CUORI DI FIELE
Antologia di opere ispirate all'ineluttabile tormento
-
clicca l'immagine per andare al negozio suggerito
-
o cerca su Google
Cuori di fiele è una piccola antologia che nutre una grande ambizione: quella di aprire un varco dove rabbia, desiderio e frustrazione trovino sfogo con i loro zampilli, regalando al lettore un fremito di vita vera.
Contiene opere di:
Marcello Rizza, Ida Daneri, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Mario Flammia, Francesca La Froscia, Ibbor OB, Alessandro Mazzi, Marco Fusi, Peter Hubscher, Marco Pugacioff, Giacomo Baù, Essea, Francesco Pino, Franco Giori, Umberto Pasqui, Giacomo Maccari, Annamaria Ricco, Monica Galli, Nicolandrea Riccio, Andrea Teodorani, Andr60.
A cura di Roberto Virdo'
Se volete sbirciare un'anteprima delle prime pagine, andate qui: pubblicazioni e cliccate "Anteprima" in corrispondenza dell'antologia.
Vorrei ringrazierei, in primis, Roberto Virdò. Già questo nome, ormai una colonna portante del sito di Braviautori, è garanzia di attenzione e competenza. Da autore, che partecipa a questa rassegna, so cosa significa rapportarsi con lui: con garbo e pratica consolidata (è la seconda rassegna che cura) prende per mano letteraria i lavori che gli sottoponiamo, e ci consiglia sempre appropriate limature. E i nostri racconti, poi, volano.
Questa raccolta di opere è quanto di più omogeneo si possa incontrare, eppure tutti i racconti e le tavole a fumetti sono diversi: affrontano cuori spietati o straziati provenienti dal futuro, dalla mitologia orrorifica, dalle carceri, da conventi "deviati", dalle carceri di Bologna, o persone guidate da voci narranti. Diverse sensibilità qui si incontrano: giusto la poesia nel perdersi in occhi indimenticabili, o una umanizzata interpretazione dell'inferno, addirittura ci vengono fornite chiavi d'ingresso a un cuore di fiele (e non si può sapere se la porta si chiuderà dietro per sempre). Il comune denominatore è però uno e uno solo: l'ossessione che si mangia il cuore e l'anima.
Concludo questa prefazione ringraziando Massimo Baglione e Roberto Virdò, meritano certamente il nostro plauso.