FUMISTERIA
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Fumisteria è un affascinante mosaico di amore, odio, odori della bella Sicilia, rimpianti, con lo sfondo di un paesino immaginario a cavallo della fine della seconda guerra mondiale. I problemi politici si mischiano a quelli privati, la guerra si intrufola nella quotidianità della gente con la sua crudezza e indifferenza distruggendo le consolidate abitudini.
Il libro inizia con un delitto, avanza nelle pagine descrivendo i vari personaggi, li intreccia e ci spiega come inquadrarli nella storia. Tutti hanno, chi più e chi meno, chi in pubblico chi di nascosto, il vizio del fumo, dell'ammaliante rilassatezza che se ne trae dall'inspirare, veder consumare la miccia in punta. Segue la parte dove le cose, i problemi, si illuminano, prendono corpo, e dove la tristezza ti prende, infine scopriamo l'assassino, chi si è macchiato.
I dialoghi sono ridotti all'osso in questo racconto e Fabio Stassi è bravo nel giostrare i suoi personaggi, come un abile giocoliere, infatti sono le sensazioni a parlare, i sentimenti ci conducono attraverso la narrazione, ed è la Sicilia, con la sua storia e la sua cruda realtà ancora attuale, a farla da padrona, per tutto il tragitto che porta alla conclusione.