,

che avviluppa tutti quanti!