SUPER SANTOS
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Con maestria, Saviano descrive l'occupazione per eccellenza dei bambini di Napoli, il gioco del pallone, strappando a tratti un sorriso riconoscendo quanto di quello che narra è pura verità. Chi ormai ha lasciato alle spalle la gioventù ricorderà, già dal titolo, il famoso pallone ambito da tutti i ragazzini, chi non lo ha mai sognato? Ma per Saviano il gioco dei ragazzini, per strada, non è un gioco. Agli occhi dei giovani che rincorrono la palla tra le auto parcheggiate, forse lo è, ma non lo è per chi vede in quella passione un veicolo per distribuire il suo veleno.
Ben presto l'ironia della narrazione si trasforma in amarezza e poi alla fine, in una cruda realtà, che tutti noi cerchiamo di eludere. Il gioco del calcio, i bambini, la loro gioia, la droga, la camorra e le uccisioni sono solo alcuni lati di questa storia che ha dell'inverosimile, ma appare subito nella sua crudezza come la più terribile delle verità. La storia prende spunto da un fatto realmente accaduto, e come solo Saviano sa narrare, come solo uno che conosce veramente i fatti, c'è la propone cruda e reale tale è, senza nascondere niente e senza peli in bocca.