HIGH SCHOOL SURVIVAL
Ediz. italiana
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Romanzo breve o racconto lungo? High School Survival può essere definito una via di mezzo tra i due: infatti unisce la lunghezza di un racconto alla suddivisione in capitoli e sezioni tipica del romanzo. Parti contraddistinte da un breve titolo che in qualche modo riassume il contenuto di ogni capitolo, anticipandone anche qualche elemento per il lettore attento
Siamo nella Special School of Toho, una scuola per studenti speciali situata su un'isola al largo delle Filippine. Gli studenti sono stati selezionati in tutto il mondo attraverso un misterioso test e invitati a trasferirsi sull'isola per ricevere una istruzione superiore a spese della società Future & Hope.
Una normale mattina come tante, tra lezioni, interrogazioni e piccoli flirt.
Poi, all'improvviso, si scatena l'inferno. Un gruppo di mercenari vestiti di nero e armati di tutto punto entra nella scuola, sparando all'impazzata su qualsiasi cosa si muova.
Un atto sanguinoso di terrorismo, in apparenza, raccontato in maniera cruda, cruenta, quasi asettica, soffermandosi sui sentimenti e le sensazioni delle innocenti vittime: incredulità, stupore, paura.
Personaggi presentati con i loro nomi, tratteggiati brevemente nelle loro note fisiche e caratteriali e poi lasciati in balia della morte che incombe su di loro, vittime inconsapevoli di un tragico tiro al bersaglio, apparentemente senza senso e senza possibilità di reagire o di opporsi a tanta ferocia.
Nel libro comunque non appare mai un elogio gratuito o un'esaltazione della violenza, vista piuttosto come qualcosa di ineluttabile, un male oscuro che incombe sugli inconsapevoli studenti, impegnati nella loro normale vita e attività scolastica.
La narrazione del massacro procede rapida, raccontando quello che accade classe per classe, in tanti piccoli quadri apparentemente legati solo dalla collocazione delle aule all'interno della scuola, come in un tragico appello. La rapidità delle azioni e il ritmo serrato della narrazione non lascia spazio per riflettere, neanche per provare pietà per le vittime. Solo alla fine, forse, resta un groppo alla gola pensando che purtroppo vicende simili sono già accadute troppe volte nella realtà, spesso molto più crudele e insensata di qualsiasi invenzione letteraria.
Gli studenti sono in una situazione disperata, senza una via d'uscita; solo pochi involontari superstiti dovranno ingegnarsi per tentare una fuga apparentemente impossibile, mentre il sangue dei loro amici e compagni continua a scorrere copioso e senza una ragione apparente.
Nessuno sa bene cosa significhi davvero "scuola speciale", vista la varietà etnica e geografica, le differenti capacità intellettive e di apprendimento mostrate dagli studenti, apparentemente normali, senza alcuna caratteristica peculiare. Un interrogativo che emergerà più volte nel corso della narrazione e che forse nasconde la chiave per capire le vere ragioni del massacro.
Difficile andare oltre senza svelare più del dovuto. ;-)
H.S.S. è un libro ben scritto, un racconto appassionante che ti lega alla pagina (cartacea o eink non importa) fino alla fine; per chiarire ogni mistero bisogna proseguire fino all'ultima pagina, immedesimarsi nei personaggi, vittime e carnefici, separati da un confine sottile o forse entrambi strumenti inconsapevoli di un disegno superiore.
Sicuramente non è un libro per tutti, sconsigliato alle persone impressionabili, ma credo possa essere apprezzato da molti, non solo dagli appassionati di horror.