SEEKER
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Non ero molto convinto di scrivere una recensione per un romanzo apparso nella collana Urania circa un anno fa, perché a meno di pagare il doppio del prezzo di copertina è quasi impossibile reperirlo in commercio. Ma mi son detto che l'avrei fatto per lo scrittore, facendo conoscere a chi avesse letto queste righe la grande capacità narrativa di McDevitt.
Immaginate un futuro lontano da noi più di 10.000 anni, immaginate che 9.000 anni prima si persero le tracce di due astronavi partite per cercare un mondo migliore della Terra, un pianeta dove poter vivere lontano dalle solite lobby e dalle politiche repressive. Immaginate infine che un famoso ricercatore di civiltà morte venga in possesso di una tazza risalente a una delle due navi mai più ritornate, la Seeker. Ne nasce una ricerca spasmodica e avvincente che porterà i due protagonisti in giro per la Galassia, attraverso indizi e trame oscure per impedirgli di portare alla luce il mistero legato alle due astronavi. Cosa troveranno alla fine?
Bene, da un semplice oggetto come può essere una tazza da caffé, McDevitt struttura un romanzo che chiamarlo avvincente è riduttivo. In alcuni punti forse è troppo pedante, ma la caratterizzazione eccellente dell'azione fa dimenticare ben presto questa pecca. Peccato che la traduzione evidenzi errori grossolani e refusi sparsi un po' ovunque, ma per quattro euro...
Se avete la fortuna che vi capiti tra le mani un romanzo di Jack McDevitt, il mio consiglio è di non lasciarvelo scappare, di trovare un posto comodo e fresco dove sedervi e di prendervi alcune ore tutte per voi.