LA PIETRA LUNARE
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La pietra lunare (Tommaso Landolfi)
"La pietra lunare" è un romanzo breve, oscillante tra il fantastico e il grottesco, pubblicato per la prima volta nel 1939, dello scrittore, poeta, traduttore e glossopoieta italiano Tommaso Landolfi [1908-1979].
Landolfi è stato uno dei più importanti scrittori italiani del 1900, pur essendo poco noto al grande pubblico a causa della lingua eccessivamente ricercata e della poetica molto simile, per certi versi, al surrealismo.
Il romanzo non è di facile lettura, proprio per questo linguaggio, come detto, particolarmente ricercato, utilizzato il più delle volte dal Landolfi, linguaggio che viene spinto volutamente dallo stesso autore fin quasi al punto da sfiorare il surrealismo.
Il fulcro del romanzo, in ogni caso, è abbastanza semplice e lineare: Giovancarlo Scarabozzo, il protagonista, è uno studente universitario che si reca nel paese natale per trascorrere le vacanze a casa degli zii. Qui incontra Gurù, una misteriosa ragazza amica degli zii. Giovancarlo si innamora della fanciulla, ma, guardandola attentamente, scopre che la stessa ha uno stravagante difetto fisico: Gurù ha, al posto delle gambe, due zoccoli forcuti di capra. Da qui tutta una serie di colpi di scena, avventure e peripezie, ai limiti del bizzarro, che condurranno a un finale che, diciamo così, può apparire agli occhi del lettore più distratto come un non finale. E qui mi fermo.
Ottima l'edizione della Adelphi: formato 10,5 × 17,7, brossurato con alette, sulle 160 pagine, note e appendice comprese, carta di grande qualità, perfetta impaginazione con rilegatura a filo, prezzo accessibilissimo.
Che dire, ancora, per invogliare alla spesa?... Anche se si tratta di uno scrittore, lo si ripete ancora una volta, di non facile lettura, Tommaso Landolfi è comunque autore davvero meritevole. Pertanto, consiglio caldamente l'acquisto de "La pietra lunare".